domenica 2 novembre 2014

Valdastico: Una raccolta firme per dire no al calcificio

Si stanno mobilitando i cittadini della vallata allo slogan ‘No calcificio’. Da qualche giorno è infatti in corso una raccolta firme promossa dagli abitanti di contrà Sella, frazione di Valdastico, per sensibilizzare tutti gli abitanti di Pedemonte, Lastebasse e la stessa Valdastico, il paese dove è prevista la costruzione del 13° calcificio della ditta Fassa Bortolo di Spresiano (Tv), nell’area di interesse anche del prolungamento dell’autostrada A31 che dovrebbe collegare Piovene Rocchette con Trento.






Il progetto ufficiale, consegnato in Regione lo scorso 18 settembre, è stato presentato alla cittadinanza il 23 settembre dai tecnici della Fassa durante una riunione pubblica piuttosto animata in cui i valligiani hanno manifestato le loro perplessità sul nuovo impianto produttivo che andrà ad occupare 27.300 metri quadrati in località Marogna. Stando al progetto il calcificio movimenterà giornalmente 600 tonnellate di sassi dalla vicina cava e brucerà 60 tonnellate, sempre giornaliere, di segatura di legno. Una decina di camion si immetteranno nella provinciale tutti i giorni trasportando in totale 300 tonnellate di calce appena prodotta.



Le firme raccolte in pochi giorni sono ormai più di 300, e considerando che i votanti effettivi a Valdastico sono circa 1.100, il dato non è proprio da prendere sottogamba. I residenti di contrà Sella hanno accompagnato alla raccolta firme una lettera aperta alla cittadinanza e ai sindaci dei tre comuni dove hanno spiegato le loro ragioni, che nell’ottica del ‘no’ dovrebbero essere in realtà le ragioni dell’intera vallata. Il calcificio, definito dagli abitanti ‘anomalo’ poiché si trova in una valle ‘lunga, stretta e ventosa’, ‘avrà ripercussioni sul territorio e gli abitanti, per secoli a venire’.



‘Le polveri sottili prodotte dalla combustione di segatura’, recita la lettera, ‘sono spesso causa di malattie inguaribili, senza contare le piogge acide. Questo non è valorizzare il territorio, anzi, ne anticipiamo il declino’. A chi li accusa di immobilismo ribattono che la valle deve essere sfruttata per le sue caratteristiche principali, cioè l’aria e l’acqua pulite. Quindi vanno bene gli insediamenti industriali e artigianali, ma compatibili col territorio, sull’esempio della Val Posina e degli altipiani di Rotzo e Lavarone.



Giuseppe Sentelli, residente a Casotto e da sempre contrario alla costruzione del ‘mostro di acciaio e cemento’, lo ha definito nel suo documento a sostegno della raccolta firme ‘incompatibile con l’armonia della valle e rumoroso, costruito in una zona dove la montagna è notoriamente friabile’. Sentelli è particolarmente perplesso e amareggiato perché non capisce che posizione abbia intenzione di prendere l’amministrazione Guglielmi, che ricordiamo ha la possibilità di bloccare l’inizio lavori perché è necessaria al nulla osta l’approvazione in consiglio della variante urbanistica. ‘L’amministrazione tace – si è rammaricato Sentelli -, ma sono stati votati proprio perché professavano la trasparenza, ed è di quella e di chiarezza che noi abbiamo bisogno. Non si può liquidare il problema con un semplice e opaco sondaggio, come dicono di avere in programma di fare’.

Marta Boriero Thiene on line

14 commenti:

  1. Ho avvisato la giornalista che il sottoscritto (Sentelli) non è di Contrà Sella ma di Casotto e che il documento non è mio ma degli abitanti di Sella; poi certo, ho contribuito anch'io, ma adeguandomi alle loro indicazioni.
    Spero che rattifichino... senò me toca cambiar la carta d'identità... e no ghe no mia voja!!
    Sul versante Giornale di Vicenza tutto tace... gli ho avvisati, lo rifarò quando verranno consegnate le firme (lunedì), però trovo abbastanza triste che il quotidiano della provincia non dica niente su un tema così importante...
    Costringe le persone a fare dietrologia che è una cosa che "odio".

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    1. Fatto bene a puntualizzare Gioska, correvano già voci che a Casotto erano in pensiero pensando che tu avessi disertato... :-)))

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    2. guarda che il gdv è sempre con il potere... tanto da ignorare fattacci sull'ospedale nuovo, e si tratta di salute, non di politica... parla del sud, quando 'è da scandalizzare sulle terre dei fuochi... ma sa che più terra dei fuochi del Veneto, non c'è...

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    3. leggiti Alago, sul seppellimento di detriti in cava, rilevati nella perizia allegata alla Via, se non te ne sei accorto... 7 metri sotto il piano finito

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    4. hai ragione Gioska, il Giornale di Vicenza anziché occuparsi di problemi seri e di interesse collettivo, preferisce fare un articolone di Pepi che si è rotto un piede mentre potava una pianta da frutto o di Toni , che ha pescato una trota di un kg.. Alla faccia della professionalità. Che desolazione !!!!!

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    5. Che scoperta, il GdV risponde agli azionisti, che non sono i lettori ma la locale Associazione Industriali.

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  2. Proprio Carla.. a Casotto stavano brindando e ai Sella erano traumatizzati…
    Me despiase casottani… ormai me gavì e ve toca tegnerme! :-)

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    1. Nemo propheta in Patria? Potremmo anche intenderlo, alla veneta, in senso positivo: Nemo (vieni, ritorna) Profeta, nella tua Patria.

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  3. No no Don... Ho personalmente accertato che è più vera la frase: "nessuno è profeta in patria".

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  4. Ciao Carla, volevo chiederti se era possibile '' radunare '' in un unico '' BRONTOLO '' tutte le varie fasi della
    questione calcificio : a partire dalla prima lettera aperta degli abitanti della Contrà Sella ,a quella successiva della raccolta firme , alle varie analisi d' impatto ambientale e così via . Tutto ciò per semplificare la consultazione . Ti ringrazio

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    1. Faccio il possibile per accontentarti per domani sera ok?

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    2. grazie, hai fatto un ottimo lavoro !!!!!

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    3. manco male che qualche volta ghin fasso una de giusta :-)))
      (meno male che qualche volta ne faccio una di giusta!) :-))))))))))))))))))))))))))))))

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    4. ben dai Carla! tradurre tre parolette cussì fassili, dai.. concedemoghe la deroga a tuti, fin a do righe de testo, vaben?

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