domenica 16 novembre 2014

Il governo commissaria la Valdastico Nord

Una decisione del Comitato interministeriale per la programmazione economica "forza" l'iter per l'approvazione del progetto dell'A31 Nord, tra Veneto e Trentino. Una decisione che va a tutto vantaggio del concessionario A4 Holding, il cui primo azionista è Intesa Sanpaolo. Sergio Chiamparino, membro del CIPE, è stato fino a pochi mesi fa presidente della Compagnia di San Paolo, a sua volta primo azionista di Intesa. Intanto comitati, associazioni e amministrazioni manifestano a Besenello (TN)


di Luca Martinelli  (altreconomia) - 13 novembre 2014
 

Sabato 15 novembre a Besenello, in Trentino, viene inaugurata una statua: l’opera d’arte si chiama “Guerriero contro la Pi.Ru.Bi.”, ed è una scultura alta tre metri, in legno di cedro, che pesa oltre quattro quintali.
La “Pi.Ru.Bi.” è la Valdastico Nord, cioè l’autostrada che dovrebbe unire l’A31 -che termina a Piovene Rocchette, nel vicentino- all’A22, poco a Sud di Trento.
Quando l’iniziativa è stata programmata, non era possibile sapere che il 10 novembre, nel corso di una riunione del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), il governo guidato da Matteo Renzi avrebbe provato a far ripartire il progetto, e di superare -cancellandone con un colpo di spugna- la contrarietà espressa dalle comunità locali. Tra la Valdastico e Besenello, il governo sceglie di ripartire dagli anni Settanta, cioè da “Pi”, “Ru” e “Bi”, Piccoli, Rumor e Bisaglia, i tre democristiani che sono i promotori dell’opera.

Sono passati quarant’anni, ma è nel secondo decennio del ventunesimo secolo che la nuova autostrada, che viene definita “A31 Nord”, pare diventata “fondamentale”, un investimento imprescindibile in particolare per A4 Holding -la società che gestisce l’A31 e l’A4 tra Brescia e Padova-: i motivi li abbiamo spiegati in un reportage del gennaio 2013, intitolato -non a caso- “L’autostrada è una garanzia”, perché garantirebbe ad A4 Holding la continuità di una concessione altrimenti destinata a terminare nel giugno del 2015, dopo una proroga di due anni.

Prima di ricostruire l’intera vicenda legata all’iter autorizzativo dell’opera, vale la pena sottolineare che la decisione è stata presa dal CIPE, cioè il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che non è un organo “tecnico”, cioè capace di valutare la consistenza del progetto, ma politico, formato da Matteo Renzi, da una decina di ministri del suo governo, da due sottosegretari alla presidente del Consiglio dei ministri e da un segretario, che in questo momento è Luca Lotti, uno dei fedelissimi del primo ministro (e anche lui sottosegretario).
Tra i componenti del CIPE c’è anche, unico a non far parte della compagina governativa, il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome. Secondo le indicazioni del sito www.cipecomitato.it, che probabilmente non è aggiornato, sarebbe Vasco Errani, l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna. In realtà, il presidente della Conferenza delle Regioni è oggi Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte.
Quel Chiamparino che prima di candidarsi nella primavera del 2014 a guidare il Piemonte è stato -dal 2012- presidente della Compagnia di San Paolo, “nominato per acclamazione” dal Consiglio Generale nella riunione del 7 maggio. La Compagnia di San Paolo è, a sua volta, il primo azionista di Intesa Sanpaolo, di cui controlla il 9.888  delle azioni (Consob, 13 novembre 2014).
E Intesa Sanpaolo controlla -attraverso Re Consult Infrastrutture ed Equiter-, il 35,35% di A4 Holding, la società concessionaria dell’A31. Quella che vuole realizzare a tutti i costi l’A31 Nord, perc non perdere così il diritto a gestire anche la trafficatissima A4, nella tratta tra Brescia e Padova. 

