Il coro alpino Monte Caviojo è nato nel 1968 dalla passione per il
canto di montagna di un gruppo di coristi guidati dal maestro Franco Sberze, anima storica del gruppo. Il
repertorio spazia da cante di montagna a cante popolari che ben si adattano a
ogni tipo di manifestazione. Il coro è conosciuto sia in Italia sia all’estero
dove partecipa a molte rassegne corali
riscuotendo un meritato successo e portando i canti provenienti da
varie regioni italiane. La loro sede, ad Arsiero, ha visto l’alternarsi di
coristi e di maestri che hanno sempre cercato di portare avanti il gruppo, in
nome dell’amicizia, della musica e della passione per il canto, con l’intento di
trasmettere emozioni. Dall’agosto del 2009, la direzione del coro è affidata a
Giulio Agostini che, con la sua semplicità, ha cercato di contagiare i coristi
con il suo “amore” per la musica, un amore che si percepisce forte quando
dirige il coro perché, corpo, cuore e anima sono sempre “dentro” ogni canta. Il
maestro che è stato una pietra miliare per il gruppo e che è sempre stato
ricordato con stima, è Franco Sberze, che tanto ha fatto per il gruppo che da
tempo si era pensato di dedicare la sede al suo ricordo. Così, con impegno di
molti, la sede è stata rimessa a nuovo con vari interventi perché potesse
essere rinnovata per un’importante occasione. Sabato 8 novembre 2014, sotto una
leggera pioggia, in tanti si sono ritrovati
per l’inaugurazione della sede e la cerimonia di intitolazione e
benedizione della sala. Come filo conduttore della cerimonia è stato invitato
Antonio Cervellin di Piovene, alpino, presentatore, corista, attore,
cabarettista… una persona che sa spaziare in molti campi e che conosce la
storia del coro. Dopo la prima canta del gruppo, le parole di rito, i
riconoscimenti ai coristi che da più anni fanno parte del coro, con i
ringraziamenti per l’impegno da parte del presidente Enzo Dalla Riva; la scopertura
della targa e le preghiere con la benedizione della sede da parte del parroco
di Arsiero, don Roberto Xausa. Quindi
il saluto del Sindaco del paese, Tiziana Occhino e poi il taglio del nastro da
parte della figlia di Sberze, Anna, che con la sua famiglia è stata felice di
partecipare a questo particolare momento. Il canto finale ha voluto assieme
tutti i vecchi coristi presenti per un momento di amicizia; le tante voci si
sono mescolate formando una melodia
strana, ma ricca di significato: il canto e la musica sanno sempre unire! Per
finire, nella sala del Patronato era stato allestito un rinfresco per i
presenti, così da continuare aspettando il momento della Santa Messa che è
stata celebrata per tutti i coristi defunti ed è stata animata dallo stesso
coro. Per i coristi la dedicazione della
sede è stata senza dubbio un fatto importante e voluto con forza, perché desideravano
rendere omaggio a un grande maestro e un amico che per Arsiero ha fatto tanto. Un
pomeriggio sicuramente “pieno”, momenti emozionanti da conservare nel cuore,
con l’augurio che il coro Alpino Monte Caviojo, continui sempre la sua strada,
con la gioia di cantare e di regalare a chi ascolta, sensazioni
meravigliose.
Lucia Marangoni
Ciiao Lucia, ho ascoltato questo coro nelle loro performance presenti in internet e devo dire che mi sono piaciuti moltissimo, chssà se un gorno riuscirò ad essere presente a qualche loro manifestazione in Valle? Floriana
RispondiEliminaCara Floriana, a volte si esibiscono anche dalle nostre parti in occasioni speciali, ed è sempre una gioia sentirli!
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