giovedì 6 novembre 2014

NO CALCIFICIO


Valdastico-Pedemonte: 
Il calcificio Fassa Bortolo diventa realtà, 
ma porta scompiglio nella Valle

Primo vero scontro con l’opinione pubblica a Valdastico in relazione alla tormentata questione del nuovo calcificio che dovrà essere costruito nei pressi di contrà Sella, sul sito della cava Marogna. La ditta Fassa Bortolo ha ufficialmente presentato il progetto martedì 23 settembre nella saletta ex elementari di Forni alla popolazione di Valdastico e Pedemonte, comuni interessati dalla controversa questione delle emissioni inquinanti e dai rumori molesti. L’iter formale per la realizzazione dello stabilimento è quindi ormai avviato, visto che la Fassa ha infatti già presentato il progetto in Regione e sembrerebbe che non ci siano al momento ostacoli alla sua messa in opera.

Il futuro calcificio di Valdastico sarebbe il 13° stabilimento in Italia della Fassa Bortolo che ha sede a Spresiano (TV) e vanta una storia di prestigio nel campo della produzione di calce. Nata nel 1710 e in ininterrotta attività fino ad oggi, la Fassa ha attualmente alle sue dipendenze 900 persone, esclusa la rete commerciale, ben dislocata anche in Europa.

Il progetto, che dovrebbe impegnare la Fassa sul terreno per 30 anni, è stato presentato solo il 18 settembre, ma in Valle se ne parla ormai da un anno, e non a caso. Le valutazioni preliminari sono infatti iniziate da un bel po’ con tutti gli Enti che hanno potere decisionale riguardo la costruzione del nuovo stabilimento, tra cui l’ufficio tecnico di Valdastico, la Provincia, la Regione, la Società autostrade e la Sovrintendenza beni architettonici e paesaggistici. La scelta del sito di contrà Sella è stata valutata e definita perché vicina alla cava e alla Provinciale, bocciando altri siti giudicati meno idonei nelle frazioni di San Pietro e Pedescala. La struttura interesserà 27.000 metri quadrati complessivi, considerando edificio produttivo coperto, zone di manovra e parcheggi.

Il calcificio, una volta a regime, prevede che siano prelevate giornalmente 600 tonnellate di materiale dalla cava di Marogne, con le quali si produrranno 300 tonnellate di calce, che servirà soprattutto a rifornire acciaierie e industrie farmaceutiche. È facile quindi prevedere 20 camion che porteranno ghiaia per la lavorazione e 10 che usciranno con la calce ogni giorno, e sempre ogni giorno saranno necessarie 60 tonnellate di segatura pura non trattata con agenti chimici per il processo di combustione, che avviene a 1.100 gradi centigradi all’interno del forno. Un unico silos conterrà le scorte di segatura e verrà costruito un unico camino per l’emissione dei fumi di combustione alto 37 metri. Per la pulitura dei sassi saranno utilizzate le acque meteoriche, raccolte in trincee drenanti riempite di ghiaione, e dopo l'uso l'acqua sarà chiarificata e riutilizzata, senza nessun scarico idrico.

Ma cosa ne guadagnerà Valdastico? Chi non vuole il calcificio sottocasa ha l'impressione che un pezzo di vallata sia stato venduto per un piatto di lenticchie, e i 20 posti di lavoro previsti dal progetto (operatori vari, elettricisti e custode), sembrano ben misera cosa rispetto al possibile fastidio derivato da polveri e rumori. Tuttavia gli oneri di urbanizzazione che il comune incasserebbe grazie alla nuova struttura, per un piccolo paese come Valdastico possono senza ombra di dubbio rivoluzionare il bilancio, e ovviamente non sono da buttar via nemmeno le imposte municipali che se ne ricaveranno annualmente, senza contare infine (ma solo ipotetico) l'indotto economico relativo all’utilizzo di imprese di costruzioni locali e il tornaconto per le attività commerciali della zona.

