Una rivoluzione. Dal 1 luglio, cambia
radicalmente il sistema delle fasce di reddito per avere diritto
all'esenzione o riduzione dal pagamento dei ticket sanitari per esami,
visite e farmaci. E non solo in Veneto, ma in tutte le regioni d’Italia.
Fino al 2013 era richiesta o l’autocertificazione al momento della
prenotazione o in alternativa l’attestazione del medico curante, mentre
d’ora in poi sarà la ricetta ad includere automaticamente i dati relativi alla
condizione reddituale dell’assistito. Ed è solo questa che farà fede ai
fini dell’eventuale pagamento del ticket sanitario. La fascia di reddito
verrà attribuita dal Ministero della sanità sulla base della
dichiarazione dei redditi ed apparirà in automatico tra i dati del
medico o del farmacista.
Per questo la Regione Veneto consiglia tutti i cittadini a
“verificare la propria situazione in quanto si ipotizzano ritardi e
problemi vari dovuti a mancati aggiornamenti o non-attivazioni della
tessera sanitaria”. Perché verrà creata una apposita anagrafe delle
tessere sanitarie e per chi non sarà presente negli elenchi (viene
citato per esempio il caso dei lavoratori dipendenti che possono
presentare il Cud al posto della dichiarazione dei redditi) scatterà
l'assegnazione automatica alla fascia di reddito massima e si dovrà
pagare per intero il ticket sanitario, anche avendo diritto
all’esenzione.
Presso gli sportelli delle Ulss del territorio sarà comunque
possibile provvedere all’autocertificazione del reddito per attestare,
con un apposito modulo, il diritto all’esenzione totale o parziale. Per
il momento e per semplicità, i dirigenti sanitari locali hanno
raccomandato agli interessati di rivolgersi ai numeri telefonici delle
strutture territoriali per ottenere chiarimenti sulla inclusione o meno
negli elenchi delle tessere sanitarie.
I cambiamenti, sottolinea ancora la Regione Veneto, non riguarderanno
queste categorie di cittadini: i bambini sotto i 6 anni o gli anziani
over 65 con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro; i disoccupati e
gli anziani con più di 60 anni detentori di pensione minima e loro
familiari a carico con reddito inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a
11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516
euro per ogni figlio a carico; i titolari di assegno (ex pensione)
sociale e loro familiari a carico; i cittadini in fascia di reddito
superiore a 100.000 euro, che pagheranno in automatico la quota
massima.
Hanno già preparato la SALVA-GALAN, cari miei che velocità....
RispondiEliminaPiù veloci della fuga dei nostri soldi!
Votata anche dai ROMA LADRONA, che in Veneto in quanto a sanità son stati bravi!!!