La canicola è terribile in questi giorni di agosto, la Valle
silenziosa, nelle ore pomeridiane non si vede in giro anima viva, io non posso
stare chiusa in casa e m'incammino come un'anima in pena verso il sentiero che
porta al Gorgo per cercare un po’ di frescura. L'orario non è dei migliori, con
il sole cocente c'è pericolo di incontrare qualche vipera e perciò mi devo
concentrare e guardare bene dove metto i piedi e con il mio bachéto sposto l'erba davanti al
percorso per spaventarle, però non ho paura e ogni tanto per riprendermi mi
siedo all'ombra delle viti; il caldo e il silenzio m'inducono a sonnecchiare.
Ad un certo punto una piacevole frescura m'invade, alzo lo sguardo e a farmi
ombra c'è un Angelo Custode, mi tende la mano e da quel momento non mi sento
più sola, davanti a me qualcun'altro controlla il percorso e la passeggiata
diventa leggera, quasi non sento più il caldo e la stanchezza e in un attimo
arrivo al bivio del Gorgo.
Mi dirigo verso il sentiero sulla destra che porta
in una zona a me sconosciuta, più avanti c'è un bellissimo ponticello di sasso
tutto coperto di muschio; si sente il rumore dell'acqua, il terreno è scivoloso,
tra l'altro il ponte è sprovvisto di protezione, piano piano lo attraverso con
la voglia di scoprire luoghi nuovi. Proseguo ancora per un breve tratto, ma poi
desisto perchè la boscaglia è troppo fitta e la preoccupazione di dover
riattraversare il ponticello mi attanaglia, meglio farlo subito!!!
Questa
volta trovo il coraggio di guardare di sotto, lo spettacolo mi attira:
l'acqua scorre nella direzione del Gorgo incanalandosi vicino a dei massi
giganteschi di colore ambrato che sembrano formare dei tetti a protezione delle
parti asciutte del terreno, la curiosità è troppo grande e così mi metto a
cercare il sentiero che porta laggiù.
Arrivata a destinazione mi tolgo le
scarpe, attraverso il ruscello e mi siedo sotto a quei massi ad ammirare la
bellezza del luogo; anche l'acqua è speciale, pulita, cristallina ed io mi
disseto senza tante preoccupazioni. Vorrei che il tempo si fermasse, chissà che
cosa nascondono tutte queste rocce, comunicheranno tra di loro?
Prima che
mi vengano cattive idee, il mio Angelo Custode sorridendo mi fa segno di alzarmi
e mi riporta sulla via giusta; ora il sentiero si trasforma in passerella
artificiale,
stiamo andando verso il laghetto dove c'è una spiaggia sassosa molto accogliente e all'ombra dei salici piangenti mi stendo e mi godo il pomeriggio, cullata dal rumore della cascata.
stiamo andando verso il laghetto dove c'è una spiaggia sassosa molto accogliente e all'ombra dei salici piangenti mi stendo e mi godo il pomeriggio, cullata dal rumore della cascata.
Un senso di pace e di sicurezza mi
pervade; ho come la sensazione che si stia aprendo un futuro dolce e radioso e
che ciò non debba mai finire.
Sulla via del ritorno per un tratto percorro il
boschetto alla destra degli scalini artificiali, il terreno è soffice e
gli alberi novelli alti e sottili lasciano filtrare il sole che di lì a poco
diventerà tiepido; distratta dalle mie emozioni mi ritrovo al Capitello e
mentre imbocco la strada pianeggiante che porta ai Pertile vedo il mio Angelo
Custode scomparire velocemente tra le viti là dove mi aveva raccolta qualche
ora prima per accompagnarmi con pazienza e dolcezza senza nulla chiedere.
Molte
volte ho ripercorso quei luoghi e dintorni immaginando di essere una giovane Pellerossa, ma sempre certa di essere protetta da ogni pericolo, sentendomi
sempre più sicura nel mio cammino di crescita.
