Si
stanno mobilitando i cittadini della vallata allo slogan ‘No
calcificio’. Da qualche giorno è infatti in corso una raccolta firme
promossa dagli abitanti di contrà Sella, frazione di Valdastico, per
sensibilizzare tutti gli abitanti di Pedemonte, Lastebasse e la stessa
Valdastico, il paese dove è prevista la costruzione del 13° calcificio
della ditta Fassa Bortolo di Spresiano (Tv), nell’area di interesse
anche del prolungamento dell’autostrada A31 che dovrebbe collegare
Piovene Rocchette con Trento.
Il
progetto ufficiale, consegnato in Regione lo scorso 18 settembre, è
stato presentato alla cittadinanza il 23 settembre dai tecnici della
Fassa durante una riunione pubblica piuttosto animata in cui i
valligiani hanno manifestato le loro perplessità sul nuovo impianto
produttivo che andrà ad occupare 27.300 metri quadrati in località
Marogna. Stando al progetto il calcificio movimenterà giornalmente 600
tonnellate di sassi dalla vicina cava e brucerà 60 tonnellate, sempre
giornaliere, di segatura di legno. Una decina di camion si immetteranno
nella provinciale tutti i giorni trasportando in totale 300 tonnellate
di calce appena prodotta.
Le
firme raccolte in pochi giorni sono ormai più di 300, e considerando
che i votanti effettivi a Valdastico sono circa 1.100, il dato non è
proprio da prendere sottogamba. I residenti di contrà Sella hanno
accompagnato alla raccolta firme una lettera aperta alla cittadinanza e
ai sindaci dei tre comuni dove hanno spiegato le loro ragioni, che
nell’ottica del ‘no’ dovrebbero essere in realtà le ragioni dell’intera
vallata. Il calcificio, definito dagli abitanti ‘anomalo’ poiché si
trova in una valle ‘lunga, stretta e ventosa’, ‘avrà ripercussioni sul
territorio e gli abitanti, per secoli a venire’.
‘Le
polveri sottili prodotte dalla combustione di segatura’, recita la
lettera, ‘sono spesso causa di malattie inguaribili, senza contare le
piogge acide. Questo non è valorizzare il territorio, anzi, ne
anticipiamo il declino’. A chi li accusa di immobilismo ribattono che la
valle deve essere sfruttata per le sue caratteristiche principali, cioè
l’aria e l’acqua pulite. Quindi vanno bene gli insediamenti industriali
e artigianali, ma compatibili col territorio, sull’esempio della Val
Posina e degli altipiani di Rotzo e Lavarone.
Giuseppe
Sentelli, residente a Casotto e da sempre contrario alla
costruzione del ‘mostro di acciaio e cemento’, lo ha definito nel suo
documento a sostegno della raccolta firme ‘incompatibile con l’armonia
della valle e rumoroso, costruito in una zona dove la montagna è
notoriamente friabile’. Sentelli è particolarmente perplesso e
amareggiato perché non capisce che posizione abbia intenzione di
prendere l’amministrazione Guglielmi, che ricordiamo ha la possibilità
di bloccare l’inizio lavori perché è necessaria al nulla osta
l’approvazione in consiglio della variante urbanistica.
‘L’amministrazione tace – si è rammaricato Sentelli -, ma sono stati
votati proprio perché professavano la trasparenza, ed è di quella e di
chiarezza che noi abbiamo bisogno. Non si può liquidare il problema con
un semplice e opaco sondaggio, come dicono di avere in programma di
fare’.
Marta Boriero Thiene on line
Ho avvisato la giornalista che il sottoscritto (Sentelli) non è di Contrà Sella ma di Casotto e che il documento non è mio ma degli abitanti di Sella; poi certo, ho contribuito anch'io, ma adeguandomi alle loro indicazioni.
RispondiEliminaSpero che rattifichino... senò me toca cambiar la carta d'identità... e no ghe no mia voja!!
Sul versante Giornale di Vicenza tutto tace... gli ho avvisati, lo rifarò quando verranno consegnate le firme (lunedì), però trovo abbastanza triste che il quotidiano della provincia non dica niente su un tema così importante...
Costringe le persone a fare dietrologia che è una cosa che "odio".
Fatto bene a puntualizzare Gioska, correvano già voci che a Casotto erano in pensiero pensando che tu avessi disertato... :-)))
Eliminaguarda che il gdv è sempre con il potere... tanto da ignorare fattacci sull'ospedale nuovo, e si tratta di salute, non di politica... parla del sud, quando 'è da scandalizzare sulle terre dei fuochi... ma sa che più terra dei fuochi del Veneto, non c'è...
Eliminaleggiti Alago, sul seppellimento di detriti in cava, rilevati nella perizia allegata alla Via, se non te ne sei accorto... 7 metri sotto il piano finito
Eliminahai ragione Gioska, il Giornale di Vicenza anziché occuparsi di problemi seri e di interesse collettivo, preferisce fare un articolone di Pepi che si è rotto un piede mentre potava una pianta da frutto o di Toni , che ha pescato una trota di un kg.. Alla faccia della professionalità. Che desolazione !!!!!
EliminaChe scoperta, il GdV risponde agli azionisti, che non sono i lettori ma la locale Associazione Industriali.
EliminaProprio Carla.. a Casotto stavano brindando e ai Sella erano traumatizzati…
RispondiEliminaMe despiase casottani… ormai me gavì e ve toca tegnerme! :-)
Nemo propheta in Patria? Potremmo anche intenderlo, alla veneta, in senso positivo: Nemo (vieni, ritorna) Profeta, nella tua Patria.
EliminaNo no Don... Ho personalmente accertato che è più vera la frase: "nessuno è profeta in patria".
RispondiEliminaCiao Carla, volevo chiederti se era possibile '' radunare '' in un unico '' BRONTOLO '' tutte le varie fasi della
RispondiEliminaquestione calcificio : a partire dalla prima lettera aperta degli abitanti della Contrà Sella ,a quella successiva della raccolta firme , alle varie analisi d' impatto ambientale e così via . Tutto ciò per semplificare la consultazione . Ti ringrazio
Faccio il possibile per accontentarti per domani sera ok?
Eliminagrazie, hai fatto un ottimo lavoro !!!!!
Eliminamanco male che qualche volta ghin fasso una de giusta :-)))
Elimina(meno male che qualche volta ne faccio una di giusta!) :-))))))))))))))))))))))))))))))
ben dai Carla! tradurre tre parolette cussì fassili, dai.. concedemoghe la deroga a tuti, fin a do righe de testo, vaben?
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