martedì 8 luglio 2014

Il mais SPONCIO

Il mais sponcio è una varietà di granoturco coltivato prevalentemente nella Val Belluna, a ridosso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in particolare nei comuni di Cesiomaggiore, Feltre e Santa Giustina. Si tratta di una varietà di mais iscritta nel Registro Nazionale dei Prodotti Tradizionali. Il nome "sponcio", comunemente impiegato nel dialetto locale, deriva dal fatto che le cariossidi hanno una forma notevolmente appuntita, ovvero si tratta di uno dei tanti mais "rostrati".

Il mais sponcio è un’antica varietà bellunese ad impollinazione libera, con maturazione medio-precoce, ottimamente adattata alle zone montane bellunesi. Presenta spighe affusolate a tutolo bianco, con semi dalla inconfondibile forma a punta del seme, da cui il nome dialettale sponcio, cioè che punge. La consistenza vitrea e il colore gialloarancio intenso delle cariossidi, unitamente alla tradizionale macinatura a pietra, ne fanno una varietà ottima per ottenere la classica polenta di montagna, gialla, densa, soda, forte e profumata e con le caratteristiche pagliuzze marroni. La produttività si attesta mediamente sui 35 quintali/ettaro, con rese alla macinazione del 65% e valori ettolitrici della granella di oltre 85 kg/hl. La pianta è alta e vigorosa a (rostro) semi-integrale.

La presenza del mais è segnalata a Feltre già nel 1588 e nel 1637: «si riferisce che la panocia sia qui già capillarmente diffusa». Difficile risulta però puntualizzare sui nomi e sulla data di introduzione delle singole varietà di mais allora coltivate. Occorre attendere le note del 1882 di G. Cantoni o le campionature scientifiche del 1904 della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Belluno per trovare precisi riferimenti ai mais rostrati o a becco, ovvero al mais sponcio. Risulta plausibile che la diffusione del mais sponcio sia correlata, come per molte altre varietà, alle emigrazioni transoceaniche di fine ottocento nell’America del Sud. Da allora la storia del mais procede secondo due binari, quello del rigore scientifico e quello della sapienza contadina. Ciò ha permesso al progetto "Interventi per la tutela e la conservazione del germoplasma cerealicolo del Veneto" - promosso dalla Regione Veneto e gestito dall’Istituto "Strampelli" di Lonigo - di recuperare nel bellunese - a cura dell’Istituto Agrario di Feltre e del Museo Etnografico Provinciale - importanti varietà ed ecotipi locali di mais.
Tra queste varietà, gli agricoltori locali associati hanno rivolto la loro particolare attenzione e sforzi imprenditoriali alla varietà rostrata. Dal 1999 la Cooperativa Agricola La Fiorita di Cesiomaggiore ne ha avviato con successo la produzione, la valorizzazione e promozione, tanto da rendere necessario nel 2008 la creazione del Consorzio di Tutela.
Per tutelare prodotti e produttori, nel gennaio 2008 si è costituito il Consorzio Tutela Mais Sponcio, che oggi raggruppa circa venti agricoltori per un totale di circa 13 ettari coltivati. Le produzioni sono realizzate unicamente nel territorio bellunese secondo un disciplinare tecnico sostenibile eco-compatibile, che norma le fasi di coltivazioni in campo, di essiccazione, molitura e confezionamento. In accordo tra i soci, quest’ultime fasi sono affidate alla Cooperativa Agricola La Fiorita di Cesiomaggiore, che ne cura anche la vendita e la promozione. 
Il mais sponcio e la sua farina per polenta è inserito nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, è compreso dalla Regione Veneto tra le varietà a rischio di erosione genetica e meritevole di valorizzazione, inserito tra i prodotti "Carta Qualità" del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e tra i "Sapori" della "Strada dei Formaggi e Sapori delle Dolomiti Bellunesi".