Qui emerge una prima anomalia dell’intera vicenda: la scadenza iniziale della concessione in carico ad A4 Holding era fissata alla fine di giugno del 2013, ma i motivi della proroga non sono stati spiegati a nessuno dal ministero delle Infrastrutture, che non risponde alle domande dei giornalisti, mentre la neonata Autorità di regolazione dei trasporti -che ha avuto serie difficoltà a recuperare i dati dallo stesso ministero e dai concessionari- nemmeno ne era informata, tanto da presentare a metà luglio in Parlamento una relazione annuale che conteneva un errore, spostando la scadenza della concessione al 31 dicembre 2026.


Il ministero delle Infrastrutture, con la decisione del CIPE del 10 novembre, continua ad agire da dominus dell’intera vicenda: in pratica, il Comitato ha deciso di avocare al Consiglio dei ministri la decisione in merito alla realizzazione dell’opera, realizzando -anche in questo caso- quel provvedimento che Salvatore Settis nel suo intervento sull’ebook “Rottama Italia” definisce, con un paradosso, di “dissenso-assenso”. Se alla fine del procedimento avviato secondo il Codice degli appalti pubblici (il dettaglio è in coda all’articolo) la Provincia autonoma di Trento resterà contraria, a quel punto interverrà Maurizio Lupi che farà approvare il progetto preliminare entro due mesi, con un decreto che dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica.
Torniamo a Besenello, dove il guerriero contro l'A31 Valdastico Nord -opera dal quarantenne scultore trentino di Folgaria, Florian Grott- verrà posato lungo la statale 12 del Brennero: la scelta non è causale perché proprio lì dovrebbe sboccare il tunnel previsto nel tracciato del prolungamento verso Trento dell'autostrada.
La montagna tagliata è quella che vedete sullo sfondo nella foto che correda quest’articolo, dietro il borgo.
E l’amministrazione comunale di Besenello, nel corso degli ultimi anni, si è distinta nella opposizione a un progetto distruttivo, che prevede la realizzazione di una galleria più lunga del traforo del Gran Sasso (sotto l’altipiano di Lavarone) per un costo stimato di circa 2 miliardi di euro.
Sindaco e vicesindaco hanno addirittura pagato con la propria indennità uno studio geologico, affidato ad un professionista esterno, Dario Zampieri dell’Università di Padova, che ha evidenziato -tra Valdastico e Pedemonte, nel territorio vicentino interessato dal progetto- “una massa di dolomia sospesa […] avente un volume di 20 milioni di metri cubi”, in pratica una gigantesca frana che potrebbe staccarsi proprio nell’area dov’è prevista la realizzazione di uno svincolo e dell’unica area di servizio della Valdastico Nord.   
 

Negli ultimi anni l’opposizione alla Valdastico Nord e alla Pi.Ru.Bi. è stata portato avanti dagli attivisti ma anche in sede amministrativa, e a fine luglio è arrivata un’ultima sentenza del TAR ha dato ragione alla Provincia di Trento e ai Comuni trentini, specificando che il parere negativo (e motivato) da parte della Provincia autonoma ha il potere di bloccare il progetto. Perché così è scritto nella Costituzione.  

È per questo che si è reso necessario l’intervento del CIPE, e qui l’articolo diventa un po’ tecnico, perché aiuta a comprendere l’attitudine del governo -e in particolare del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi- nei confronti delle grandi opere inutili e dannose.

Nella seduta del 10 novembre, il Comitato “ha assunto motivate determinazioni in ordine all’esigenza di superare il dissenso manifestato dalla Provincia autonoma di Trento sulla localizzazione dell’Autostrada A31 Valdastico Nord, 2° Lotto di completamento da Valle dell’Astico alla A22 (Besenello) e di proseguire nello svolgimento della apposita procedura prevista dall’articolo 165, comma 6, lett. a) del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice dei contratti pubblici)”.

