domenica 26 ottobre 2014

Modane anni 30

I nostri Emigranti la conoscono molto bene 
e anche chi Emigrante non era, quante volte l'ha sentita menzionare!
(dall'archivio dei F.lli Toldo Polàchi)

5 commenti:

  1. Impossibile conoscere il numero di emigranti della Valle che a partire dalla fine del 1945 fino
    agli anni sessanta hanno soggiornato per qualche giorno o per parecchi anni come il sottoscritto.
    Si inizio' con i primi emigranti "clandestini"penetrati in Francia, subito dopo la guerra,per il Colle
    della Rho ed il Santuario del Charmaix,sopra Modane o per il Colle del Clapier ,qualche chilometro
    sopra; e che portava a Bramans,nel cui cimitero si trovano le spoglie della "vecia" Magnei.
    O per quello del Moncenisio,a condizione di essere riusciti a sfuggire alla aguzza vista delle
    guardie francesi. A Modane ,a quel tempo , si riusciva facilmente ad avere "les Papiers".
    Negli anni cinquanta ci fu un massiccio arrivo di Famiglie .Quante??? Tante di Sanpietro ,
    Valpegara,Maso e Longhi. Poche ne rimangono. "Le Curé' della parrocchia era molto
    arrabbiato,perchè gli italiani, diceva, restano solo qualche anno e poi se ne vanno.
    Complice il clima:nove mesi d'inverno e gli altri tre cosi' cosi'.

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  2. Lino, non è impossibile conoscere quanti emigranti c'erano fine 1945 a 1960 a Modane. Vai all'archivio di Savoia : Conseil général de la Savoie - Château des Ducs de Savoie - 73000 Chambéry. (verifica l'orario di apertura)
    Prima di 1936 i censiménti sono ON LINE; dopo questa data, devi consultare all'archivio stesso. Devi domandare i registri delle entrate sul territorio francese per il periodo che desideri. Nel dossier POLICE- SURETE GENERALE ET POLICE JUDICIAIRE (10M) troverai sens'altro i "visas et titres d'étrangers", passaporti ecc....
    So che mio padre, arrivato in Francia in 1922, ha facilitato l'entrata, in 1947, di tanti compaesàni di Valpegara, con contratti di lavoro dell'impresa francese nella quale lavorava, come capo cantiere, nel Nord della Francia. E pure sceso a Modane per accòglierli.

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  3. No,odette,non sarà mai possibile sapere il numero di emigranti che hanno lavorato a Modane e nei
    dintorni, nelle grandi imprese, sulle dighe,gallerie,centrali d'E.D.F.ponti;,o nelle piccole nella
    ricostruzione delle case. In certi luoghi ed in certi lavori uno su tre era iscritto nell' impresa,gli altri
    avevano il loro nome solo sulla giornaliera del capo squadra. Un fischio segnalava l'arrivo dei
    Gendarmi e gli "inesistenti" ti sparivano davanti agli occhi,e correvano a nascondersi.
    E colmo di sfortuna,non possedendo il libretto per poter spedire i soldi per la posta,nel viaggio
    di ritorno potevano farsi sequestrare sia dalle guardie francesi ,sia dai finanzieri italiani
    tutto il risparmio di sei mesi di lavoro.
    Guarda ,Odette ,che queste cose arrivano ancor oggi in Italia con gli extracomunitari....
    Quante "badanti" extracomunitarie lavorano in Italia con il dovuto contratto???????
    E quanti operai extra sono regolari nell'agricoltura,e nell'edilizia ???????

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  4. Si, hai ragione Lino, purtroppo. C'è sempre stato l'impresario disonesto che sfrutta la miseria del mondo.

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  5. Lino, ho guardato sull'archivio "on line" di Chambéry, al censimento di 1886, a Modane, gli stranieri (maggiorànza italiana, a parte uno o due russi o svizzeri di passàggio penso) erano 804 (32.2% della popolazione totale). I censimenti sono stati fatti tutti i 5anni. (Non li ho notati tutti)
    In 1906 erano 55%, in 1926, 44,6%, in 1936, 25%.
    Sul registro è indicato l'indirizzo a Modane, l'età, la nazionalità, la provenienza, il grado di parentela per famiglia. Dopo 1936 i registri sono visibili all'archivio soltanto.
    Come vedi, Modane è sempre stata, per una buona parte, italiana.

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