La Cargnel Alimentari srl, azienda commerciale  a Belluno, ha brevettato un sistema di lavorazione e stagionatura del formaggio attraverso l’utilizzo di farina di mais «sponcio». Si tratta di una particolare qualità di mais, un tempo molto diffusa nel bellunese, che ha i chicchi a punta e rivolti all’insù e che quindi pungono. Il mais «sponcio» è inserito nell’elenco dei prodotti tipici bellunesi che vanno recuperati e tutelati. La stagionatura del formaggio in questa farina fa acquisire un sapore diverso e particolare al formaggio.

Birra Artigianale Sponcio cl. 75



Birra Artigianale Sponcio cl. 75 Birra Artigianale Sponcio cl. 75

Birra speciale a bassa fermentazione ammostata con mais. Aroma Robusto ma al contempo sensazione di freschezza e leggerezza.


Birra speciale ammostata con mais tipo sponcio tipico della zona pedemontana dolomitica. Aroma Robusto ma al contempo sensazione di freschezza e leggerezza; Amaro Moderato; Frizzantezza Media; Corpo Elegante e strutturato; Fermentazione Bassa; Colore Oro; Gradazione 5,8%. Ottima da abbinare a carni bianche

26 commenti:

  1. Anca questa me toca vedare! Un omaggio belumàt che era sfuggito alla mia pur infallibile rete informativa. Tra un vivace Kamerlot (che peraltro ora non so più come procurarmi), polenta che sponcia, birra che pìssiga e formaiéto sponciòn, adesso potrei metter su un bel agriturismo: "Dal Don", la cucina che beca.

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  2. Doc Sponcio dunque, Grazie Carla per queste precisioni.
    Conoscevamo il vino Don Sponcio di Sera, il blog ValdasticoSponcio, adesso tutti i prodotti a base di mais sponcio, "je me demande à quand" il caffè sponcio, il cioccolato sponcio, il Spritz sponcio, il zucchero sponcio, la marmelata sponcio, i marsoni e trotte sponcio, i crauti sponcio, il salame sponcio? Spero non ci sia Overdose ! Conosco followers costretti a seguire sedute ai "Sponcio anonimi" da qualche mesi. Philo, anche lui, è sotto "il charme", da ieri, Andrea da due giorni. Non si parla delle "Claudette" del blog, che sognano una notte SUL BLOG, con Sponcio.
    Vien il momento Sponcy di dire chi NON sei, dove NON abiti, non pensi ?

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  3. Moi? Je suis la projection de votre désir de bagolò.

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  4. Admettons, e toi, perchè bagoli culi cula sul blog ?

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    1. Trop facile comme réponse, ma forse che te ghe la pana de la Bady che speta, la chiaveta che bagola, la testa n'tel la padela del pranso de mezdi o..............perchè non vuoi dire che senza il blog la tua vita sarebbe "un long fleuve (trop) tranquille" ? Con il blog "y a de la rumba dans l'air" ? E anca della country a Brancafora questo WEnd.

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    2. Mais bien entendu, ma ho molti interessi sai, principalmente quelli che sono alla mia portata, libri innanzitutto. Il commentino sul blog è l'intermezzo che mi consento ogni tanto, come la squelòta de cafelate, così, per tagliare l'aria e riposare gli occhini.

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    3. Ma ma ma Sponcy, fame l'elenco pitosto de tuti i tui interessi, soratuto qui che te ghe a portà de man, i libri che te lesi, and so on...cussi i tajia l'aria anca i followers. Te se che te si la passion de tanti e che i volaria conosssserte un po mejio.

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    4. Non sia mai detto che un hidalgo d’España si sottragga ai propri doveri cavallereschi, specie nei confronti delle nobili madame in mantilla, guardinfante e ventaglio. Eccovi accontentate, così poi saprete tutto di me e ci mollerete di interrogarvi su argomenti fatui quali la sponcica essenza:
      Maschio, caucasico, pressoché secolare, lungo fra i 5 e i 6 piedi, colorito cadaverico, peluria rada grigio rossiccia virante al borotalco, peso oscillante fra i 12 e i 13 stones, occhio ceruleo acquoso vitreo , naso adunco, segni particolari: inaffidabile. Coniugato cum angelo caeli, padre, nonno e bisavolo distratto. Residente in valliva e soliva costiera bagnata dal medoacus, assistito da provvida balia in quanto (ritenuto) incapace di provvedere a se stesso. Ex quasi tutto, ora pensionato meditabondo. Interessi: tutto, niente escluso, eccettuata la banalità. Ultimo libro letto: La vita accanto (ambientato a Vicenza, che si vede proprio che non è cambiata da Piovene in poi).

