In Valle abbiamo tantissimi sassi, ma pensiamo che non servano più a niente.
Solo alcuni imprenditori foresti paiono invece apprezzarli parecchio; sicuramente molto più dei locali.
Ma davvero i sassi non giovano a nulla?
In un inverno freddissimo, una piccola cincia volava stanca sul Sojo innevato. Aveva le zampette piene di neve e cercava un posto su cui appoggiarsi.
Dall’alto sembrava che tutto fosse ricoperto di neve.
Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva.
Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva.
Allora l’uccellino si avvicinò e chiese al sasso: “Scusami, sono infreddolito e ho le zampette piene di neve, posso poggiarmi su di te per qualche istante?”
Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo!”.
L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio, rinfrancato.
Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo!”.
L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio, rinfrancato.
Nel ripartire disse alla pietra:
“Grazie, sei stato veramente gentile, eri l’unico su cui potevo poggiarmi. Ti sarò sempre debitore”.
Ma il sasso rispose: “Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto qui a fare”.
Ma il sasso rispose: “Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto qui a fare”.
Informo tutti i gentili frequentatori del Blog che la rete "E4A" in valle ieri e oggi non funziona. Ciò comporta l'impossibilità da parte della Carla di aggiornare il Blog e dei followers che la usano di commentare.
RispondiEliminaA volte, come il sasso della storiella qui sopra, anche le piccole cose hanno il loro perché. Oggi infatti c'è la Carla che svolazza con le zampette intirizzite e non ha uno straccio di connessione dove appoggiarsi.
Speriamo che la situazione si risolva presto. Grazie per la comprensione.
Piccoli o grandi i sassi hanno la loro utilità e la loro storia. I sassetti di Pollicino, nella favola, serviranno a trovare la strada del ritorno a casa, ed anche a tanti giochi fra bambini. Nel favoloso mondo di Amélie Poulain, alla giovane Amélie piace far rimbalzare i sassi nel Canal St Martin, a Parigi.
RispondiEliminaQuelli dell'Astico, nostri antenati li hanno utilizzàti per costruire le loro case, per protergersi dalle piene del torrente, per le strade e ponti. Certi sono parte integrante di monumenti; altri, assumono una notorietà mondiale come i Sassi di Matera, futura capitale della cultura in 2019.
http://www.youtube.com/watch?v=haWSaceXRfk
Poi c'è chi, sempliceménte, apprezza la bellezza dei sassi e ne fa collezióne, e, per questi amatóri, (soltanto per loro !) suo maesta' Sasso estrae i suoi più belli colori.
Caro Gianni anch' io ieri ero impossibilitato di connetterni, ma come quando mi succede con sky, stacco la spina per due minuti e poi tutto torna normale. Ciao
RispondiEliminaBravo Gianni , leggendo la storiella del sasso mi sono quasi commosso. Dio , la natura , il tempo , gli eventi e tanti altri fattori , hanno dato una certa impronta al nostro habitat. Ci sono voluti centinaia, migliaia e milioni di anni ; Ci sono al mondo alcuni ( per fortuna pochi ) individui , che per la loro bramosia di potere e di denaro, hanno e continuano a distruggere tutto ciò che gli è possibile e permesso. La gente, a differenza di anni fa. ora si ribella e protesta , non accettando più la vessazione di alcuno.
RispondiEliminaBella favola...tenera...E grazie a Gianni che ha svelato il mistero per il quale, anche a casa mia, la linea era off.
RispondiEliminaE io che pensavo dipendesse da me...
Xe par quelo alora che sti ani a navinu coi vis-ci ai PIAGNJ a parusole . La na volta jera pien de sassi (MAROGNE) desso i ne ga' spiana' fora tuto che se uno volesse nare a parusole nol savaria pi' dove metarse co le gabiete e i bachetuni.
RispondiEliminacalchedùn nava prorio a parùssole, in medo ai sassuni; ansi, se la portava da casa!
RispondiEliminaTento na roba varda ca' no parlo mja a caso son drio contare de esperiense passa in gioventu' CIO' se ghemo capio al volo!!!!!
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