Uomini, Nomini & Anonimi

Cari Follower, 

Mi permetto di tornare sull’argomento “Anonimi” per fare alcune considerazioni e proposte in merito:

È evidente che l’uso  dei commenti  anonimi o con pseudonimi  più o meno fantasiosi  è preponderante  nel Blog, anche se da molti è avversato per ragioni condivisibili.  

Consideriamo questo lo scotto da pagare per avere comunque uno scambio di idee con questo mezzo, altrimenti statico. Quando però si affrontano temi importanti, caldi e che suscitano interessanti confronti, l’anonimato si presta facilmente a creare confusione, divagazione, quando non deliberato depistaggio o dileggio.  

Constatiamo infatti, che quando qualcuno commenta con il proprio nome o con uno pseudonimo riconoscibile,  si espone ad essere spesso  attaccato e dileggiato sul piano personale e questa credo sia la ragione principale che induce molti lettori ad astenersi dal commentare, pur magari desiderando farlo.  

Confrontare le opinioni, specie su argomenti sensibili e di interesse generale, come può essere il futuro della Valle, credo sia un valore da preservare e incentivare al massimo grado e quindi proporrei di attenersi a queste semplici regole: 

a) Evitare assolutamente di andare sul personale di chi commenta, ma attenersi all’argomento.  Il Blog non è lo strumento per esternare antipatie, acredini o pregiudizi sulle persone, nascosti  dietro la maschera dell’anonimato: chi lo usa  a tale scopo evidenzia solo la propria pochezza umana e vigliaccheria;
    b) Chi non vuole esporsi direttamente si scelga pure uno pseudonimo, ma che rimanga quello, così da poter inquadrare l’eventuale dibattito nelle posizioni dell’interlocutore;

          c) Il commento spiritoso o salace ci sta sempre, ma va fatto in maniera da non svilire il confronto;

      d) Intervenite, dite la vostra opinione, commentate numerosi. Abbiamo scelto di essere liberi, non facciamoci intimidire dai più maleducati.
   

Ultima considerazione, questa però del tutto personale: le nostre comunità si sono spesso caratterizzate nei secoli per accanite contrapposizioni e rivendicazioni: personali, familiari, contradaiole, campanilistiche, ecc., che hanno impedito di affrontare molti problemi  con la necessaria visione d’insieme del Bene Comune. Questa penso sia causa non secondaria dell'attuale situazione di carenza di prospettive.  Pitòsto che te vai ben ti, mejo nar male tuti! Questo sembra essere il ricorrente riflesso condizionato che ci vincola.

Sensazione, questa, che  emerge spesso anche dai commenti.  

Inutile dire che se non si riesce ad uscire da questa mentalità, il destino è segnato.

Gianni Spagnolo