venerdì 31 ottobre 2014

Una visita da... brivido!

Domenica scorsa, sono andata con mio marito a trovare dei parenti ad Avio, vicino a Rovereto (TN) e visto che mia nipote gestisce per il FAI (Fondo Ambiente Italiano) il Castello di Avio, sono andata come sempre a fare un saluto. 
Il castello situato sopra il paese è raggiungibile in auto fino a un certo punto, poi un sentiero e la strada selciata che si snoda nel verde dei vigneti, conducono alle mura e quindi al grande portone. E’ un imponente manufatto che conserva al suo interno anche lati artistici come gli affreschi che riescono a far rivivere un’epoca  tanto lontana; tra le stanze vengono periodicamente allestite mostre e eventi. Già all’arrivo al parcheggio ci siamo accorti che doveva esserci qualcosa di strano: solitamente ci sono auto, ma quel pomeriggio  tante erano parcheggiate lungo la strada e all’entrata dei vigneti sottostanti. Poi percorrendo il sentiero alcune  persone che scendevano erano travestite da streghe, diavoletti, fantasmi, vampiri … ma cosa stava succedendo in quel tranquillo castello?  
Abbiamo poi saputo che era la giornata di “Una visita da brivido” che viene organizzata sempre la domenica prima dei Santi e che richiama tanti visitatori, specialmente famiglie con bambini. Castagne e vin brulè accompagnato da musiche medioevali accoglieva le persone all’entrata, rendendo ancor più reale l’atmosfera che si era creata. Abbiamo così deciso di fare anche noi una visita, ma abbiamo dovuto attendere più di un'ora perché la visita era guidata, ogni gruppo partiva distaccato dall’altro e tutti avevano la propria guida vestita con abiti medioevali.  
Una guardia ci ha fatto entrare nella prima sala dove abbiamo assistito a un tipico ballo in onore della  giovane castellana che attendeva il suo promesso; poi i suonatori, il cattivo della situazione, il principe … E poi fuori, via per il sentiero dove abbiamo incontrato una strega che ci consigliava di andarcene; ancora avanti un cimitero e i morti viventi che si alzavano dalle bare…; tre streghe e un pentolone e le loro pozioni magiche; fantasmi che al battere delle mani prendevano vita e inscenavano  duelli con spade… Per finire un balletto: il bene contro il male impersonato da  quattro ballerine vestite di bianco e quattro
di nero. Era ormai scesa la notte e con le luci di scena che cambiavano colore, si era creata un’atmosfera magica; alcuni bimbi piccoli erano un po’ spaventati, mentre altri più coraggiosi, erano sempre in prima fila.  Nel contesto di un castello, la rappresentazione è stata ben interpretata dagli attori e ha assunto un che di teatrale nonostante richiamasse un po’ alla festa che ormai ha preso piede anche in Italia: Halloween. Devo dire che io non sono a favore di tale festa perché ci tengo a ricordare e rispettare coloro che non sono più tra noi, ma devo ammettere che ho gradito la sceneggiata forse perché è stata proposta una settimana prima della fatidica notte . Bisogna ammettere che queste rappresentazioni attirano tanti visitatori così il castello può essere conosciuto e si contribuisce a salvaguardare questi manufatti che conservano tra le proprie mura, in ogni sasso, un pezzo di storia che merita di essere conosciuta.
Credo che il castello, dopo una giornata così animata da personaggi e visitatori, giunta la sera abbia gradito la pace che regna tra le sue mura, ma abbia anche provato un po’ di gioia nel sentirsi ancora “vivo”, abitato, ammirato…  e si sarà addormentato sognando tempi lontani….
                                                                     
Lucia Marangoni

2 commenti:

  1. Non conosco questo castello. Lucia, mi dai una buona idea di visita per un altro anno.

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  2. Consiglio a tutti una visita: è aperto da marzo a novembre,(controllare in internet) ciao Lucia

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