Bisogna prendersi così il Codice dei contratti pubblici, per capire che cosa è scritto nell’articolo 165, comma 6, lettera a, e che cosa significa l’applicazione di quanto previsto al “caso” della Valdastico Nord. 

Il testo di legge spiega che “in caso di motivato dissenso delle regioni o province autonome interessate si procede come segue: a) per le infrastrutture di carattere interregionale o internazionale, il progetto preliminare è sottoposto alla valutazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, alla cui attività istruttoria partecipano i rappresentanti della regione o provincia autonoma interessata. A tale fine il progetto è rimesso a cura del ministero al Consiglio superiore dei lavori pubblici che, nei quarantacinque giorni dalla ricezione, valuta i motivi del dissenso e l'eventuale proposta alternativa che, nel rispetto delle funzionalità dell'opera, la regione o provincia autonoma dissenziente avesse formulato all'atto del dissenso. Il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici è rimesso dal ministro al CIPE, che assume le proprie motivate definitive determinazioni entro i successivi trenta giorni. Ove anche in questa sede permanga il dissenso della regione o provincia autonoma, alla approvazione del progetto preliminare si provvede entro sessanta giorni con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle infrastrutture, e, per le infrastrutture di competenza di altri ministeri, di concerto con il ministro delle Attività produttive o altro ministro competente per materia, sentita la commissione parlamentare per le questioni regionali”.

31 commenti:

  1. Qui siamo al limite della dittatura.

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  2. Ma che mire credi che abbia il Fonzi nazionale? E quel muso lupesco, da che antri esce alla luce divina? questi sono i frutti di SMC, allevati negli oratori, veri cancri della educazione, massa di p...i!

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    1. Cosa vuoi caro, siamo tutti una massa di peccatori. Guarda che tenere costantemente le chiappe strette ti sovraccarica il cuore.

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  3. La tabella delle ruberie... concessioni, sì, concessioni ai "politici", occasioni di far dilagare il cancro, tanti piccoli MOSE/EXPO dai quali continuare ad attingere, svuotarci le tasche dopo del portafogli, dopo del conto in banca, per ci lo aveva. Vedo che ora è il cadaverico Chiamparino che sostituisce, o si affianca, al passeraceo di Intesa, nel farci felici di vedere come usano bene i nostri soldi, per il nostro futuro di intossicati dalle porcherie che vengo nascoste sotto gli asfalti del Bel Paese. Come vederli usare dal consigliere (sempre da quella parte, vero?) che ci ha messo in conto i propri vizi? il vibratore? anche quello per noi? Ecco, il simbolo di chi sono i padroni dalle scelte oculate, per il nostro bene: il vibratore ce lo ha messo in conto per darci un esempio della fine che faremo, ricorrono agli ausilii per sodomizzarci a fondo! ed è giusto che avvenga a nostre spese, con loro gaudio!

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    1. Sai cosa penso: Se il Padulo colpisce sempre i poveracci, la colpa , lo dico a malincuore, è anche nostra. Io mi chiedo, per quale motivo li votiamo. Questa è gente che vive sulle nostre spalle da una vita, però dipende da noi cancellarli dalla scena pubblica. Non dobbiamo avere memoria corta, e quando votiamo dobbiamo ricordarci che TUTTI ci raccontano balle, promesse che loro sanno già , non verranno mantenute.

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  4. Ciò benediti, ma cossa ve galo ciapà de colpo, tuta sta serietà, ste precisassiòn, sti comunicati stampa. Sssa éli drio combinare a Sanpiero? Cataràli mai rechie quili live? Sempre drìo a cavarse la pele dai oci. Invesse de tender le vache i se gode a rumegàre intele boasse. A lo go sempre ito mi, che quela volta el soio se ga fermà massa alto. A pensavimu che con quel da Thiene i ghesse bastardà la rassa, ma gnente ciò, imperterriti. In compenso Sponcio, se non piove, domani si farà menare a Besenello e se fortuitamentemente incontrerà il GiosKa &Co. si farà offrire il pranzo alla Rupe. Non che vada espressamente per l’autostrada sapete, a me l’A31 Nord al massimo mi farà tremare la cassa, ma per le solite cure parentali. Ciò, ma vardè che quel monumento live con un corno solo a l'è proprio teribile saìo. Al pensiero de trovarmelo impiantà da qualche parte mi sa fusse quili del'autostrada a che pensarìa sora pulito...

