venerdì 4 luglio 2014

Mario Marangoni

Ognuno di noi ha il compito 
di custodire la natura che ci circonda.


L’amore per il luogo in cui si vive, non si vede dalle belle parole o dai grandi discorsi, da gesti eclatanti o da: “Bisogna fare”, ma si nota da piccoli gesti, da semplici segni che possono cambiare le cose e migliorare ciò che ci circonda. Spesso, quando vado a camminare nei dintorni del mio paese e vedo vecchi sentieri ripristinati, “masiere” rifatte, “strodi “ impervi riportati alla luce, vegetazione tagliata, se mi chiedo chi sia l’artefice di tutto questo, la risposta è sempre la stessa: “ Xè stà Mario!”. Sì, perché Mario Marangoni ,nato a Pedescala ma residente a Cogollo del Cengio, ogni mattina ritorna al paese e con pochi, semplici atrezzi, ma con tanta volontà, cerca di dare il suo contributo alla salvaguardia del territorio.  Da anni, ha iniziato un lavoro lungo e faticoso combattendo la vegetazione che con il suo prolificare ha cancellato tanti “strodi” e percorsi un tempo praticati; ha cercato di rendere agibili sentieri dimenticati e mai conosciuti dai più

giovani. Dal Ponte di Pedescala a Castelletto, non c’è un sentiero, dove Mario non abbia messo le mani e il suo lavoro silenzioso e continuo, è sotto gli occhi di tutti. Alcuni mesi fa, in occasione del pomeriggio organizzato dalla Pro Loco di Pedescala con l’erborista Antonio Cantele, abbiamo percorso insieme l’antica mulattiera che parte dalla località “Mulìn” e arriva fino al “Sasso dela Togna”, camminando nel bosco al contrario della strada sterrata della Valdassa. Mario mi ha raccontato che ha impiegato circa quattro anni lavorando alcune ore al giorno, con piccone, roncòn, badile e sega a mano; in alcuni tratti la mulattiera si può ammirare nella sua interezza, in altri  è un sentiero stretto, ma percorribile. Si cammina sempre nel sottobosco e si possono ammirare fiori e piante mentre
il piccolo torrente Assa, di tanto in tanto gioca a nascondersi fra i sassi.  Il 22 marzo scorso, oltre ad aver avuto un'esauriente lezione su fiori, piante e erbette che crescono sul nostro territorio, abbiamo avuto il piacere di ripercorrere passo dopo passo, un sentiero un tempo usato dai nostri avi e che grazie al lavoro di Mario è tornato ad essere praticato. Se si cammina in silenzio e si ascoltano le voci della natura, immersi nel verde, riempiendosi gli occhi di colori ad ogni stagione diversi e scorgendo qualche forma di vita, ci si può sentire veramente bene: è una medicina che non
costa nulla, ma può avere un effetto veramente benefico. Nota a tutti è anche la lunga e meticolosa ricerca sulle famiglie di Pedescala svolta da Mario Marangoni, che lo ha impegnato per molti anni, con studi e approfondimenti, così da andare a ritroso nel tempo con le generazioni ormai scordate e questo è stato un lavoro veramente importante e Pedescala tutta, lo ringrazia.

Tornando al territorio, anche negli altri Paesi e Contra' del Comune di Valdastico ci sono persone che organizzano pulizie di strade e sentieri, che si trovano insieme per dare il loro contributo al fine di

salvaguardare il territorio che ci circonda e renderlo piacevole, pulito, bello da vedere. Amare la natura, che è gioia per i nostri occhi, significa anche prendersi cura, avere attenzione, interessarsi, capire che solo se rispettiamo quello che ci è stato donato, potremo vivere in armonia con il creato. A tutte le persone che dedicano il loro tempo, le loro energie, le loro abilità per far conoscere e migliorare la nostra Valle, va un GRANDE GRAZIE, con la speranza che ci sia sempre qualcuno che ne segue le tracce senza dover sentire ancora: "bisogna fare", ma "facciamo insieme"!


                                                                                            Lucia Marangoni

10 commenti:

  1. Tutto parole sante Lucia ! Noi ogni anno cerchiamo di fare un po di pulizia nei campi e lungo l'Astico davanti casa, dietro casa, e cerchiamo di convincere anche altra gente a fare o lasciar fare da altri questa pulizia. In questa valle c'è troppa vegetazione (alberi, rovi ecc. L'uomo deve avere la mano su questa e non lasciare la natura fare di sua testa.

    RispondiElimina
  2. Come sempre puntuale, la Lucia ci propone delle gocce di bene che spesso non consideriamo, ma che insieme costituiscono il mare di bene della nostra vita. Bravo Mario!

    RispondiElimina
  3. Mi unisco ai ringraziamenti di Lucia a tutti coloro che dedicano il loro tempo per queste "pulizie straordinarie".

    RispondiElimina
  4. Un plauso a Mario per il costante impegno e per la passione smisurata nei confronti della montagna...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh l'è rispuntà...
      come i funghi dopo la piova...
      Non hai ancora finito con sta tesi? A quando el cartelòn nei bar???

      Elimina
    2. Eh cara mia, altro che tesi..sono ancora sotto esami!! Per la tesi aspetto marzo 2015, vado in Erasmus a Vigo...
      E, per inciso: co sto fredo i funghi i se varda ben dal vegner fora!

      Elimina
    3. Auguri di buona continuazione caro Nicolò, anzi in bocca al lupo per esami, tesi , ecc. ciao lucia

      Elimina
    4. Tento Nicolò, che in Vigo veritas sed in Erasmus insania.

      Elimina
    5. Grande Mario, uomo di rare parole ma di tanti esempi e non dimentichiamoci mai neanche della Lucia, tutti e due con un cognome che è una sicurezza...

      Elimina
  5. Bravissimo mio ARALDICO amico, condivido il plauso di "ginominai" sei un uomo di poche parole ma dai tanti fatti. Continua così.
    Delmo

    RispondiElimina

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...