sabato 15 novembre 2014

Andrea Nicolussi Golo: Guardiano di stelle e di vacche - 10 (67-70)








9 commenti:

  1. Io continuo a leggere questo libro di questo autore che mi piace tanto. oggi ho voglia anche della neve e mi sto guardando la copertina per illudermi che anche fuori sia così

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    1. Ti ringrazio amico anonimo. Piacerebbe anche a me la neve bambina che scricchiolava sotto le scarpe povere di un tempo e si intrufolava dispettosa sotto il maglione sferruzzato da mia madre e i capelli che lei mi offriva per riscaldare le mie mani gelate. Ho capito tardi e invecchiando perché mio padre non sopportava la neve. Ho capito tardi che la neve bambina non cadrà mai più. Non sopporto più la neve e vorrei dirlo a mio padre, vorrei dirgli che alla fine sono diventato come lui, ma è troppo tardi per tutto. Andrea

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  2. A furia di vedere fotocopie in baraonda col goto per i troppi festeggiamenti; anch'io ho comprato il libro. devo dire che lo stimo parecchio lo scritto di sir william Golo wallace,l'ultimo dei cimbri.

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    1. Grazie MadMax. Sì, propositamente alla neve questo era il capitolo dedicato allo slalom... (la Carla sa che il mio affetto per lei è a prova di ciucca) Vedi Mad (amichevolmente) tutto quello che faccio è proprio per non essere l'ultimo! Porco cane dopo mille anni (e sicuramente qualcosa in più) essere l'ultima generazione madrelingua sarebbe un'onta troppo grossa. Dopo Mille anni essere io i miei fratelli, i miei amici gli ultimi, fa male sai! Ecco non voglio che sia la mia generazione a caricarsi di questa colpa e faccio di tutto perché non sia così. Pensa se da qualche parte in Baviera ci fosse un paese dove si parla la lingua italiana di Cielo d'Alcamo.
      Naturalmente questa volta non raccolgo la sponciata... Sir William Wallace... Con amicizia Andrea

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    2. Meglio che non la raccogli. Non ti vedrei a tuo agio a capo di 200 luserni in cotola, cornamusa e faccia incalidinà, scendere impavido giù per il Croier come in Braveheart. A meno che il Fassa nol fassa, nel qual caso un intervento decisivo sarebbe anche auspicabile.

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    3. Bisogna raccogliere tutto quel che dà la montagna.Se proprio non vuoi cogliere lo spirito idealista di wallace mi sà che devi professarti mormone dedito alla poligamia.Con buon impegno riusciresti a figliare due dozzine di cimbri.Ben istruiti e a tempo debito verranno mandati fino all'estremo angolo della valle conosciuta.Qui semineranno il frutto della rinascita cimbra. Così han fatto i Rothschild a suo tempo con eccellenti risultati.
      Più seriamente si nota l'amore atavico per la tua lingua e la tua terra.La lungimiranza di sapere che un giorno prossimo tutto potrebbe finire ,visto l'attuale presupposto, dovrebbe farti gioire e non essere triste.
      Puoi così assaporare ogni momento e gesto della tua lingua ancora in vita.Pensa ai molti che non sono consapevoli della sua rovina e si ritroveranno tra una o due generazioni senza conoscere e parlare il cimbro,Non disprezzarli ma abbine pietà e compatisci la loro limitata visione degli eventi futuri.
      Hai la fortuna di gioire il momento senza vederlo come ricordo è già cosa grande e buona.Con amicizia
      M&M's

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    4. La capacità di intuire il futuro è il dono più disgraziato che si possa avere. Però su una cosa hai perfettamente ragione, la gioia immensa che mi procurano i due bambini (uno all'asilo l'altra in seconda elementare) che ogni mattina al mio arrivo all'istituto escono di casa per andare a scuola e prima di salutarmi li sento litigare in cimbro come 50 anni fa. Sì, assoporo ogni giorno questo momento e credo che nessuno sia cosciente della sua importanza quanto lo sono io.
      Un caro saluto Andrea

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  3. Don mi hai fatto ridere... e i me ga apena bocià l'auto ala revision...
    Don, io che non sono altoasticano non riesco neppure ad immaginarti ma non lo voglio nemmeno più fare. In cimbro si dice Bichtl, che vuol dire più o meno, baluginio, riflesso, vortice d'aria improvviso. "a gò visto solo un birtolo" disse la vecchia davanti al giudice. Ma lei lo aveva guardato negli occhi l'assassino del guardiaboschi ... ma era anche convinta che se la meritasse proprio tutta quella morte, lo sporcaccione...
    Wihtel in goto: creatura dei boschi, folletto, da tanto lontano viene questo lemma. Questo sei: un Bichtl.
    Chissà forse sarebbe davvero bello se si potesse essere impavidi contro le ingiustizie, oggi marcerei su Casale Monferrato con i miei trecento spartani, là dove un anno fa sono stato a sentire storie di amianto e morti ingiuste; il mesotelioma ci mette dai 15 a 45 anni per svilupparsi, ovvio che ogni processo cada in prescrizione, non dovrebbe esserci prescrizione per gli assassini. Si forse sarebbe davvero bello essere impavidi, io a differenza di molti ho un rispetto sacro per la legalità ma oggi... ma oggi... mi piacerebbe "uscì fuori bilanciando il suo coltello per danzare malvolentiri passi e ritmi del duello... La giustizia disse "bandito", ma un poeta gli avrebbe detto che era come l' Ebreo errante, come il Batavo maledetto..." Che legge e giustizia siano così lontani mi dispera. Attenti al Fassa! Anche a Casale lavoravano tutti alla Eternit, e si sono procurati l'eterno riposo. Perdonami Mad se ho scritto sotto al tuo post, e scusa a Sponcio per lo sproloquio, ma forse qualcuno capirà
    Un caro saluto Andrea

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  4. ma ancora l'auto usi ? meglio il gatto delle nevi,niente revisione e due sorzé (spero sia giusto) a giorni alterni.

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