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  5. Avanti che sentiamo cosa avrebbe lei contro quelli di San Pietro???????????????? Cosa le hanno fatto??????? E si ricordi che nelle boasse non rumeghiamo più perchè vacche non ce ne sono più!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Caromio, sei il primo che me lo chiede e questo significa che sei giovincello e ignori le vicende antiche. Io non ce l'ho con i sanpieroti, mi diverto solo a punzecchiarli qui e là, ma vedi, se avessi detto lo stesso di Valpegara o peggio di Pedescala, per non parlare di più imperiali luoghi, mi avrebbero sparato subito nell’anticamera del cervello. I sanpieroti no. Loro sono come i godi appollaiati in sima al pesso, occhi sbarrati e testa rotante a 270° che non gli scappa niente, ma restano lì, fermi, vigili, non intervengono. Aspettano il favore delle tenebre, solo allora possono agire veloci e furtivi, ma sempre senza esser visti, al massimo un fruscio d’ali. Prova per esempio a sponciare adeguatamente la Lucia, la Odette o Alago, ti risponderanno per le rime a muso duro e bareta fracà. Fai poi la stessa cosa con i tuoi compaesani e mi saprai dire.

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    2. Sponcio, non so li da te ma qui da me non piove e quindi spero non avrai l’alibi per evitare di mostrarti a Besenello in pompa magna.
      Probabilmente Gioska avrà già organizzato una colletta per il pranzo.
      Riguardo ai sanpieroti ne prendo le difese io d'ufficio. Tu spari nel mucchio alla cieca e qualcuno sicuramente colpirai, ma non puoi fare di ogni erba un fascio e trarre giudizi così sommari e lapidari su un'intera comunità, non ne hai nessuna ragione. Né francamente si comprendono le antiche fantomatiche vicende cui ti riferisci, che forse sai solo tu.
      Chiedi subito scusa, come è di moda adesso, magari come è tuo costume: con piroetta, baciamano, ecc..
      Tento de no ciapar fredo in Val Lagarina!

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    3. vara che in vallagarina el ghe va par fare el tagliando!

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  6. No tusi pian… a Besenello ci sono andato tardi (12) e ci son rimasto poco, io del gruppo-movimento son solo supporter esterno, altre sono quelle che muovono il culo, io lo tengo ben saldo su una poltrona davanti al pc.. Che dopo no le se risente par carità.. mi no go da far politica: m’interessa la valle, a 358° (tutta me pareva da sbrufon..) dai umani ai sassi all’acqua ai spiriti alle strie, e all’aria, se fosse solo per i primi… forse meno..
    Comunque complimenti agli organizzatori, e ghe iera anche na sampierota, mezza tedesca a dir la verità. Brava! (veci con la bady…no ghe no visti..)
    Ogni tanto mi sogno la valle unita contro quello scempio di A31, e per la sua conformazione e per l’inutilità del progetto (che secondo me non ha pari) mi immagino una resistenza simile o superiore alla Val di Susa, ma mi rendo conto che è solo un sogno…
    Però anche sulle firme dei mattatori dei Sella me saria giocà uno scogliones che noi rivava a 400..
    Per cui… attento Gioska a no far parte del coro come voce bianca…

