lunedì 28 luglio 2014

Passeggiata al Gorgo



La canicola è terribile in questi giorni di agosto, la Valle silenziosa, nelle ore pomeridiane non si vede in giro anima viva, io non posso stare chiusa in casa e m'incammino come un'anima in pena verso il sentiero che porta al Gorgo per cercare un po’ di frescura. L'orario non è dei migliori, con il sole cocente c'è pericolo di incontrare qualche vipera e perciò mi devo concentrare e guardare bene dove metto i piedi e con il mio bachéto sposto l'erba davanti al percorso per spaventarle, però non ho paura e ogni tanto per riprendermi mi siedo all'ombra delle viti; il caldo e il silenzio m'inducono a sonnecchiare.


Ad un certo punto una piacevole frescura m'invade, alzo lo sguardo e a farmi ombra c'è un Angelo Custode, mi tende la mano e da quel momento non mi sento più sola, davanti a me qualcun'altro controlla il percorso e la passeggiata diventa leggera, quasi non sento più il caldo e la stanchezza e in un attimo arrivo al bivio del Gorgo. 
Mi dirigo verso il sentiero sulla destra che porta in una zona a me sconosciuta, più avanti c'è un bellissimo ponticello di sasso tutto coperto di muschio; si sente il rumore dell'acqua, il terreno è scivoloso, tra l'altro il ponte è sprovvisto di protezione, piano piano lo attraverso con la voglia di scoprire luoghi nuovi. Proseguo ancora per un breve tratto, ma poi desisto perchè la boscaglia è troppo fitta e la preoccupazione di dover riattraversare il ponticello mi attanaglia, meglio farlo subito!!! 

Questa volta trovo il coraggio di guardare di sotto, lo spettacolo mi attira:  l'acqua scorre nella direzione del Gorgo incanalandosi vicino a dei massi giganteschi di colore ambrato che sembrano formare dei tetti a protezione delle parti asciutte del terreno, la curiosità è troppo grande e così mi metto a cercare il sentiero che porta laggiù. 
Arrivata a destinazione mi tolgo le scarpe, attraverso il ruscello e mi siedo sotto a quei massi ad ammirare la bellezza del luogo; anche l'acqua è speciale, pulita, cristallina ed io mi disseto senza tante preoccupazioni. Vorrei che il tempo si fermasse, chissà che cosa nascondono tutte queste rocce, comunicheranno tra di loro? 
Prima che mi vengano cattive idee, il mio Angelo Custode sorridendo mi fa segno di alzarmi e mi riporta sulla via giusta; ora il sentiero si trasforma in passerella artificiale,
stiamo andando verso il laghetto dove c'è una spiaggia sassosa molto accogliente e all'ombra dei salici piangenti mi stendo e mi godo il pomeriggio, cullata dal rumore della cascata. 
Un senso di pace e di sicurezza mi pervade; ho come la sensazione che si stia aprendo un futuro dolce e radioso e che ciò non debba mai finire. 
Sulla via del ritorno per un tratto percorro il boschetto alla destra  degli scalini artificiali, il terreno è soffice e gli alberi novelli alti e sottili lasciano filtrare il sole che di lì a poco diventerà tiepido; distratta dalle mie emozioni mi ritrovo al Capitello e mentre imbocco la strada pianeggiante che porta ai Pertile vedo il mio Angelo Custode scomparire velocemente tra le viti là dove mi aveva raccolta qualche ora prima per accompagnarmi con pazienza e dolcezza senza nulla chiedere. 

