mercoledì 19 novembre 2014

Festa di San Prosdocimo a Ponteposta

Da alcuni anni, nella piccola frazione di Ponteposta, è stata ripristinata la sagra in onore al patrono della piccola chiesa: San Prosdocimo e il ricavato di questa festa viene messo da parte per ritinteggiare il luogo sacro tanto caro ai parrocchiani. Questo Santo viene onorato dalla tradizione come primo Vescovo di Padova, patrono della città euganea e anche, secondo l’opinione di vari studiosi, probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale. L’etimologia del nome Prosdocimo è L’ATTESO, L’ASPETTATO e il suo emblema è il BASTONE PASTORALE; la sua più bella immagine venne dipinta da un padovano, Andrea Mantegna che lo illustra con la brocca in mano, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. Dopo la Messa solenne e i Vespri, la piccola chiesa ha ospitato due cori che hanno saputo regalare momenti veramente speciali.
La Corale “Sulle ali del canto” di Forni e il Coro Alpino Monte Caviojo di Arsiero, entrambi diretti da Giulio Agostini, hanno eseguito canti di vario genere, molto apprezzati dal pubblico presente. La partecipazione dei due gruppi, ha arricchito la tradizionale sagra, portando anche un momento di cultura, di musica, canto ed è stato un piacevole intervallo pomeridiano. Sotto il tendone i piatti tipici, i dolci, le castagne, il vino, hanno dato modo alle persone accorse, di stare in compagnia nonostante il tempo non fosse stato  dei migliori. La piccola Contra' si è animata e il vociare della gente, i profumi insoliti, il movimento di Persone, hanno disegnato un ritratto inusuale, ma gradito a tutti. Grazie quindi a coloro che si prodigano, si impegnano, donano il proprio tempo per organizzare momenti di condivisione che servono a tener vive le nostre Comunità!

                                                                             Lucia Marangoni





12 commenti:

  1. Sarà, ma mi vedo 4 gati,oltre ai oto dei cori! anca qua semo missi male, pora la me vale!

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    1. Vedi bene, erano più i componenti i due cori che le persone. Desolazione. Forse di più poi a mangiare? Da sperare.

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  2. Logico, a mancavi mi. Tuta colpa dei casotani che noi ga fato gnente par agevolare la mia discesa col lama. Un plauso invesse ala Fanny che poareta la se gheva messo a disposissiòn. Mi gati a no ghìn vedo setu Miao, epò a Ponteposta a noi xe mia in tanti, deograssia chei ga impienà la cesa.

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    1. Apunto quelo, caro Don! Cossa che te inventi, par star sconto!

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    2. Caro Don Sponcio, mi citi spesso ed in modo positivo ... grazie! Come tutti anch'io mi sono interrogata spesso sulla tua identità, ma da oggi prometto di non chiedermelo più così ogni valligiano che incontro posso pensare "questo potrebbe essere Don Sponcio, lui parla bene di me quindi ricambio con un sorriso" :-)
      Domenica 9 novembre oltre alla Festa a Ponte Posta c'era la tradizionale festa di San Martino a Velo d'Astico, la pro loco di Velo mi aveva chiesto da tempo di partecipare con i miei animali ed il laboratorio di feltro ma quando mi hanno chiesto di partecipare alla festa di San Prosdocimo non ho esitato ad accettare e declinare l'invito di Velo, pur sapendo che le persone sarebbero state molte meno e la visibilità sicuramente inferiore. L'ho fatto perché è la mia parrocchia, il mio paese e la mia gente. Per me è stata una bellissima giornata, i bambini al laboratorio sono stati tanti, mi sono divertita ed i lama hanno passeggiato sui prati da cui ottengo la maggior parte del fieno per loro, gli organizzatori sono stati soddisfatti della partecipazione e dell'incasso ottenuto ed anche se la giornata poteva sembrare uggiosa è stata la prima edizione senza pioggia!!! Un 10 e lode a quei de la Posta

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  3. Onore ai parrocchiani di Ponteposta, che sono veramente pochi ed hanno avuto la grinta di promuovere questa manifestazione. di loro possiamo dire: Pochi ma Buoni!!

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  4. Condivido. Quanti abitanti fa Ponteposta? Mettici il tempo poco invitante e quindi lo scarso concorso di altri Valligiani vicini e lontani (visto la rima?) e quindi il numero era per forza contenuto, ma quella che conta e' stata
    l'iniziativa messa in atto, possibilmente da ripetere ogni anno, e magari arrivera' altra gente in piu' . E un applauso alla Lucia che ne ha parlato e con la sua descrizione e le foto ce ne ha resi partecipi.

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  5. Grazie, caro Passante delle tue parole. Avrei tanta voglia di smettere di pubblicare i miei scritti, perchè come vedi, non si cerca di guardare il "buono" delle cose, ma si vuole esprimere sempre quello che non va. Se guardo i commenti sui miei post, mi accorgo che è roba che non interessa, altrimenti qualcuno scriverebbe qualcosa di sensato e attinente, Su altri argomenti i numeri parlano chiaro: giustamente è normale esprimere il proprio pensiero, ma mi chiedo se, di tanto in tanto, non ci sta bene anche far sapere quello che viene organizzato in valle; sarà anche poca cosa, ma ci sono persone che si tengono aggrappate a quel poco e vanno avanti. con forza e coraggio,.. e scusate se è poco! Lucia

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    1. Lucia, hai la testa dura caspita! Non vedo nessuna denigrazione su questi post, semmai il rammarico di vedere quanto la valle sia decaduta! Poi ovvio che qualcuno ci metta un po' di sarcasmo, cerchi
      di tagliare l'aria!

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  6. Lucia, vai che vai bene così, non te la prendere. Da che mondo è mondo non si è mai fatto per tutti, vuoi che si inizi ora? Dai non ti demoralizzare che magari sono proprio quelli che non postano che apprezzano di più.

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  7. Lo vedi il paesino modello?
    Il municipio, la scuola,
    la chiesa, la piazza, l’aiuola,
    l’orto col suo cancello,
    le case, i loro abitanti…
    Qui tutto è nuovo ed è bello.
    Perfino il camino sul tetto
    ha dei colori smaglianti.
    E’ un villaggino perfetto.
    La gente festevole e gaia;
    la polvere qui non esiste
    sopra le aiuole e la ghiaia.
    che tu arrivi o che parta
    la banda ti accoglie per via;
    nel mio villaggino di carta
    si vive in buona armonia.
    E se tu giri il gran mondo
    non trovi un posto più bello,
    giralo in lungo ed in tondo:
    non trovi il paesino modello. (A. Luzzatto Ursisi)

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