Domenica scorsa, sono andata con mio
marito a trovare dei parenti ad Avio, vicino a Rovereto (TN) e visto che mia
nipote gestisce per il FAI (Fondo Ambiente Italiano) il Castello di Avio, sono
andata come sempre a fare un saluto.
Il castello situato sopra il paese è
raggiungibile in auto fino a un certo punto, poi un sentiero e la strada
selciata che si snoda nel verde dei vigneti, conducono alle mura e quindi al
grande portone. E’ un imponente manufatto che conserva al suo interno anche lati
artistici come gli affreschi che riescono a far rivivere un’epoca tanto lontana; tra le stanze vengono
periodicamente allestite mostre e eventi. Già all’arrivo al parcheggio ci siamo
accorti che doveva esserci qualcosa di strano: solitamente ci sono auto, ma
quel pomeriggio tante erano parcheggiate
lungo la strada e all’entrata dei vigneti sottostanti. Poi percorrendo il
sentiero alcune persone che scendevano
erano travestite da streghe, diavoletti, fantasmi, vampiri … ma cosa stava
succedendo in quel tranquillo castello?
Abbiamo poi saputo che era la giornata di “Una
visita da brivido” che viene organizzata sempre la domenica prima dei Santi e che
richiama tanti visitatori, specialmente famiglie con bambini. Castagne e vin brulè
accompagnato da musiche medioevali accoglieva le persone all’entrata, rendendo
ancor più reale l’atmosfera che si era creata. Abbiamo così deciso di fare
anche noi una visita, ma abbiamo dovuto attendere più di un'ora perché la
visita era guidata, ogni gruppo partiva distaccato dall’altro e tutti avevano
la propria guida vestita con abiti medioevali.
Una guardia ci ha fatto entrare nella prima
sala dove abbiamo assistito a un tipico ballo in onore della giovane castellana che attendeva il suo
promesso; poi i suonatori, il cattivo della situazione, il principe … E poi
fuori, via per il sentiero dove abbiamo incontrato una strega che ci
consigliava di andarcene; ancora avanti un cimitero e i morti viventi che si
alzavano dalle bare…; tre streghe e un pentolone e le loro pozioni magiche;
fantasmi che al battere delle mani prendevano vita e inscenavano duelli con spade… Per finire un balletto: il
bene contro il male impersonato da quattro
ballerine vestite di bianco e quattro
di nero. Era ormai scesa la notte e con
le luci di scena che cambiavano colore, si era creata un’atmosfera magica;
alcuni bimbi piccoli erano un po’ spaventati, mentre altri più coraggiosi,
erano sempre in prima fila. Nel contesto
di un castello, la rappresentazione è stata ben interpretata dagli attori e ha
assunto un che di teatrale nonostante richiamasse un po’ alla festa che ormai
ha preso piede anche in Italia: Halloween. Devo dire che io non sono a favore
di tale festa perché ci tengo a ricordare e rispettare coloro che non sono più
tra noi, ma devo ammettere che ho gradito la sceneggiata forse perché è stata
proposta una settimana prima della fatidica notte . Bisogna ammettere che
queste rappresentazioni attirano tanti visitatori così il castello può
essere conosciuto e si contribuisce a salvaguardare questi manufatti che
conservano tra le proprie mura, in ogni sasso, un pezzo di storia che merita di
essere conosciuta.
Credo che il castello, dopo una giornata così animata da
personaggi e visitatori, giunta la sera abbia gradito la pace che regna tra le
sue mura, ma abbia anche provato un po’ di gioia nel sentirsi ancora “vivo”,
abitato, ammirato… e si sarà
addormentato sognando tempi lontani….
Lucia Marangoni
Non conosco questo castello. Lucia, mi dai una buona idea di visita per un altro anno.
RispondiEliminaConsiglio a tutti una visita: è aperto da marzo a novembre,(controllare in internet) ciao Lucia
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