mercoledì 2 luglio 2014

I primi del '900 nella Bassa Padana 4

Quando prestavo servizio a casa della signora Adele a Badile ero una giovinetta tutta spirito, sempre di buon umore affabile con tutti e tutti mi volevano bene, passavano  i giorni sempre lieti e la vita, la gioventù rifioriva come un albero a Primavera. Oh la mia bella infanzia, la mia fiorente gioventù serbo sempre nel cuore i dolci ricordi e i principi morali che mi sono stati insegnati. La maestosa Cascina di Badile non la potrò mai dimenticare laddove ho trascorso gli anni più belli in compagnia di sei graziosi bambini figli della signora Adele: il maggiore era in collegio a Merate e gli altri tutte le mattine venivano accompagnati dal cavallante con il landò alla scuola delle Suore di Binasco. Ero molto affezionata a questi bambini e quando avevamo qualche giorno libero li accompagnavo a passeggio, a noi si univa Nina la figlia della signora Carlotta una ragazzina con due occhioni neri e delle belle trecce lunghissime che le adornavano il capo.
Li accompagnavo nei campi a salterellare: che immenso piacere correre sommersi dal dolce profumo del fieno felici come allodole e più liberi di una farfalla e com'era bello fare capriole prendere le rane cogliere violette e margherite. Vi erano certe qualità di uccelli che facevano il nido non sugli alberi, ma nei campi come le allodole i falchetti e le beccacce e noi di tanto in tanto si andava a disturbare qualche nido con dentro i poveri piccolini, nei campi di melga ci passava tra i piedi qualche famigliola di lepri. Eravamo sempre felici in quell'età spensierata si godeva un mondo a respirare l'aria buona dei campi che irrobustiva il corpo. Certe sere d'estate si faceva una passeggiata fino all'anguriera per farne una buona scorpacciata poi piano piano si ritornava passando dalla strada del Platano, sotto il grande albero c'era una panchina e noi ci sedevamo ad osservare l'andirivieni sullo stradone; si stava molto freschi e centinaia di uccelli svolazzavano lieti accompagnandoci con una musica dolcissima, si prendeva poi la via del ritorno costeggiando il ruscello che andava perdendosi nel grande fossato della Pilla.
Floriana Ferrarini

11 commenti:

  1. Brava Floriana ! Lo sai, te, dove andavano a servire le ragazze della Val d'Astico ?

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    1. Ciao Odette, sicuramente molte a Milano ma anche a Vicenza in Svizzera ecc........vita dura!!!!!!!! Floriana

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    2. Qualcuna anche ad Aosta.......... Come mai? Sarebbe bello sapere il perchè.
      Anonimo

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    3. Ca cousta l'on ca cousta, viva l'Aousta!

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    4. Ma ti sitù da Bergamo da uta o da ura ?

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  2. Ciao Carla trovi sempre bellissime figurine adeguate ai racconti per completarli e renderli migliori!!!!! Grazie Floriana

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    1. Spero Flo che tu ti sia accorta che la cascina in cima è proprio quella di Badile!!!

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  3. Carissima io non la frequentavo molto e non l'ho riconosciuta subito ma tu sei stata grande a pubblicare proprio quella!!!!!!!!!!!!!!! Floriana

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  4. Sempre bello leggere queste storie di altri tempi. Lo sai che mi è sempre piaciuto abitare in una cascina con i porteghi?

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  5. Il racconto della vita di un tempo, ormai tanto lontano,cosi' difficile e duro, é cosi' ben descritto
    ed in tal maniera che sembra di leggera una poesia. Brava Floriana di avercelo fatto conoscere....

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    1. Ti ringrazio Lino ma è tutto merito della mia nonna lombarda!!!!!!

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