mercoledì 22 ottobre 2014

Una serata speciale a Forni

Era stata pubblicizzata  abbastanza anche nel BLOG, ma la serata di sabato 18 ottobre a Forni, non era per un vasto pubblico perché l’argomento trattato non è dei più semplici, anzi, spesso incontra il consenso di pochi.
Una storia come tante: un ragazzino di 15 anni, per un fatale incidente stradale, perde la vita e questa sua prematura dipartita sconvolge, come si può capire, la famiglia, gli amici, i conoscenti e tutta la comunità. Alessandro era figlio unico e dopo la sua scomparsa, Monica e Gianpietro, suoi genitori, ricevono numerosi segnali che, se in un primo momento sembravano casuali, hanno fatto capire che Ale era sì scomparso fisicamente, ma continuava una vita in un’altra dimensione e desiderava restare in contatto con loro. Alessandro parla loro attraverso la scrittura ispirata dal cuore, ma spesso con segni speciali a forma di cuore, che fanno capire la sua presenza.  I due coniugi, la cui fede era “tiepida”, hanno cercato sostegno nella preghiera e aiutati dal loro parroco, comprendono che il figlio vuole parlare con loro e lo fa in tanti modi.
A Forni sabato è stata una serata singolare: una mamma che ha perso il figlio ha deciso di scrivere un libro dedicandolo a tutti coloro che hanno un angelo lassù, ma più di tutto perché ha sentito la necessità di far conoscere questo suo rapporto speciale con  Alessandro, anche dopo la sua morte. La sua serenità nel raccontare è stata a dir poco”disarmante”… la gioia che trapelava nei suoi occhi, mentre parlava di lui, ha fatto capire quanto sia importante, nonostante il grande dolore, avere questo contatto. Ogni tanto, l’emozione prendeva il sopravvento, ma poi Monica si riprendeva e si capiva quanto volesse con determinazione condividere con i presenti questa sua vita, così manchevole della presenza di Ale, ma così piena, colma del suo spirito.
Come spesso accade, le strade della vita fanno giri immensi ma poi si intrecciano; infatti grazie a rapporti di amicizia, parole scambiate e impegno, Agnese Zambon di Forni, ha organizzato la serata credendo fermamente che avrebbe potuto essere veramente importante. Giampietro e Monica, vivono in una cittadina fra le province di Parma, Mantova e Cremona, ma hanno una casa nell’altipiano di Folgaria dove passano spesso i fine settimana e le vacanze. Da qui i contatti e la presentazione del libro “Il Vara dal cielo” (Vara sta per Varasi, cognome del ragazzo che dai suoi coetanei veniva così chiamato), che è stato messo a disposizione di chi voleva leggerlo, semplicemente con un'offerta che sarà destinata alla costruzione di una scuola in Congo grazie all’Associazione “GOSPA MADRE DELL’AMORE” che si prodiga per il recupero della dignità, sull’istruzione e formazione dei bambini e dei ragazzi, dando loro le basi culturali e insegnando i mestieri che possano, in futuro, renderli autosufficienti.
  


 Alla fine della presentazione, sul tavolo molti libri sono stati presi e sulla scatola per le offerte è stato donato, ciò che si voleva. Monica ha tanto ringraziato e il giorno dopo, con una telefonata, ha fatto sapere che le offerte sono ammontate a 300.00 euro, proprio la cifra che serviva per aprire una mensa per far sopravvivere tanti bimbi, ma che senza quei soldi, avrebbe atteso ancora… Per Monica, anche questo fatto, non è casuale e ha ringraziato di cuore tutti! Per Natale uscirà un secondo libro, perché i messaggi di Alessandro continuano; se sarà possibile, con piacere lei e suo marito torneranno a trovarci e noi li aspettiamo a braccia aperte! 
Grazie a tutti quelli che con il loro contributo hanno permesso che accada qualcosa di positivo e tutto questo è merito di un Angelo speciale che si chiama Ale.

                                                                                 Lucia Marangoni






4 commenti:

  1. Non ero presente e non ho letto il libro, pero' penso che a tanta gente dotata di sensibilita' ed attenzione sia capitato di osservare, alla perdita di qualcuno dei propri cari, numerosi piccoli segnali che non possono essere le semplici coincidenze che una mente estremamente razionale vorrebbe, quando tali coincidenze cominciano a diventare obiettivamente numerose. La realta' (le verita', potremmo anche dire) ha numerose sfaccettature ed i nostri sensi (e intelligenza) sono cosi' limitati... " Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia" : cosi' William Shakespeare. Splendida intuizione.
    Se poi qualcuno ha anche il dono della Fede, tutto diventa piu' semplice, e il dolore si puo' anche trasformare in serenita'.

    RispondiElimina
  2. Chi ha la fortuna di avere "FEDE" ha una marcia in più anche se arrabbiarsi con Dio è umanamente comprensibile. Se poi si cerca in Lui quel sostegno per andare avanti, anche la rabbia e il dolore si possono trasformate in Grazia. Io comprendo Monica perchè anch'io ogni tanto noto i cosidetti "segni" che sono certa mi manda mio papà, ma quando all'inizio li trovavo, mi davo della visionaria, ma poi tutto si incastra e non si vede più la casualità della cosa, ma una presenza dolce e rassicurante come a dire"Dai che sono vicino a te!" . Per chi non vive queste cose, comprendo che provare a capire è difficile, ma credo che dare testimonianza di questo, sia comunque importante, Lucia

    RispondiElimina
  3. io non ero presente alla serata, ma condivido i commenti. al di là ed al di sopra di ogni considerazione, io sono certa che i miei cari andati "oltre" mi stiano accanto, e questo, se siamo attenti, si percepisce in certe situazioni o circostanze , anche quotidiane, della nostra vita. se poi la cifra raccolta ha pure rappresentato ciò che serviva per aprire la mensa, questo non può essere altro che positivo e profumare di...buono.

    RispondiElimina
  4. Per Lucia - la tua ultima frase è giustissima.

    RispondiElimina

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...