Ho imparato che la capacità di sognare è ciò che permette
all'essere umano di porsi nuovi obiettivi e di non considerare finito il proprio
cammino terreno.
Floriana Ferrarini
E brava cara Florianna, tutta verità quella che dici. Credo che tutti nella vita nei momenti difficili abbiano il loro "Angelo Custode" che da la forza e una spinta forte per proseguire con sempre più tenacia anche se più irto e duro il percorso della vita
RispondiEliminaLuogo splendido ed affascinante il gorgo che si presta a scene bucoliche e idilliache,
RispondiEliminaluogo tetro e cupo il sito del ponte con l'orrido sottostante,e i picchi delle montagne
che la notte proiettano ombre di fantastici mostri,ed un brivido di freddo ti percorre
il corpo ed una sensazione di paura ti assale attraversandolo nell'oscurità....
Carissima Flo ciao,
RispondiEliminaHo rubato una foto al blog di Casotto (spero il buon M@d-m@x non me ne voglia e che me la cavi con un'ave maria) perchè in questo momento è così come da foto, fra lo scioglimento neve e le copiose piogge dicono essere un incanto indescrivibile. Vorrei andarci, ma son massa vecia e traballante e quel muro senza parapetto (perchè mai nessuno ci ha mai pensato?) mi ha sempre fatto paura anche da giovane. Credo di trovare d'accordo tutti quelli che amano quel posto che in tutti questi anni si sarebbe potuto metterlo almeno dalla parte dell'acqua e anche 3 miseri scalini di cemento o sassi in fondo per la discesa. Mica sono tutti come Nino Castelnuovo nella pubblicità dell'olio cuore!!!
No Carla, manco lui fa più quelle prodezze!
Eliminama ci si arriva anche dalla casa di riposo, dopo il capitello?
qualche foto la vorrei fare anche io, se è questo il periodo buono..
Ciao
Sai Carla che hai proprio ragione!!!Se ci trovo gli scalini a il parapetto (anche di legno) la prossima volta che verrò a San Piero forse riuscirò a portarmi in quei meravigliosi luoghi e non dovrò rinunciare come ho fatto l'ultima volta. Bacioni Floriana
EliminaCerto che sì caro Alago, dopo il capitello della torra subito a dx.
EliminaFino al ponte delle slecche non hai problemi va tranquillo. Qualche scatto stupendo lo rimedi. Però per andare giù ad ammirare il Gorgo basso (con laghetto) e il Gorgo alto (d'inverno con neve e ghiaccio incomparabile!!!) devi scendere a sx prima del ponte delle slecche. Prova, c'è di bello anche prima di affrontare la camminata sul muro senza parapetto. Oppure lo potresti affiancare camminanado nel prato a sx, ma non so come sia messo, troppi gli anni che non bazzico. Poi potresti salire anche dal ponte di Casotto (il primo dopo la dogana) c'è il sentiero, ma non so dirti altro. Se ci riesci facci un reportage per il blog. Grazie...............tu sei un temerario dunque..............
sono stato stamattina...uno spettacolo, son convinto che se la val torretta fosse in trentino tutto sarebbe messo in sicurezza e visitabile, magari pagando l'entrata.
RispondiEliminaBen, ...far pagar l'entata par nar rento in tel buso me pararìa un fià massa. Pò ghe volarìa l'atresatura da sub e tuti cuei strafanti live. Dopo magari te curi el riscio de sbusàr fora in t'un cesso de Luserna e no sarìa mia massa simpatico.
RispondiEliminaCiao Floriana
RispondiEliminaDomani vado fino al Gorgo, spero di trovare il tuo Angelo custode, te lo saluterò tanto... gino
Ciao Gino ti ringrazio molto, ma perchè quando tento di postare sul tuo blog non mi accetta???Affettuosamente Floriana
EliminaAH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
RispondiEliminala canicola
AH AH AH AH AH AH AH AH
l'hai ripetuta proprio giusta Carla!
Vedo che la canicola ha dato alla testa di qualche solito anonimo. riesce a spiegarcene il motivo??????????Floriana
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