Nicolò, non hai mai pensato scrivere (e stampàre) un libretto con tutti i sentieri che si può prendere dalla valle ? Potrebbe arricchire le basi di un turismo in Val d'Astico. Questi sentieri potrebbero servire anche di ippovie ? C'è un progetto turistico nella Regione Veneto. Come diceva il presidente : «La Regione si è impegnata in questo progetto perché crede con forza nel turismo equestre, che può essere un vero e proprio volano per far aumentare ulteriormente i flussi turistici nella nostra regione, che già può contare su quasi 70 milioni di presenze». (http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/cronaca/2014/7-novembre-2014/zaia-presenta-progetto-ippovie-230494561983.shtml)
Per il libro lascio spazio a chi ha più cose da scrivere di me, e ce ne sono molti in valle...per il momento cammino e prendo nota! Per quanto riguarda le ippovie non credo che la morfologia dei versanti delle nostre valli sia la più adatta, lo è invece sicuramente per camosci...
Bravo Nicolo' e coscri (Gino). Io lo faccio spesso nel periodo invernale, e' molto suggestivo e lo suggerisco, anche come dici tu dal sesto al congiungimento con le cenge bisogna stare un po' attenti. Io parto da Pedescala e c'e' un sentiero che porta fino al sesto tornante. Seguendo poi il sentiero che aveta fatto fino incontrare le cenge, si puo' girare a sinistra per poi raggiungere il Bostel a Castelletto e scendere per la strada vecia a Pesescala, quella della PedescalandoRotzo. O girare a destra e fare la stessa strada che avete fatto voi fino ad Albaredo e qui si incontra un bellissimo sentiero che scende in val d' Assa per poi uscire a Pedescala. Nel tratto che avete fatto prima del vignale del ghit c'era anche un suggestivo sperone di roccia che si protrae a sbalzo sulla val d' Assa sopranoniminato " pulpito". Cmq grazie di questo bellissimo video.
Grazie Bepiti, il merito va anche alla stupenda giornata autunnale! Avevo letto sul libro di Liverio Carollo che volendo si può partire da Pedescala (da casa di Gilda e Checo se non sbaglio) ma dato che nè io nè Gino conoscevamo il sentiero abbiamo preferito abbreviarlo; come dici tu, sapevo del Pulpito ma in quel tratto abbiamo perso la traccia per un pò e quindi siamo andati a tentoni senza poi trovarlo... Penso di parlare anche a nome di Gino nel dire che ci farebbe piacere averti come guida in qualche escursione in zona val d'Assa; i nostri video hanno proprio lo scopo di far conoscere i tanti sentieri e posti stupendi che abbiamo a poca distanza da casa, al fine di valorizzarli come meritano!
Grazie Nicolo' onorato dell' invito, anche se sono un solitario quando vado a camminare, e' uno dei pochi momenti della settimana in cui mi lascio tutto alle spalle, stacco la spina e immerso nella natura posso godermi a pieno il mio essere, i miei pensieri. Cmq fammi sapere, mi piacerebbe fare parte della comitiva. Grazie ancora
Nicolò, non hai mai pensato scrivere (e stampàre) un libretto con tutti i sentieri che si può prendere dalla valle ? Potrebbe arricchire le basi di un turismo in Val d'Astico.
RispondiEliminaQuesti sentieri potrebbero servire anche di ippovie ?
C'è un progetto turistico nella Regione Veneto. Come diceva il presidente : «La Regione si è impegnata in questo progetto perché crede con forza nel turismo equestre, che può essere un vero e proprio volano per far aumentare ulteriormente i flussi turistici nella nostra regione, che già può contare su quasi 70 milioni di presenze».
(http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/cronaca/2014/7-novembre-2014/zaia-presenta-progetto-ippovie-230494561983.shtml)
Per il libro lascio spazio a chi ha più cose da scrivere di me, e ce ne sono molti in valle...per il momento cammino e prendo nota!
EliminaPer quanto riguarda le ippovie non credo che la morfologia dei versanti delle nostre valli sia la più adatta, lo è invece sicuramente per camosci...
Per andare a cavallo di camosci vedo soltanto il Don !
EliminaBravo Nicolo' e coscri (Gino). Io lo faccio spesso nel periodo invernale, e' molto suggestivo e lo suggerisco, anche come dici tu dal sesto al congiungimento con le cenge bisogna stare un po' attenti. Io parto da Pedescala e c'e' un sentiero che porta fino al sesto tornante. Seguendo poi il sentiero che aveta fatto fino incontrare le cenge, si puo' girare a sinistra per poi raggiungere il Bostel a Castelletto e scendere per la strada vecia a Pesescala, quella della PedescalandoRotzo. O girare a destra e fare la stessa strada che avete fatto voi fino ad Albaredo e qui si incontra un bellissimo sentiero che scende in val d' Assa per poi uscire a Pedescala. Nel tratto che avete fatto prima del vignale del ghit c'era anche un suggestivo sperone di roccia che si protrae a sbalzo sulla val d' Assa sopranoniminato " pulpito". Cmq grazie di questo bellissimo video.
RispondiEliminaGrazie Bepiti, il merito va anche alla stupenda giornata autunnale!
EliminaAvevo letto sul libro di Liverio Carollo che volendo si può partire da Pedescala (da casa di Gilda e Checo se non sbaglio) ma dato che nè io nè Gino conoscevamo il sentiero abbiamo preferito abbreviarlo; come dici tu, sapevo del Pulpito ma in quel tratto abbiamo perso la traccia per un pò e quindi siamo andati a tentoni senza poi trovarlo...
Penso di parlare anche a nome di Gino nel dire che ci farebbe piacere averti come guida in qualche escursione in zona val d'Assa; i nostri video hanno proprio lo scopo di far conoscere i tanti sentieri e posti stupendi che abbiamo a poca distanza da casa, al fine di valorizzarli come meritano!
Grazie Nicolo' onorato dell' invito, anche se sono un solitario quando vado a camminare, e' uno dei pochi momenti della settimana in cui mi lascio tutto alle spalle, stacco la spina e immerso nella natura posso godermi a pieno il mio essere, i miei pensieri. Cmq fammi sapere, mi piacerebbe fare parte della comitiva. Grazie ancora
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