martedì 14 ottobre 2014

Il gusto da coltivare

La manifestazione ”Il gusto da coltivare” 

è stata un “gusto” per molti!

Da mesi, l’Associazione “Terre Vegre”, che è rivolta a soggetti imprenditoriali e privati che condividono la volontà di promuovere lo sviluppo territoriale locale, ha pensato di organizzare un mercato agricolo per far conoscere i tanti prodotti del nostro territorio e delle valli limitrofe. 
Visto che Pedescala è un luogo dove non si è mai svolto questo tipo di manifestazione (San Pietro, Velo D’Astico, Posina, Laghi, ecc. hanno già simili feste) e la posizione dove allestire è parsa ottimale, si è pensato di allestire il mercato nel piccolo paese. 
Con la collaborazione della Pro Loco, che ha curato la parte del ristoro e con tante persone che, gratuitamente, hanno aiutato in vari modi, si può dire che domenica 5 ottobre, è stata proprio una giornata interessante.
I tanti espositori hanno portato a conoscenza vari prodotti di cui magari si è sentito parlare, ma che in questo modo si sono potuti conoscere. La zona intorno alla canonica, si è riempita di banchetti colorati; poi un punto di ristoro, una piccola fattoria, la lavorazione del feltro per i bambini, il parco giochi, la gimkana dei trattori e vari giochi manuali, hanno attirato molte persone, specialmente famiglie, che hanno trascorso un lieto pomeriggio. 
Anche la lotteria contadina è stata molto gradita: ad ogni spesa da qualsiasi banchetto, veniva regalato un biglietto che poi è stato estratto; la vincita consisteva in dei cesti con i prodotti in esposizione e un fine settimana al “Capriolo Felice” di Montepiano. 

Nel cortile delle ex scuole elementari, giri a cavallo per grandi e piccini, hanno fatto conoscere la bellezza di  stare in sella. 
Un momento interessante con il Prof. Giancarlo Corò dell’Università Cà Foscari di Venezia, che ha parlato dell’economia e agricoltura di montagna; nel pomeriggio molte persone hanno assistito incuriosite alla dimostrazione dell’arte di fare il formaggio. Certo è che per organizzare qualsiasi manifestazione, ci vuole lavoro di preparazione, di allestimento, ci vuole impegno, lavoro di gruppo e tanto altro che messo insieme, può veramente far nascere occasioni di incontro, momenti di condivisione, situazioni interessanti. 
Gli espositori sono stati contenti, chi ha potuto visitare ha espresso parere favorevole, si può dire che la prima volta è sempre un esperimento e che, se si vorrà ripetere l’esperienza, si può sempre migliorare, ma comunque è stata per tanti una giornata di soddisfazioni! 
Con questo augurio, ringrazio “Terre Vegre” per aver pensato e attuato questo piccolo progetto, chi ha dato una mano e tutti quelli che partecipando con la loro presenza, hanno reso possibile l’esito positivo della manifestazione.


                                                                              


 Lucia Marangoni

6 commenti:

  1. Le "spassaòre" della prima foto mi piacciono troppo! Guardate con un po' di fantasia cosa sa uscire! Chi le ha ideate?
    Bellissima l'idea della lotteria contadina. Come vediamo, da cosa nasce cosa, con gradualità, questione di tempo. Il nostro territorio dovrà venir sede di queste bellissime iniziative che contribuiranno ad aiutarlo ad arginare la lenta agonia a cui è purtroppamente sottoposto. Certo è anche però, che certi progetti andrebbero a cozzarci contro!

    RispondiElimina
  2. 'S ist an tòota züunte sterban, ambìa ista alltaghe éppasen nòjes so liirnan (a xe proprio un pecà dover crepare, dato che ogni giorno ghe xe qualcossa de novo da imparare). 'S höbet aan nachtan (a sémo in gual note). Ich han hortan gahat umme an bòrte bonne òrchen (mi a go sempre bìo na fifa boia del'orco). Un dar Orchen bar béllan chemmt imme zégante maanont ( e l'orco el capita sempre de otobre).

    RispondiElimina
  3. (???) Don, ma non ti accorgi che non hai interlocutori? Che neanche i Kammestoner più accaniti riescono a mettere insieme due misere paroline due nell’antica lingua, pur beandosi di cotanta ascendenza? Che al Casoto l’ultima ciauscante è stata la vecia Braida, che non era neanche di lì? Che quelli che si spacciano per conoscitori del cimbro (e dicono che ce ne siano anche a San Pietro, ma forse l’avranno studiato al CEPU) non si espongono per paura di essere smudandati? Che il luserno Golo non s’azzarda ad assecondarti neanche di striscio per non infrangere l’intangibile tabù finanziato dai bavari? E l’Anagrafe Cimbra? Che fine ha fatto la raccolta di adesioni? Il fantomatico comitato che doveva decidere chi ammettere nell’esclusivo club, chi è? Ha deliberato? E con quali criteri? Ma ci siete o ci fate? E’ magari possibile avere una piccola spiegazione da qualcuno in merito, o sono tutti in trasferta a Bruxelles a elemosinare fondi? Oltre alle pur lodevolissime iniziative gastro-socio-agricole che si stanno promuovendo in valle, c’è qualcuno che pensa che debba essere promossa anche la CULTURA e la consapevolezza di sé, senza le quali non potrà esserci futuro perché esso discende inprescrittibilmente dal presente e dal passato? Qualcosa tuttavia pare si stia muovendo, ma occorre impegnarsi di più.

    RispondiElimina
  4. valà Spin, te sì massa inteligente. tesì un ossimoro.

    RispondiElimina
  5. Andaloche Spin, che rassa de dubitoso, massa punti de domanda caromio, te ne mandi in vento. Da come che te parli te sarè sta el primo a notarte al'anagrafe slapara. Ma assa chei se ciape, poariti, dei! Tessè che chive prima de ciaparse i va tuti longhi fa l'ano dela fame. Porta pasiensa, nemo. Tarè che presto i te mandarà casa un papiro co l'iscrissiòn na card in scorsa de pesso cola banda magnetica e anca un grombiàle blu con ricamà parsora el logo del slaparo-pride, cussita de pui meterlo su la domenega par nar messa. Ma te par benedéto che mi a stae sercando interlocutori? Mi a voio solo romperghe i dìdimi ai benpensanti, sponciare a manéta, strucàrve fora le vostre contradissiòn come la materia da un cioàto. Intanto godìve col Philo in menonopausa, mi a me piaxe sapàre in altre piantà.

    RispondiElimina
  6. Don Sponcio, quando ca dixi : Intanto godive col Philo....ecc, ghe xelo filo col vostro altro alto pensiero : "Un dar Orchen bar béllan chemmt imme zégante maanont"? Vu sii un mastro de la meta fora, Don, e da metar fora, ghi ne xe qualchedun.dapartuto.

    RispondiElimina

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...