“Gli impatti ambientali”, hanno provato ad assicurare i tecnici della Fassa, “sono stati valutati dai tecnici competenti degli Enti preposti per legge, così l'impatto acustico e le emissioni lo saranno a cadenza regolare". Anche per quanto riguarda la ben nota fragilità idrogeologica del territorio gli esperti hanno garantito che sono state fatte le valutazioni del caso e controlli a cadenza mensile saranno fatti per prevedere i movimenti del versante che potrebbero causare frane. Per il pericolo di caduta massi è stata invece pensata una contropendenza della cava che fermerebbe i sassi prima della caduta a valle. Il titolare stesso Paolo Fassa ha invitato la popolazione a non preoccuparsi e come controprova a contattare i 12 sindaci dei paesi dove hanno sede gli altri calcifici: “Ho visto passare molte amministrazioni, ma vi assicuro che mai nessuna ha reclamato perché il nostro calcificio non funzionava bene o inquinava. A Valdastico stiamo investendo 22 milioni di euro. Questa cifra vi deve dire tutto sull’altissima tecnologia usata per l’impianto, che è migliore anche di quelli tedeschi. Sono abituato che a questi incontri venga la popolazione contraria all’insediamento, ma ci tengo a precisare: io non faccio barricate. Se i cittadini di Valdastico e Pedemonte vogliono la Fassa, bene, altrimenti andrò a produrre da un’altra parte.”

Ma la paura di dover respirare ancora la polvere, i fumi della combustione e subire il rimbombo dei camion che caricano e scaricano ha reso scettici i quasi 200 cittadini di Valdastico e Pedemonte presenti all'incontro e a poco sembrano valere al momento le rassicurazioni dei tecnici della Fassa e dei sindaci dei due comuni presenti, e verso questi ultimi si sono riversati i malumori, colpevoli, prima di tutto, di non aver mantenuto quanto promesso prima delle elezioni. Chiamato in causa, Stefano Stefani, vicesindaco di Valdastico, ha spiegato ai presenti: “In campagna elettorale non ci siamo volutamente esposti poiché non avendo visto il progetto non eravamo in grado di fare una valutazione adeguata. Quelli che ci accusano di essere dei voltafaccia parlano perché non sono sufficientemente informati. Da sempre abbiamo detto che avremmo ascoltato il parere della popolazione sul calcificio, e lo faremo con un sondaggio o con una inchiesta a campione. Ma permettetemi una osservazione. In questi tempi di crisi, 20 posti di lavoro non mi sembra il caso di rifiutarli a priori”.

Anche Roberto Carotta, sindaco di Pedemonte, non ci sta a farsi dare del voltagabbana dai suoi cittadini e nel suo intervento ha giocato a carte scoperte: “Prima delle elezioni non potevamo sapere se il progetto, visto che non esisteva, fosse conveniente o no per noi. Solo dopo la visita allo stabilimento di Montichiari del 15 settembre mi sono convinto che la ditta Fassa è una ditta seria, e che erano assurde le chiacchiere da bar che prevedevano che la valle sarebbe diventata tutta bianca a causa delle polveri del calcificio”.

Alberto Toldo, ex sindaco di Valdastico e attuale consigliere di minoranza, sotto la cui amministrazione è iniziata l'acquisizione delle informazioni per trovare il sito idoneo al calcificio, non si lascia scappare la stoccata finale alla nuova amministrazione, e l'ha accusata di aver "cavalcato il dissenso senza conoscere il progetto, solo per ottenere dei voti facili". E ha concluso: "La decisione vincolante per l'inizio lavori spetta a loro, e attendo quel momento con estrema curiosità. Il progetto è infatti incompatibile con gli attuali vincoli urbanistici. Se il calcificio si farà, sarà solo con il benestare dell'amministrazione Guglielmi".

(Marta Boriero Thiene on line)






3 giorni di forte vento 
e i suoi meravigliosi giri di walzer...






ARTICOLO APPARSO SU "THIENE ON LINE" IL PRIMO NOVEMBRE:

Si stanno mobilitando i cittadini della vallata allo slogan ‘No calcificio’. Da qualche giorno è infatti in corso una raccolta firme promossa dagli abitanti di contrà Sella, frazione di Valdastico, per sensibilizzare tutti gli abitanti di Pedemonte, Lastebasse e la stessa Valdastico, il paese dove è prevista la costruzione del 13° calcificio della ditta Fassa Bortolo di Spresiano (Tv), nell’area di interesse anche del prolungamento dell’autostrada A31 che dovrebbe collegare Piovene Rocchette con Trento.



Il progetto ufficiale, consegnato in Regione lo scorso 18 settembre, è stato presentato alla cittadinanza il 23 settembre dai tecnici della Fassa durante una riunione pubblica piuttosto animata in cui i valligiani hanno manifestato le loro perplessità sul nuovo impianto produttivo che andrà ad occupare 27.300 metri quadrati in località Marogna. Stando al progetto il calcificio movimenterà giornalmente 600 tonnellate di sassi dalla vicina cava e brucerà 60 tonnellate, sempre giornaliere, di segatura di legno. Una decina di camion si immetteranno nella provinciale tutti i giorni trasportando in totale 300 tonnellate di calce appena prodotta.

