mercoledì 8 ottobre 2014

Mose, nuovo ciclone: tangenti su ambiente

Arrestato manager regionale. 

Indagato capogruppo Ncd.

Agli arresti domiciliari l'alto dirigente, altre venti indagati.

Nel mirino anche Giancarlo Conta, ex assessore all'Ambiente

VENEZIA - Un altro maremoto a Venezia. Arresti domiciliari per il noalese Fabio Fior residente a Padova, ex dirigente generale della Direzione tutela ambiente della Regione Veneto, Sebastiano Strano, imprenditore nel settore ambientale e Maria Dei Svaldi, imprenditrice (entrambi agli obblighi di dimora) e iscrizione nel registro degli indagati di altre venti persone fra cui spiccano i nomi degli ex assessori regionali Renato Chisso, dallo scorso 4 giugno in cella a seguito della grande retata del Mose, e Giancarlo Conta, attuale capogruppo in Regione del Nuovo centro destra, dell'ex segretario regionale all'Ambiente e Territorio Roberto Casarin, l'ex segretario dell'assessore all'Ambiente Paolo Zecchinelli, degli ex Magistrati alle Acque di Venezia, Maria Giovanna Piva e Patrizio Cuccioletta (entrambi finiti in carcere nell'ambito dello scandalo Mose), dei già dirigenti del Consorzio Venezia Nuova Roberto Rosselli, Roberto Pravatà e Johann Stocker, nonché degli ex sindaci di Sant'Urbano (Pd) Dionisio Fiocco, di Piacenza d'Adige (Pd) Lucio Giorio e di Torri del Benaco (Vr) Giorgio Passionelli e del commercialista mestrino Sergio Gionata Molteni.
Un'altra scossa dunque scuote dalle fondamenta il palazzo della Regione. E ancora una volta di mezzo c'è il Mose ma non solo, sullo sfondo delle contestazioni mosse dalla Procura a Fior dirigente già sospeso dal ruolo e reintegrato in pianta organica dallo scorso aprile prima al settore Energia, ora al settore Progetto integrato Fusina.

E ancora una volta si assiste a un enorme sperpero di denaro pubblico sotto forma di assegnazioni di finanziamenti regionali a ditte amiche delle quali lo stesso Fior risulta socio occulto o addirittura dominus, in spregio alle regole della sana concorrenza e della normativa sugli appalti. Quasi 4 milioni di euro assegnati a diverse società, fra cui la Green Project, per progetti deliberati dalla Regione, e liquidati con fatture per operazioni e prestazioni inesistenti.

Malversazione, peculato, abuso d'ufficio le accuse formulate nei confronti di Fior nella sua veste di capo dell'ufficio Tutela Ambiente dal luglio 2002 all'agosto 2010 e di vicepresidente della Commissione tecnica regionale ambientale (Ctra) e della Via (Valutazione impatto ambientale).

In pratica Fior avrebbe abdicato alla sua funzione di controllore in cambio da una parte di consulenze lautamente ricompensante dalle società operanti nello smaltimento dei rifiuti che presentavano domande di inizio attività o di ampliamento degli impiantino ancora di recupero ambientale e dall'altra per aver costituito strumentalmente imprese su cui dirottare i fondi stanziati per progetti a carattere ambientale, alcuni dei quali investivano il territorio di Sant'Urbano e dei comuni contermini e della riviera del Garda con capofila Torri del Benaco.

La cronaca, di Fior, si occupò già lo scorso autunno quando si diffuse la notizia della sanzione disciplinare che lo allontanò dal lavoro dal primo ottobre 2013 al 31 marzo 2014. A motivare la misura una serie di consulenze mai autorizzate e in conflitto d'interesse con l'ente che portò nelle tasche del tecnico con laurea in ingegneria civile a Catania, seicentomila euro, ai quali si aggiunge il milione per incarichi extra impiego regolari, dal 2004 al 2010.

L'ordinanza di custodia cautelare, disposta dal giudice per le indagini preliminari veneziano Roberta Marchiori su richiesta del pubblico ministero Giorgio Gava, eseguita questa mattina, arriva al termine di un'inchiesta complessa che ha visto al lavoro i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Venezia e i carabinieri del Noe di Treviso, e che ha avuto come tappa intermedia nell'aprile 2013 il sequestro da parte della Direzione distrettuale antimafia di Venezia dell'impianto di trattamento dei rifiuti della trevigiana Mestrinaro con l'accusa di miscelare gli scarti edili senza trattarli e di metterli sul mercato come cemento per sottofondi stradali.

A collaudare la struttura fu guarda caso l'ing. Fior, assunto quale consulente dalla stessa Mestrinaro, dopo aver partecipato nella sua veste appunto di responsabile dell'ufficio regionale preposto, alla fase istruttoria del procedimento di approvazione della richiesta di ampliamento del sito poi bocciata dal Consiglio di Stato.
La nutrita pattuglia targata Mose cosa c'entra? Tutto ruota attorno al cosiddetto Servizio informativo costituito all'interno del Consorzio Venezia Nuova e che Piergiorgio Baita nei diversi interrogatori definisce «uno sperpero totale di soldi dello Stato a beneficio di nessuno» che affida gli incarichi «senza nessun tipo di gara, a parenti, amici, cose del Consorzio» persino in ambiti che non hanno alcuna attinenza con la salvaguardia di Venezia e della sua laguna come evidenziato da questa inchiesta.