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  7. Caro Gioska la A31 piace a pochi nella Valle, soprattutto quando ti passa vicino. L' inquinamento Acustico e dell'aria in una valle come la nostra si ripercuote un po' ovunque anche se viaggia prevalentemente in galleria. Però delle strade non possiamo farne a meno ( anche se c'è da discutere l'utilità in alternativa alla Valsugana ) . L'opera , comunque,è di INTERESSE PUBLICO di cui tutti ne possono beneficiare, mentre il CALCIFICIO è ESCLUSIVAMENTE di INTERESSE PRIVATO, di cui ne traggono vantaggio solo il sig. Fassa e il Cavatore. Il danno ambientale , sotto ogni aspetto, prodotto dal calcificio è di gran lunga superiore alla ipotetica A31 e porta meseri vantaggi alla Comunità: minime entrate nelle casse Comunali e malsani e poco edificanti posti di lavoro.

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  8. Ostia, carissimo anonymous… Me toca rispondere!!!
    Allora proviamo a fare un paragone (improponibile nella realtà..) tra A31 e calcificio.
    Il calcificio è si interesse privato, e anche fatto con soldi privati, pertanto economicamente (a livello di italiano che paga le tasse e vorrebbe lo stato efficiente e non deficiente..) potrei anche giudicarlo accettabile visto che non mi costa.., poi ad analizzare la questione più a fondo ci sono tante domande, come ad esempio in un periodo di crisi dell’edilizia e della metallurgia come si può proporre di costruire un simile bestione quando non credo che gli altri impianti siano a pieno regime..
    Ovvio che se mi son battuto contro è perché sono convinto dell’enorme danno che creava in valle..

    Ma passiamo all’autostrada. Qui son ferrato caro mio, e trombarmi, sia in rettilineo che in curva, cosa ardua è!!
    Definendola interesse pubblico li dai anche una valenza di effettiva utilità pubblica, che deve essere rapportata ai soldi investiti e tempi certi di realizzo.
    Allora, i schey, già da progetto sono 2 miliardi di € che però, per l’elevata difficoltà costruttiva (non impossibile) unita a furbesca cresta italica.. probabilmente lieviterebbe non poco..
    Benefici trasportistici: a parte l’evidente contrasto tra questa strada e l’intenzione di spostare il traffico a lunga percorrenza su rotaia ( che ho già spiegato..), gli stesori dell’ultimo progetto definiscono un traffico medio giornaliero di 15.000 veicoli al giorno, (basandosi su dati precrisi, realisticamente ora sparo 10.000) che è un traffico molto modesto per un’autostrada (la A4 ne ha sui 100.000) che non cambierebbe la situazione nelle altre arterie stradali come l’A22 o la Valsugana, proprio in virtù del modesto utilizzo.
    Realizzazione: il fine PRIMO ormai chiaro è di ottenere la proroga di una società privata: La A4 holding. A loro non interessa finirla, anzi più tirano la sega lunga più ci guadagnano, perché potranno continuare a chiedere la proroga.. Nessuno crede veramente che questa darebbe slancio all’economia, solo a quella che (non poca) servirebbe per costruirla.

    Ora, alla fine di questa pappardella… che mi si definisca un’opera pubblica na roba che costa un sacramento, me serve quatro gati (anche contando il famoso caffè a Trento..) e i la finiria quando anca el sottoscritto sarà orizzontale come il don…
    Ecco, opera pubblica proprio no, ma inculada dall’alto coi me schey, penso che sia una definizione più corretta (e nota che non ho parlato dei “piccoli” disagi in valle..)

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  9. Caro vecio Gioska, NON volevo farte arrabiar. Condivido la tua analisi ,forse non me son ben spiegà. Concordo che la A31 é un'opera adatta alle infiltrazioni criminali e un arraffa arraffa per i soliti ladri affaristi collegati alla politica e al malaffare. Questa è l'Italia. Dispiace doverlo ammettere: quanti nostri compatrioti hanno sacrificato la vita per respingere il nemico Austro-germanico, col senno di poi , non oso pensare cosa direbbero .