Le firme raccolte in pochi giorni sono ormai più di 300, e considerando che i votanti effettivi a Valdastico sono circa 1.100, il dato non è proprio da prendere sottogamba. I residenti di contrà Sella hanno accompagnato alla raccolta firme una lettera aperta alla cittadinanza e ai sindaci dei tre comuni dove hanno spiegato le loro ragioni, che nell’ottica del ‘no’ dovrebbero essere in realtà le ragioni dell’intera vallata. Il calcificio, definito dagli abitanti ‘anomalo’ poiché si trova in una valle ‘lunga, stretta e ventosa’, ‘avrà ripercussioni sul territorio e gli abitanti, per secoli a venire’.

‘Le polveri sottili prodotte dalla combustione di segatura’, recita la lettera, ‘sono spesso causa di malattie inguaribili, senza contare le piogge acide. Questo non è valorizzare il territorio, anzi, ne anticipiamo il declino’. A chi li accusa di immobilismo ribattono che la valle deve essere sfruttata per le sue caratteristiche principali, cioè l’aria e l’acqua pulite. Quindi vanno bene gli insediamenti industriali e artigianali, ma compatibili col territorio, sull’esempio della Val Posina e degli altipiani di Rotzo e Lavarone.

Giuseppe Sentelli, residente a Pedemonte e da sempre contrario alla costruzione del ‘mostro di acciaio e cemento’, lo ha definito nel suo documento a sostegno della raccolta firme ‘incompatibile con l’armonia della valle e rumoroso, costruito in una zona dove la montagna è notoriamente friabile’. Sentelli è particolarmente perplesso e amareggiato perché non capisce che posizione abbia intenzione di prendere l’amministrazione Guglielmi, che ricordiamo ha la possibilità di bloccare l’inizio lavori perché è necessaria al nulla osta l’approvazione in consiglio della variante urbanistica. ‘L’amministrazione tace – si è rammaricato Sentelli -, ma sono stati votati proprio perché professavano la trasparenza, ed è di quella e di chiarezza che noi abbiamo bisogno. Non si può liquidare il problema con un semplice e opaco sondaggio, come dicono di avere in programma di fare’.

Marta Boriero Thiene on line

***§§§***



LUNEDI' 3 NOVEMBRE 2014 
DEPOSITATO IN COMUNE 
LE FIRME RACCOLTE 
CONTRO IL CALCIFICIO:
642  NEL COMUNE DI VALDASTICO 
DI ELETTORI RESIDENTI,

45 QUELLE DEI NON RESIDENTI, 
MA CON ABITAZIONE NEL COMUNE.




















6 novembre 2014


(GdV del 6 novembre pag. 27)

 642 firme raccolte su circa 1100 abitanti. Tanti sono i no, nel comune di Valdastico al progetto sul calcificio, che sta mettendo in allarme gli abitanti della valle, in particolare quelli di Valdastico, che sembrano compatti nell'esprimere dissenso allo stabilimento di località Marogne.
'La nostra valle è troppo stretta per ospitare un 'colosso' del genere - si ribellano i valligiani, che se la prendono con l'amministrazione Guglielmi, che inizialmente sembrava aver sposato il progetto che prevede un investimento di oltre 20mila euro - il calcificio non lo vogliamo e le firme raccolte, tutte autenticate, sono la chiara espressione del volere popolare'

'A dire il vero non c'è il sì da parte nostra - ha spiegato il vicesindaco Stefano Stefani - in campagna elettorale e lo ribadiamo ancora, abbiamo promesso che per qualsiasi decisione saremmo passati dal parere dei cittadini e così sarà. Siamo solo rammaricati per non avere avuto il tempo di poter spiegare per bene cosa significa veramente il progetto della Fassa Bortolo. Per questo abbiamo scritto una lettera che è chiara sulla nostra posizione che non è affatto definitiva'.