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    5. Grazie Sponcy, mi hai rassicurata. Credevo che fosse...........
      Adesso che sono rassicurata, puoi dirmi perchè ti piace quel libro ?
      Io, adesso vado mercatare ad Arsiero.

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    6. "Propositamente" ai libri, quando vengo a Valpegara, mi faccio un indigestione di documenti e libri sulla regione veneto. Sto leggendo "I Lastarolli", e nel stesso tempo, ho quasi finito quello di Andrea Nicolussi Golo sulla memoria dell'emigrazione. Tra i due c'è anche "Memorie dal fienile" che racconta il mondo contadino veneto. La mia vita, qui, in luglio 2014, è anche accanto a questi libri, testimoni di un passato che miei genitori hanno portato via con loro, lasciandomi il più importante : la voglia di conoscere e l'amore del ceppo.
      A ton tour, Sponcy ...............................

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    7. Sempre propositamente ai libri, Don Sponcio cosa ne pensa de La vita accanto: poche significative parole. Serve per il mio ritratto personale dell'austero hildago. Andrea

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    8. Andrea, ho l'impressione che fai paura a Sponcio. Non capisco perchè non vuole rispondere alle tue domande sommamente legitime, in questo blog dove possiamo parlare anche di letteratura per il piacere e bene di tutti.

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    9. A ben no ciò, chel Don sia leggerissimamentemente sfuggevole, può essere, ma dove mai avrei mancato di rispondere al mio amico Andrea, che ha pure letto il ‘Marchio di Caino’ en tissu pied-de-poule. Mi chiedevi se m’è garbato la ‘Vita accanto’? Non più di tanto, troppo crepuscolare, come spesso accade agli scrittori vicentini. Quando prendo un libro non lo faccio perché penso mi piaccia, io leggo di tutto, tanto qualcosa resta sempre e poi le cose che ci garbano meno di solito son quelle che lasciano più il segno.

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    10. Grassie Don. Conosco l'autrice, bella persona un po' travolta dagli eventi, ma bella persona, raro incontrarne. Andrea

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    11. Evidentementemente che prima non si sa ! Qualche volta c'è una rivelazione, e qualche volta la "corrente" non passa,
      Il marchio di Caino è un thriller, mi sembra, di Sean Thomas alias Tom Knox. Ti piace questo genere di libri Sponcio ? Io adoro sopratutto (non penso fosse il caso per questo) se sono storici.
      Non conosco "La vita accanto" E un tipo "Mme Bovary" anche lei travolta dagli eventi ?

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  5. Non ho capito niente o poco. Ma allora Carla hai scoperto che quel Sponcio che scrive nel blogg ha una ditta di farina gialla di birra e formaggio? Ma a Belluno? Ma è di queste zone e lavora a Belluno? Spiegatemi per favore.

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  6. Heidi, troppo forte, te me fe sciopar dal ridere

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  7. Chissà che meraviglia quel formaggio al profumo di mais specialmente se accompagnato da una gustosa polenta e costine magre con puccia di burro di montagna.............ma con un bicchiere di vino Floriana

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  8. Heidi potrebbe essere la figlia sveglia del Don

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    1. Qua no capisso un cavolo : chi sarilo sta tosa svejia ? El Don galo 2 tose lora, e quante nipote ? La serva chel ciama Bady xela la so mojiera o un distributore de pastiglie ? Mi me domando se no xe una che se gonfia e se desgonfia par far bagolo.

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    2. Se no te segui, no te capissi, quindi mejo se te tasi.

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    1. Ma quante mosche ghe xelo quà : 2 el 09 luglio a le 11:05 sul blog ? In + le xe tacaïsse ......... o, magari, xelo el Biscaro che torna dopo un congedo paternità ?

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