Molte volte ho ripercorso quei luoghi e dintorni immaginando di essere una giovane Pellerossa, ma sempre certa di essere protetta da ogni pericolo, sentendomi sempre più sicura nel mio cammino di crescita. 
Sembrerà strano, ma durante tutta la mia vita nei momenti difficili e cruciali ho sognato quell'Angelo, non sembrava però un sogno, ma realtà e ciò mi ha aiutato moltissimo a proseguire più forte di prima. 
Ho imparato che la capacità di sognare è ciò che permette all'essere umano di porsi nuovi obiettivi e di non considerare finito il proprio cammino terreno.  
Floriana Ferrarini
                                    

12 commenti:

  1. E brava cara Florianna, tutta verità quella che dici. Credo che tutti nella vita nei momenti difficili abbiano il loro "Angelo Custode" che da la forza e una spinta forte per proseguire con sempre più tenacia anche se più irto e duro il percorso della vita

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  2. Luogo splendido ed affascinante il gorgo che si presta a scene bucoliche e idilliache,
    luogo tetro e cupo il sito del ponte con l'orrido sottostante,e i picchi delle montagne
    che la notte proiettano ombre di fantastici mostri,ed un brivido di freddo ti percorre
    il corpo ed una sensazione di paura ti assale attraversandolo nell'oscurità....

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  3. Carissima Flo ciao,

    Ho rubato una foto al blog di Casotto (spero il buon M@d-m@x non me ne voglia e che me la cavi con un'ave maria) perchè in questo momento è così come da foto, fra lo scioglimento neve e le copiose piogge dicono essere un incanto indescrivibile. Vorrei andarci, ma son massa vecia e traballante e quel muro senza parapetto (perchè mai nessuno ci ha mai pensato?) mi ha sempre fatto paura anche da giovane. Credo di trovare d'accordo tutti quelli che amano quel posto che in tutti questi anni si sarebbe potuto metterlo almeno dalla parte dell'acqua e anche 3 miseri scalini di cemento o sassi in fondo per la discesa. Mica sono tutti come Nino Castelnuovo nella pubblicità dell'olio cuore!!!

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    1. No Carla, manco lui fa più quelle prodezze!
      ma ci si arriva anche dalla casa di riposo, dopo il capitello?
      qualche foto la vorrei fare anche io, se è questo il periodo buono..
      Ciao

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    2. Sai Carla che hai proprio ragione!!!Se ci trovo gli scalini a il parapetto (anche di legno) la prossima volta che verrò a San Piero forse riuscirò a portarmi in quei meravigliosi luoghi e non dovrò rinunciare come ho fatto l'ultima volta. Bacioni Floriana

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    3. Certo che sì caro Alago, dopo il capitello della torra subito a dx.
      Fino al ponte delle slecche non hai problemi va tranquillo. Qualche scatto stupendo lo rimedi. Però per andare giù ad ammirare il Gorgo basso (con laghetto) e il Gorgo alto (d'inverno con neve e ghiaccio incomparabile!!!) devi scendere a sx prima del ponte delle slecche. Prova, c'è di bello anche prima di affrontare la camminata sul muro senza parapetto. Oppure lo potresti affiancare camminanado nel prato a sx, ma non so come sia messo, troppi gli anni che non bazzico. Poi potresti salire anche dal ponte di Casotto (il primo dopo la dogana) c'è il sentiero, ma non so dirti altro. Se ci riesci facci un reportage per il blog. Grazie...............tu sei un temerario dunque..............

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  4. sono stato stamattina...uno spettacolo, son convinto che se la val torretta fosse in trentino tutto sarebbe messo in sicurezza e visitabile, magari pagando l'entrata.

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  5. Ben, ...far pagar l'entata par nar rento in tel buso me pararìa un fià massa. Pò ghe volarìa l'atresatura da sub e tuti cuei strafanti live. Dopo magari te curi el riscio de sbusàr fora in t'un cesso de Luserna e no sarìa mia massa simpatico.

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  6. Ciao Floriana

    Domani vado fino al Gorgo, spero di trovare il tuo Angelo custode, te lo saluterò tanto... gino

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    1. Ciao Gino ti ringrazio molto, ma perchè quando tento di postare sul tuo blog non mi accetta???Affettuosamente Floriana

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  7. AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
    la canicola
    AH AH AH AH AH AH AH AH
    l'hai ripetuta proprio giusta Carla!

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  8. Vedo che la canicola ha dato alla testa di qualche solito anonimo. riesce a spiegarcene il motivo??????????Floriana

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