Riportiamo integralmente il documento redatto dall'amministrazione comunale (tralascio perchè è identico a quello che è stato consegnato nelle nostre case)
(fonte Thiene on line 6.11.14)

8 novembre 2014



 










50 commenti:

  1. Sindaco Guglielmi, vicesindaco Stefani, assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, se ci siete, battete un colpo perchè la stragrande maggioranza dei residenti stabili in Valdastico ha votato contro la costruzione di questo "mostro" della Bortolo Fassa.
    In campagna elettorale avevate promesso che se il cinquanta più uno era contrario anche l'amministrazione comunale si adeguava alla volontà degli elettori.
    Questa è l'occasione di mantenere fede a questa promessa.

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  2. Sarebbe opportuno sapere quanti consiglieri di maggioranza o minoranza hanno firmato....

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    1. Un consigliere di minoranza ha firmato.

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    2. E basta??
      Ma allora vorrebbe dire che la minoranza della minoranza rappresenta la stragrande maggioranza!!

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    3. Buona questa, e ci credo.
      Poi c'è chi ama la "sua terra" nella maggioranza, e che non firma!?

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  3. Grazie a chi si è impegnato in questa raccolta, è un segnale di speranza per la valle, possiamo dire che la valle non è morta

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    1. Vuol dire che sa mobilitarsi per le cause importanti, e questo fa piacere!

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    2. Pronto a scommettere che non si chiama ne Toldo ne Serafini.
      Il primo per ovvi motivi, la seconda per i motivi del primo.
      Vediamo se vinco. Stasera chiamo l'interessato per vedere se è stato lui a firmare. Poi vi saprò dire .

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    3. Bisogna dare atto che i residenti della Contrada Sella, visto che da loro è partita l'iniziativa di protesta, sono riusciti a far emergere democraticamente la VOLONTA' della popolazione che a MAGGIORANZA si è espressa CONTRO IL CALCIFICIO.
      Grazie a loro e a tutti quelli che hanno collaborato !!

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    4. La contrà Sella è un esempio di vera democrazia. Ad altri questa parola fa paura, purtroppo.

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  4. Dicono abbia firmato Toldo Alberto.
    Boh, sarà vero?

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  5. Se ha firmato il Toldo, ma non ci credo, sarà solo per fare confusione e creare scompiglio nella maggioranza, come da manuale.

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  6. No, no, vi sbagliate la firma l'ha messa Sartori Claudio detto Sessi.
    Usando il cervello, avrà pensato alla sua giovane famiglia.Bravo Claudio.
    Gli altri amministratori si sentono super esperti in mega inceneritori e si fanno abbindolare da imprenditori che hanno come unico obbiettivo l'espansione della propria attività con relativi profitti.
    Quanti ne abbiamo visto in Valle che sbandieravano posti di lavoro e benessere per tutti ed alle prime difficoltà abbandonare tutto e fare fagotto?
    Questi, forse troppo, giovani amministratori non l'hanno ancora compreso ed allora glielo diciamo noi; vi abbiamo eletti, dandovi una inattesa profusione di voti, per fare il bene della nostra collettività e solo per questo motivo.
    Non dissipate queste tante speranze che, in tanti, vi abbiamo affidato.

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    1. Se Claudio Sessi ha firmato stai sicuro che l'ha fatto in accordo con Toldo e Serafini.. Date troppo per scontato come la pensano i consiglieri... Poi se vi siete affidati a questi giovani, non avete beccato una firma e ancora siete felici, contenti voi...

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  7. Non c'è un corrispondente del Giornale di Vicenza nella Val d'Astico ?

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  8. Nell'articolo di testa di Thiene on line, la giornalista scrive che verrà usata segatura non trattata con agenti chimici. Io ne dubito !! Trattasi di scarti di ogni genere e provenienza. Permettetemi se mi preoccupo,all'idea che la materia prima cioè il legno, provenga anche dai paesi dell'Est ,magari da foreste ancora contaminate dalle particelle radioattive di Cernobyl : basta un solo carico, magari di notte, ricevuto in buona fede dai dipendenti della ditta. Nel dubbio, lascio a voi ogni considerazione .
    Poi per i 20 posti di lavoro che la Fassa promette, sono convinto che ben pochi sono disposti a svolgere certe mansioni. Certamente è più salubre, allevare trote.