Ed è sullo sfondo di questo Sistema Informativo che vengono chiamati in causa Chisso e Conta, per aver il primo assegnato alla struttura, senza alcuna gara, il compito di realizzare un monitoraggio delle discariche abusive sparse in Veneto con il metodo del telerilevamento per un importo di circa un milione e 80mila euro, il secondo per aver continuato a finanziare dal 2005 al 2010 il progetto per un cifra complessiva di 3 milioni e 751mila euro e per aver promosso un intervento nella gronda gardesana.

È Fior, in concorso con Chisso assessore alle Politiche per l'Ambiente, a promuovere in Giunta regionale l'approvazione dell'accordo di programma fra Regione Veneto e Magistrato alle Acque (Piva), sottoscritto il 24 settembre 2003, che sancisce l'affidamento al Sistema Informativo dello stesso progetto, arrivando alla firma della relativa convenzione il 28 maggio 2005. Ed è sempre Fior che indirizza il Sistema Informativo a scegliere le "sue" società - Zem Italia, Nord Est Controlli, Sicea, Eos Group - e quella riconducibile al dirigente del Consorzio Venezia Nuova Rosselli, ovvero la Stc 2000, per l'esecuzione di sondaggi, rilievi, studi, analisi, elaborazioni al fine di attuare il progetto, anche qui operando al di fuori della legge con affidamento diretto e con la benedizione di Pravatà e Stocker.

Quindi Conta il 26 maggio 2009, successore di Chisso al referato per l'Ambiente, continua sulla stessa strada, stipulando un protocollo d'intesa con il Magistrato alle acque (Cuccioletta) e il sindaco di Torre del Benaco per l'affidamento ancora al Sistema Informativo di un progetto di protezione e riqualificazione ambientale dei comuni rivieraschi del lago di Garda, già oggetto di finanziamento regionale dal 2008 per un milione e 363mila euro, soldi "girati" al medesimo Magistrato.

L'OPERAZIONE - Dalle prime ore di oggi, circa duecento finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia ha dato corso all'operazione denominata "Buondì". Si sono effettuate circa cinquanta perquisizioni in Veneto ed Emilia-Romagna, con l'esecuzione di sequestri di conti correnti nei confronti di diverse società coinvolte nelle indagini.
Le investigazioni della Guardia di Finanza sono coordinate dalle Procure della Repubblica di Venezia e Padova.

I reati complessivamente contestati sono: peculato, malversazione a danno dello Stato, abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

di Monica Andolfatto il Gazzettino.it
Martedì 7 Ottobre 2014

7 commenti:

  1. Ormai serve una galera speciale, da qualche migliaio di posti, per accogliere e mantenere - a loro spese - un bel numero di Amministratori, Alti Dirigenti, Responsabili di varie settori, a partire da Parlamento nazionale, Regioni e giu' giu' a Enti e strutture varie, grossi Comuni inclusi. Alta Valdastico esclusa, ovviamente (li' si auto-puniscono con beghe infinite, e non e' una pena da poco).

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    1. Il punito è sempre il popolo, in una maniera o l'altra. Per gli altri c'è sempre un'alternativa.

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  2. Benissimo, visto in che mani la commissione VIA, alla quale si rivolgono i vari FASSA, le varie Holding delle autostrade, le varie consorterie degli affari?
    Visto come seppelliscono i rifiuti sotto alle strade? Molte opere se le inventano necessarie,
    quando invece servono a completare il giro del malaffare?
    Soldi spesi per monitorare le discariche? cosa hanno mai monitorato?
    la Cava Marogne e la cava Mollino non credo.

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  3. Non so voi, ma a me sembra che ovunque ci sia un merdaio contro il quale purtroppo poco per non dire nulla si può fare. Più che indignarci e arrabbiarci non vedo altro. Sapere è giusto, ma a volte mi domando se non potendo fare nulla non sia meglio sapere nulla per conservare un po' il fegato. Chi ha più fiducia di chi? E quanto potranno protarsi ste sozzerie? All'infinito?

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    1. "C'è una guerra delle classi, è un fatto, ma è la mia classe, la classe dei ricchi che conduce questa guerra, e stiamo guadagnandola."

      Warren Buffet, miliardario americano,

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  4. Avete visto che Galan è perfino riuscito ad autodeterminarsi la "pena".
    O così, o prescrizione??!!

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  5. Incredibile, ma amaramente, molto amaramente, vero. E ti cascano le braccia. Una galera per gli avvocati mai? Del resto Ghedini ormai ha una esperienza pratica inarrivabile.

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