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    1. Nessuna arrabbiatura. Solo che dal tuo post mi son venute tante idee da scrivere, forse troppo lunghe per questo ambiente, ma spero che servano a qualcuno per capire bene di cosa si sta parlando e cercare di avere una visione più ampia possibile del problema.

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  10. abbiamo conferme da parte degli azionisti della A4 Holding che il progetto A31 Nord serve solo per la proroga/rinnovo della concessione, come da sempre il comitato No Valdastico NOrd ha sostenuto. A questo punto mi domando se come cittadini siamo così assuefatti degli italici imbrogli che non ricordiamo che la A31 nord è stata inserita dal governo come "opera strategica" per lo sviluppo e il rilancio dell'economia italiana, per poter superare le eventuali contrarietà degli enti territoriali. Ad oggi si continua su questa linea, per superare l'autonomia trentina, si rimanda al consiglio dei ministri, in mano al ministro Lupi, sempre sostenitore ( e servitore) dell A31.

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  11. Invece di calcificio, facciamo nei prati di San PIetro, una bella fabbrica artigianale di piatti preparati, vicentini, sotto vuoto,da riscaldare : polenta e baccalà, polenta e trotte, polenta e marsoni, bigoli a l'anitra, polenta al formaggio fuso, dolci nostrani. Prodotti locali se possibile. Finanziamento : tutti quelli che possono o vogliono partecipare, localmente o all'estero(emigrati). Vendita sul posto o per internet.

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    1. A volte vedi, le proposte più '' strambalate '' sono quelle che ottengono il migliore risultato. Piccole idee sviluppano grandi progetti . Meglio una fetta di polenta che di asfalto ( A31 ) o di baccalà anziché di calce.

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  12. Si, però a Besenello ne erano pochi della Valle! Ed allora, come la mettiamo? orizzontale o verticale?
    Poveri noi!

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    1. Mi dispiace, ma sai, un po' il tempo e un po' la battaglia per il mostro del calcificio, la gente ha bisogno di un po' di tregua, non solo fisica. Non mancheranno altre occasioni....... La partita è appena iniziata...

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    2. Anonimo delle 20.46 Mi dispiace contradirti ma io insieme co Claudio Maule sono stata a diverse riunioni inerente l'A31 (la più distante a Piovene) ma a parte quelli del Comitato NOValdasticoNOrd della valle non ho mai visto NESSUNO. Ieri per il Comune di Valdastico eravamo in 4 e per il Comune di Pedemonte Armando e sua moglie. Tutti stressati dal calcificio???

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    3. Cara Renata, hai ragione, si può superare sia la fatica fisica che lo stress psicologico. Basta volerlo!! Comunque mi ripeto: ci saranno e vedrai quante, altre occasioni.

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    4. Cara Renata...su dai! Di Pedemonte, precisiamo CASOTTO, c'ero anche io, mia sorella, Annalia con marito. Me moroso lo gheto contà tra i 4 de Valdastico o anche no??? :-)
      Ad ogni modo, come è stato detto in questa sede, non è da dubitare che molti in valle la A31 non la vogliono. Prova ne sia la raccolta firme che è stata fatta nel 2012, firme allegate alle osservazioni. Ma...perchè allora quando ci sono le occasioni per far vedere che ci siamo, che non tutta la popolazione veneta vuole questa opera (come passano i giornali), perchè quando possiamo dire NO insieme, facendo gruppo......ci si ritrova sempre e solo i soliti "4 gàti"??
      Anche questa volta l'evento è stato pubblicizzato, anche questa volta abbiamo richiesto la presenza di molti, essendo, tra l'altro, la posa del guerriero calata in una settimana piuttosto calda sull'altro fronte. Ma il riscontro non c'è. Meglio starsene al calduccio a casa, perchè tanto Trento dice NO. Ammiro la gente di Besenello. E I LORO AMMINISTRATORI! Che amministrano paesi forse poco più grandi dei nostri, ma ci sono, in prima fila, per dire NO in barba a poteri più forti che ci sono, anche di là dal confine.
      Segno evidente che l'autonomia Trentina va ben oltre una questione di Schey, come dice GiosKa, ma rappresenta anche e soprattutto un'autonomia di pensiero e di azione. A fianco della loro gente, LORO!E soprattutto...quanti bambini! Fieri di portare una maglietta, una bandiera o un cartello "PI.RU.BI. non rovinerai le nostre vite!". Questo significa fare comunità, lottare per i propri diritti, e soprattutto educare le generazioni future a vedere e denunciare gli scandali.
      ANONIMO DELLE 20:46 e 08:17 del 17.11 Certo, faremo in modo che ci siano le occasioni anche al di qua del confine trentino. Gli abitanti di Besenello non vedono l'ora di replicare il gemellaggio qui da noi in valle, per esempio. Dici che si riuscirà a dire: presenti 400 persone della Val d'Astico e una delegazione di quei famosi 33 trentini citati in un famoso scioglilingua??