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  9. Sior Todaro Brontolon3 novembre 2014 alle ore 22:21

    Siamo talmente abituati ed assuefatti ad ogni "sorte de tramaci" che partiamo sempre prevenuti. Non fatecene una colpa. Quando ci si scotta con l'acqua calda poi si teme pure quella fredda. Purtroppo non sono casi isolati, tutti i giorni ne sentiamo troppe, dunque... a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

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  10. Come i Deputati, anche il Sindaco non ha l'obbligo di mandato, ma piena autonomia politica e quindi può legittimamente sostenere e promuovere anche tesi e azioni che siano diverse da quelle di una maggioranza apparente di cittadini. Ovvio che se ne assume la relativa responsabilità politica. Se l'attuale Amministrazione ha ragioni per ritenere che il calcifico rappresenti una opportunità per il comune da cogliere e autorizzare, anche contro l'opinione maggioritaria che manifestano i cittadini, non deve fare altro che esporre queste sue valutazioni, perorarle e difenderle. Possibilmente alla luce del sole e con pubblici contraddittori, altrimenti ingenera il sospetto che queste ragioni non siano così proprio così evidenti e/o presentabili, salvo poi lamentarsene. Ma è mai possibile che i processi politici in questo paese debbano essere così contorti, opachi, involuti e sempre soggetti a sospetti di camarile? Cosa ci vorrà mai ad operare con più trasparenza e rispetto del cittadino?

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  11. Avresti anche ragione, ma: in campagna elettorale ha chiaramente detto che voleva il parere dei cittadini, e lo ha ribadito ai Forni (sondaggio…. Chi l’ha visto?) Per cui qui non si parla della legittima libertà di mandato, ma di una palese presa in giro….
    Poi certo, poteva quantomeno organizzare incontri pubblici, contraddittori e vattelappesca… lo ha fatto? No! Forse lo farà adesso perché costretto (ma non è detto…quando uno tocca il fondo può anche iniziare a scavare..) L’unica cosa che mi sembra chiara è che ha scambiato il ruolo di sindaco con quello di un “padrone” di una fabbrica che fa ciò che vuole…
    Sarei curioso di sapere cosa ne pensano i consiglieri di maggioranza.

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    1. “Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più d'una.”
      Mariangela Melato

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    2. Ma secondo voi perchè non hanno organizzato incontri pubblici? Perchè vogliono farci restare nell'ignoranza, perchè cosi non possono essere contraddetti pubblicamente e continuare a lavorare sotto banco calando poi il progetto dall'alto perchè "loro lo avevano presentato alla gente" in quella serata di Forni dove già si era avuto il sentore che le cose prendevano una piega contraria.
      Se veramente il signor Guglielmi di THIENE, avrà il coraggio di portare avanti il progetto CONTRO la volontà della maggioranza della popolazione, la democrazia, anche nei nostri piccoli paesi, è finita.
      Si passerà alla protesta.

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    3. beh, mi pare che sia sparita da un bel po' sotto tutti i paralleli, meridiani, carri e buoi. Ma fidarsi di un da Thiene poi è stata infelice proprio! Ma fidarsi dei paesani che lo sostengono chiusi a corte, è stato un tradimento. Questo è incomprensibile, che non si esprimano, che non parlino, che non leghino con i paesani, prima che con gli elettori! Questi sarebbero il futuro?... va ben, dai, due dovrebbero essere maturi... ma un di Thiene, come detto, e l'altro??? il fratello di quella che si sbraca a vantarsi di quanto ama la sua terra? ma dai, ipocrisia mia fatti capanna!

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    4. Dai gente, non attacchiamoci al fatto che è da Thiene, non è che prima con i sampieroti sia andata di lusso. Indifferentemente dalla provenienza di un amministratore quello che conta è che faccia bene e rappresenti bene gli interessi del paese. Questo può farlo anche uno da Thiene, anzi, forse anche di più dato che deve superare anche questa nostra innata diffidenza verso i foresti. Forse finora sono stati fatti dei passi falsi per inesperienza (almeno è da augurarsi che sia così), ma questo non esclude che si possa migliorare e riprendere un dialogo più costruttivo con i cittadini.

