sabato 8 novembre 2014

Forse queste foto ci obbligano a qualche riflessione in più...







Ringrazio i numerosi Followers che si son prodigati 
ad inviarmi le foto del sito dopo le piogge. 
Tutte non posso pubblicarle, 
ho scelto le più significative, 
sperando che rendano l'idea.

(FUORI ONDA) 
- gò furtà 'ntela botéga de Nilo - 

el laghéto de cava Molino


16 commenti:

  1. Guardate gente che la riflessione l’hanno già fatta i progettisti del calcificio. Infatti hanno scritto che utilizzeranno le acque meteoriche, raccolte in apposite vasche, per il funzionamento della fabbrica, senza utilizzare quella del torrente, nel pieno rispetto del ciclo dell'acqua. 1 a 0 par Fassa.

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  2. E mi invese te digo….andaloca dun spongiboll, che non xè tanto la quantità de l’acqua che spaurassa; ma che un colpo la vien de chive, e n’altro de live… come fetu a imbrocarla sempre?? E se frana quatro smarognade che me sara la tubasion… come la mititu ti??
    Metar su n’inpianto live vol dir proprio no gaver capio un c--o.. e ricordevelo fiui… che sta roba, che nò la è miga na putanada, a no iè certo la roba pì grave..

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    1. le sarà ben rogne de Bortolo, vero. Vorà dire che invesse de far la calce viva el farà quela spenta. Tarè chel ghe cata el cao, sì.

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    2. Andrea GN el sa come fare par narghe contro a i salbanei: metti un massolin de fiuri dove che ghe xe la sorgente e i ve lassa stare.

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  3. Poi quando le vasche per la raccolta delle acque meteoriche saranno colme, faranno altre vasche per il recupero del surplus, ed altre ancora per contenere il surplus. A sto punto in località marogna facciamo un allevamento di trote, anzichè il calcificio che è più ecologico.

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  4. A guardare queste fotografie, qualsiasi riflessione che mi passi per la mente non mi tranquilizza, anzi , ha tinte non proprio rosee. Mi viene da immaginare un ambiente geologico fin da adesso instabile e potenzialmente pericoloso.

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  5. Gli esperti della Fassa che quella sera a FORNI ci hanno illustrato il progetto, ( a parte il fatto che facevano dormire, in particolare l'architetto tedesco ) hanno assicurato che non ci sono rischi . Ovvio , sono pagati dal Fassa , non possono dire il contrario.
    Nella funesta ipotesi che il progetto avesse un seguito e crollasse la montagna ( è già successo ) causando morti , loro lo sanno già :- condanna x disastro colposo, ( se non interviene la prescrizione ) di qualche anno da scontare agli arresti domiciliari nella loro comode ville, o qualche multa da pagare. Lo vediamo tutti i giorni , così va L'italia.

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    1. e noi paghiamo.....

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    2. Comunque lor signori, non pensino di averla sempre vinta. Tanti ,prima di loro, si sono piegati alla VOLONTA' POPOLARE.

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    3. E la volontà popolare non soffre di improcrastinabilità!

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  6. le acque piovane non c entrano con le "acque di ruscellamento", ovvero le acque delle foto...Don Sponcio non far confusion...queste le convogliano direttamente in Astico...lo hanno detto a Forni, lo hanno scritto nel progetto! Ed è diverso convogliarle in Astico o farle giungere in falda come succede da centinaia e centinaia d'anni! A.S.

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  7. Facciamo un po' di chiarezza; le acque che vediamo in foto non sono "acque di ruscellamento" nel senso comune del termine, e nemmeno sono le acque meteoriche che userebbe il Fassa per non prelevarle dall'Astico impoverendolo... (discorso capzioso anche questo, perché tutte le acque dirette in Astico, se le intercetti prima che vi arrivino, non arrivano, e l'Astico lo impoverisci, e risparmi sulla spesa per procuratela, quell’acqua).
    Le acque che vediamo “ruscellare” dimostrano piuttosto come la “ricomposizione” avvenga senza un sufficiente studio della situazione “ante” opera, e quindi senza un adeguato progetto che rispetti le necessità idrogeologiche del versante manomesso. Questi “ruscellamenti” sono le acque in pressione che trovano sfogo, scaricando le tensioni interne che sono pericolose e causa di movimenti e smottamenti spesso imprevedibili... ora prevedibili, lo stanno conclamando!
    Le acque appesantiscono il materiale, e contemporaneamente lubrificano i possibili piani di scorrimento; è così che il Toc è caduto dentro il lago artificiale creato con la Diga del Vajont. I piani di possibile scorrimento, almeno si spera, saranno stati individuati. Ma non dobbiamo dimenticare che la perizia del Prof Zampieri della Università di PD ha evidenziato come l’area sia sotto al pericolo che tutta la Gioia crolli, ha individuato fratture e piani e segnali di scorrimento per quella parte di montagna che non è franata al terremoto del 1117... 20 milioni di mc ancora sospesi... a proposito a questo LINK
    https://www.youtube.com/watch?v=gw3AYDsLdYs&list=UUqHLBmdAVoiVuvDeNyFywGA
    troviamo il riassunto (fatto dal compianto Maule) della suddetta perizia del prof Zampieri.

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  8. Secondo mi, lì soto ghe starìa ben un magasin par tegner in fresca el formajo... una peschiera po', co l'acqua sempre viva che ven fora dale giare... i avanotti se rinforsa ei deventa truta in do misi! Formajo e trute dele marogne, qualità Docg, il futuro della Valle, no Calcificio!

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  9. moleghe a dir monae e pense a lavorare

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  10. Da profano:credo il progetto sia stato redatto ben prima delle amministrative..Quindi........poi ogniuno ha ragione a difendere le proprie giuste/sbagliate convinzioni.Credo

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