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    5. Certo DXE, spero anche di più di 400!! Io comunque ci sarò ! Sai , la giornata giusta ( meteo favorevole ) e la distanza fanno la differenza .

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    6. Cara DXE, certo che l'ho contato il tuo moroso, non ho contato te e gli altri da Casotto perché facendo parte del Comitato NOValdasticoNOrd. Vedi, DXE, a parole tutti contro l'autostrada ma quando si tratta di muoversi anche solo fino a Casotto la partecipazione non c'è. Lo sai bene per esperienza con tutte le riunioni che ci sono stati finora. Quanta gente della valle, esclusi voi del Comitato, hai visto a tali riunioni? Tempo fa, tirandomi addosso le "ire" di alcuni, ho detto che alla valle sta bene come un fiore all'occhiello sia l'autostrada che il calcificio visto che la maggior parte sa solo blaterare. Per quanto riguarda le firme allora raccolte so bene quanta fatica è stata fatta e quanti "NO" che siamo sentiti dire, purtroppo. Speriamo in bene nel futuro

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    7. Io sui 400 ho i miei dubbi. Tuttavia il risveglio delle coscienze dimostrato con l'occasione Calcificio
      fa sperare.

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  13. Ma come vuoi sperare che ci siano 400 della val d'astico se a Besenello non c'erano neanche 300 persone compresi i bambini.

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    1. Carissimo Anonimo...non guardiamo sempre i panni sporchi del vicino! Cominciamo a lavare i nostri partendo da questo aneddoto...
      Ci fu un tempo in cui il vostro ex sindaco (se sei da San Pietro) dichiarò all'incirca cosi:
      "Sono basito dalla reazione di Trento e degli abitanti di Besenello. D'altronde, il loro territorio è interessato solo per 800 metri dall'opera. Cosa dovremmo dire noi, allora, che l'autostrada devasterebbe tutta la nostra valle?"
      Infatti. Cosa dovremmo dire noi? Cosa abbiamo detto? Cosa diciamo? Cosa facciamo per rappresentare in pubblico il nostro disappunto? Ci limitiamo a commentare gli articoli e darci botta e risposta sui blog. Punto.
      Non so quanti siano in totale gli abitanti di Besenello. Di certo 300 persone che muovono il culo, ci mettono la faccia, per tutelare il territorio circostante ai "soli" 800 metri di autostrada, non son poche.
      Davanti a quello che potrebbe succedere alla nostra valle, dovremmo scendere tutti in piazza a protestare, senza limitarsi a far paragoni.
      Almeno Besenello HA FATTO.
      Per questo dico che, da questa parte del confine, visti i riscontri avuti fino ad ora, se della Valle dell'Astico si muovessero veramente 400 persone, per me sarebbe una vera e propria VITTORIA.

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  14. Non è il numero che conta, è la qualità !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  15. Quando si deve pensare che fare, come fare e come gestire le cose, serve qualità.
    Per le manifestazioni è altrettanto importante la quantità!!

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