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    5. anonymous delle 16.24 io personalmente non mi fido molto dei CITTADINI da Thiene o di qualsiasi altra città che vorrebbero venir qui ad amministrarci o a calarci progetti dall'alto come l'attuale sindaco,il signor Fassa,i vari sostenitori dell'autostrada.
      Penso che per prendere decisioni importanti, in un ambito montano come il nostro, solo persone che conoscono gli abitanti,la natura e i problemi della nostra amata valle possono avere le giuste conoscenze per fare scelte oculate e sensate.Pensaci bene credo che chiunque di noi avrebbe grosse difficoltà ad amministrare una città,non vedo perché uno di città creda di essere in grado di venire ad amministrare noi!I risultati infatti li stiamo vedendo in ogni ambito.....
      I nostri vecchi avevano un detto che diceva "per fare uno stupido di montagna ci vogliono sette furbi di campagna"......meditate gente.....meditate


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    6. Mi piace il sano ottimismo dell'Anonymous delle 16.24 4-11... bicchiere mezzo pieno vedo. E aperto alle novità. Pui aver ragione. Non è detto che uno di città non sappia fare meglio e portare una ventata di energia positiva. Dipende sempre da come si pone e dalla voglia che ha di conoscere la realtà dei nostri paesi, volontà che non mi sembra di aver colto nei vostri commenti verso il Sindaco.
      Chi meglio di uno vissuto da sempre nella nostra valle può conoscerne le peculiarità e le esigenze?
      Ok, volevate il cambiamento e lo avete avuto. Ora valutate forti del detto: "Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia, non sa quel che trova" Sembra che in questi mesi la nuova amministrazione non abbia seminato molto bene. Per inesperienza o scelte oculate Anonymous delle 16.24? Non posso che quotare quanto detto dall'Anonymous del 5-11 ore 13.38. C'è della saggezza...

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    7. Sens'altro DXE, ma non sempre.
      Le nostre abitudini ci rassicurano. Anche le nostre cattive abitudini ci rassicurano perché ci permettono un beneficio secondario, un guadagno incosciente legato a questa cattiva abitudine.
      Ma gli stessi avvenimenti provocano sempre gli stessi risultati, se si ripetono dello stesso modo.

      Se la democrazia è nostro scopo, diamoci da fare per ottenerla, chiunque sia al governo. La democrazia è una lotta di ogni giorno.
      Almeno la penso cosi e non pretendo avere la scienza infusa.

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  12. Grazie per la Lectio Magistralis, Philo, ma guarda che anche le coccinelle non scherzano mica, sai. Infatti “ …A dispetto dell'apparente inoffensività e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica..”. Però mi sa che devono stare attente alla tendenza al cannibalismo. In zona purtroppamente sembra essere prassi secolare.

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  13. Ma in effetti la cosa non dovrebbe essere poi così complicata. Sono assolutamente legittime tutte le posizioni, sia a favore che contro l'installazione del calcificio in valle. L'importante è poterne discutere, valutare la cosa nei suoi diversi aspetti. Alcuni poi possono avere anche idee pregiudiziali, ci sta anche questo, ma di fronte a una valutazione seria di costo/beneficio molte persone dubbiose possono anche cambiare idea. Perché questa paura dell'opinione pubblica? Guardate che è la stessa che andate a cercare e sollelticare quando volete i voti. Sono gli stessi intelligentoni di quando danno il voto, che poi diventano chissà perché dei sudditi incapaci d'intendere e volere quando non approvano le scelte dell'amministrazione.

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  14. ANONIMO DELLE 11,41 FIRMATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    perche' ho voglia di pagarti una pizza per quel che hai scritto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Perché questa paura dell'opinione pubblica? Guardate che è la stessa che andate a cercare e sollelticare quando volete i voti. Sono gli stessi intelligentoni di quando danno il voto, che poi diventano chissà perché dei sudditi incapaci d'intendere e volere quando non approvano le scelte dell'amministrazione.

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  15. ma le tabelle parlano di percentuali di inquinamento del 3 o 4% rispetto al limite di legge. quindi qualcuno può spiegare alla gente, in modo pseudo tecnico quali sono i reali rischi per la salute? io ho firmato come il resto della mia famiglia, perchè ritengo che il calcificio è brutto da vedere e troppo grande per una zona come quella, però sono dubbioso sulla verità di ciò che viene detto a riguardo delle emissioni in atmosfera. Mi è stato detto che equivale a 9000 stufe, però potevano anche dirmi che ci vogliono 20 o 30 calcifici per raggiungere i limiti di legge. e i limiti di legge? a che cosa si riferiscono? e una stufa di casa che emissioni ha senza i filtri? e l'amministrazione introita qualcosa? per me è brutto e firmerei nuovamente, ma prima di creare allarmismi tra la gente andrei cauto e valuterei tutti gli aspetti. Comunque speriamo che il Comune dica no a scanso di equivoci

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  16. Condivido pienamente la tua analisi !

