La sezione Alpini Monte Ortigara ha messo insieme una raccolta di storia e fotografie per ricordare i tanti alpini che sono andati avanti durante i conflitti bellici e anche il lavoro degli alpini che sempre operano nei territori. "Nei luoghi della storia, nella storia della nostra gente". Un libro ricco di storia, di foto di tanti monumenti sorti per "ricordare e non dimenticare" il sacrificio di molti. Appena l'ho sfogliato, mi sono resa conto di quante siano le lapidi, le scritte, i monumenti che ricordano in particolar modo la Prima Guerra Mondiale. Segni che l'uomo ha voluto a monito dei viventi e che restano segnali su cui fermarci a pensare, a meditare sull'atrocità di ogni guerra. Ma la cosa che mi è saltata all'occhio è che ci sia stata una dimenticanza per me
abbastanza importante (non voglio accusare nessuno perché può capitare). Il primo monumento ai caduti di Pedescala, opera di Federico Marzot e inaugurato nel maggio del 1921, non è presente, né menzionato nel libro. La foto che conservava mio papà e che pubblico, è proprio in occasione dell'inaugurazione e mostra chiaramente il primo monumento, diciamo il cippo principale, perché il resto è stato aggiunto dopo la seconda guerra e l'Eccidio di Pedescala. Dispiace che un tal segno non compaia in un libro tanto ricco di storia, ma mi auguro che se ci saranno altre edizioni, non venga dimenticato. Nella foto il monumento originale con una quarantina di uomini del paese vestiti a festa per l'occasione; mio papà aveva un foglio con tutti i loro nomi, ma non lo trovo.
Lucia Marangoni
Brava Lucia, mi dai l'occasione per evidenziare al mondo un'altra "PARTIGIANATA", per quanto mi riguarda. nel mio piccolo l'ho già fatto notare a parecchie autorità civili e militari. Credo inoltre vivamente, e per amore di verità, che il manufatto di Pedescala non poteva essere dimenticato soprattutto per quanto rappresenta (30-04.1945), ed anche perché raffigura esteticamente come pochi il corpo degli alpini.
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