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  17. E l'aumento dei camion sulla SP(calce e segature)? Quanto CO2 o particolato fine dobbiamo respirare, in più ?

    Poco spazio ha l'inquinamento ambientale, in relazione per esempio al numero dei veicoli pesanti che circolano in Italia. Ogni giorno, infatti, solcano le nostre autostrade quasi 5 milioni di camion (4 milioni e 900 mila per l'esattezza). Un numero impressionante da cui deriva la cifra ancora più incredibile di 44.100.000 tonnellate di CO2 emesse giornalmente.camion
    Gli automezzi pesanti sono responsabili del 40-50% dell'inquinamento da ossido di azoto (NOx) dei paesi europei.

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  18. E' bene essere perplessi dall'una e dall'altra parte ma signori!!
    Chi si è letto il progetto ha notato una cosa: loro parlano di MODELLI MATEMATICI in base ai quali, inseriti i dati di riferimento, il calcificio sembra rispettare tutti i LIMITI DI LEGGE.
    SEMBRA.
    Perchè... Bada ben bada ben bada ben
    Sia per quanto riguarda l'impatto acustico che per quanto riguarda le acque di ruscellamento (ricordate la foto??), parlano di PREVISIONI e che il tutto verrà effettivamente verificato A IMPIANTO ESEGUITO!
    Da Relazione Valutazione Impatto Ambientale: "questa valutazione rappresenta una previsione (sottolineato da loro), che dovrà essere verificata anche attraverso ulteriori campagne di misurazione, da effettuarsi quando l’insediamento in oggetto, in particolare i reparti produttivi entreranno in esercizio. Rilievi che dovranno oltre che validare i modelli previsionali qui utilizzati, accertare anche l’effettivo rispetto dei limiti di legge e, se necessario, programmare eventuali opere di bonifica acustica."
    Quindi qui non si tratta di dire NO perchè la struttura è mastodontica ed esteticamente brutta. Si tratta del fatto che questi vogliono farci credere che tutto rispetta i limiti di legge, ma di fatto raccoglieranno i dati quando l'impianto sarà fatto e no si potrà più tornare indietro.
    Ecco perchè le AMMINISTRAZIONI non hanno ritenuto opportuno aprire un tavolo di dibattito con la popolazione, CHE SA.

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    1. To DXE...perchè vedono che si sono sbagliati di orientazione, o che non hanno argomenti a favore del calcificio, a parte i 20 posti di lavoro promessi. Ma quante sono, esattamente, le domande di lavoro in Valdastico?

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    2. Qualcuno di quelli che sono andati in gita premio e ingozzati di torta dovrebbe saper riferire sulla tipologia di addetti che richiede un calcificio ed essersi fatta una idea sulla rispondenza di questi alle professionalità inoccupate eventualmente esistenti in valle. Anche qui non credo sia impresa titanica dire semplicemente: il calcificio occuperà n. xx operai generici, N. xx tecnici, N. xx impiegati amministrativi, N. xx addetti alle pulizie, N. xx carrellisti, ecc. ecc. Così, tanto per farsi un'idea, dato che immagino si sapranno bene le risorse necessarie a regime. Perché questi semplici dati, che dovrei poter leggere on-line sul sito web del comune, insieme a tanti altri qualificanti il progetto, devono essere così misteriosi e a disposizione solo degli iniziati?

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    3. Anonimo delle 14.14... non saprei quanta crisi ci sia in valle. Ho visto che chi è rimasto senza lavoro si è rimboccato le maniche e ha trovato dell'altro..
      Chi non lavora, anche tra giovani, è perchè preferisce l'ozio piuttosto che alzare le chiappe dal divano e muovere il culo.
      Altro aspetto di fondamentale importanza è appunto valutare quanti dei 20 posti di lavoro potrebbero essere effettivamente occupati dalla NOSTRA gente. Già pensiamo al 20-1, dato che il dirigente sarà sicuramente un "Fassabortoliano".
      Io ho raccolto firme di chi, riflettendo ha chiesto: e quanti posti di lavoro garantirebbe una cosa del genere? "20" "Allora dammi che firmo. Se fossero stati 100 avrei anche potuto sacrificare salute e qualità della vita, ma cosi no".

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    4. anonimo del 4;11 e 14:145 novembre 2014 alle ore 15:23

      To DXE : è, anche, il mio sentimento.

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  19. Son ben che curioso come andrà a finire. Super deluso per aver riposto fiducia nel partito del rinnovamento e della trasparenza. Dalla padella alla brace. O stavamo meglio quando stavamo peggio. Vedete voi.

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  20. Anonymous04 novembre 2014 14:14
    E' per questo che abbiamo bisogno di una buona autostrada! Così il calcificio diventa innocuo, al confronto... dai, aggiungiamo anche dell'altro... su ai Tambulinari, per esempio, si potrebbe piantare una forgia... o un cementificio... una fonderia... sai quanti lavoratori? e tutti extra...?? così faranno la fine che fanno i tarantini, da non confondere coi trentini, che loro questi problemi cercano di risolverli senza avvelenarsi

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  21. Augusto Sella e Rinaldo Sella5 novembre 2014 alle ore 10:42

    Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta firme contro il NO al calcificio; in particolare gli abitanti del comune di Valdastico, che con le loro firme hanno espresso un sentimento di forte preoccupazione per questo scellerato progetto. Oggi, dopo la consegna delle firme, abbiamo avuto un breve colloquio con il sindaco Guglielmi. Non sappiamo se dobbiamo buttarla in vacca, o cos'altro... sta di fatto che ci è sembrato d'essere al banco di un qualsiasi mercato e trattare se prendere una cassa di pomi, anzichè qualche chilo. Un colloquio di basso profilo, in cui nonostante il nostro primo cittadino sia stato incalzato con argomenti duri e specifici,  divagava come se niente fosse.  Le 642 firme raccolte non hanno minimamente scalfito il suo orgoglio, anzi, a suo dire, vuole sentire anche i cittadini che la pensano come lui, illustrando i lati positivi del progetto. E' assurdo che un amministratore di un Comune con i suoi consiglieri, da poco eletti sulla base di una campagna elettorale imperniata sulla chiarezza e trasparenza, si comporti in modo così ambiguo, tanto da prenderci tutti per tonti. Ci vuole un bel coraggio a non considerare 642 firme,  come se i firmatari fossero inesistenti.  Pazientiamo ancora un po', per concedere al nostro egregio Signor Sindaco e ai suoi consiglieri una pausa di riflessione, sperando in una presa di posizione definitiva. Qualora perdurasse l'ambiguità, bisognerà attrezzarci per una lunga vertenza.

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    1. ai promotori dell'iniziativa NO CALCIFICIO e a tutti coloro che hanno attivamente partecipato, un GRAZIE sincero , anche per l'impegno economico che hanno dovuto sostenere.
      Da come mi sembra di aver capito, è determinante anche il PARERE della AMMINISTRAZIONE DI PEDEMONTE. A riguardo, qualcuno ne sa qualcosa?

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    2. il parere di Pedemonte non è assolutamente vincolante, e non è determinante. l'unica possibilità di mettere un veto assoluto ce l'ha il consiglio di Valdastico con l'approvazione della variante urbanistica.

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    3. Però l'amico di mio cuggino dice che adesso i piani urbanistici si fanno a livello intercomunale per evitare evidenti castroni... per cui non so se per una eventuale variante Pedemonte non avrà voce in capitolo..

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    4. Bisogna organizzarsi per ottenere il cosiddetto CONTRATTO di FIUME, in Francia funzionano da tempo, e da tempo l'Europa ci sollecita in questo senso. Il CONTRATTO di FIUME è il "piano regolatore" nato dal basso, dal popolo, non calato dall'alto. La Valle nostra, per esempio, sarebbe
      soggetto attivo nel pianificare tutto, e quando dico tutto è proprio tutto, con l'intervento anche dei bambini, non solo degli adulti. I risultati che emergono dalle esigenze, dai sondaggi, dalle tradizioni, dalle esperienze, dalle speranze espresse dai cittadini, messi in chiaro e sottoscritti dalle varie comunità, diventano condizionanti sui PRG. Si chiamano CONTRATTI di FIUME, questi strumenti, perché è il corso d'acqua, col suo bacino, a determinare l'area di pertinenza ed efficacia delle norme
      che così si vengono a condividere.

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  22. Al fine di fugare ogni possibile dubbio, informiamo che i sottoscritti non hanno preso nessun impegno con il Sindaco Guglielmi per una visita ad altri siti della Fassa Bortolo.

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    1. Bene bene bene era la domanda che volevo giusto farvi, mi avete anticipato di 10 secondi!

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    2. Siché Gusto el sindaco dixe el falso, giusto? Ah benon.. Votelo, votelo... e lu ne ciava!

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