La Singéla è rimasta orfana
del suo ultimo vero Amico:
VALENTE CARRARO
Già da qualche tempo... ne sentiva la mancanza.
L'abbandono forzato di colui che in vita sua
non ha mai permesso
che pietra ne intralciasse il cammino,
che frana ne ostruisse il passaggio,
che ramo o albero la privasse della luce del sole,
che una sìcola o pezzo di legno da ardere
fosse disperso nella natura...
I tuoi Amici desiderano ricordati così...
e sempre scherzoso e sorridente.
Io l'ho conosciuto quando andavo a prendere gli attrezzi per il Ritorno dal bosco, è sempre stato molto disponibile e prestava tutto quello che aveva a disposizione. Ciao Valente, ora hai tanti altri sentieri da tener puliti! Lucia
RispondiEliminaUomo da ricordarer con tanto affetto. quando scendeva ai Lucca illuminava tutta la contrà proprio con quel suo sorriso-,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,Floriana
RispondiEliminaScendendo dalla Singela non potremmo più dire " nemo a trovar Valente" ma se qualcuno si girerà verso il Buso vedrà un sottile filo di fumo salire verso l'alto, il tuo saluto per dire che tu sei sempre stato lì e sarai sempre li, raccomandandoci di pensarti un attimo ogni volta che si transiterà vicino la fontanella del Buso de Paolo e così l'allegria ci accompagnerà fino in cima al Sojo Alto. Questa strada parla, è viva, il viandante frettoloso non può sentirla, ma se il nostro cammino volge sereno e allegro allora tutto intorno parlerà, la valanga del Buso urlerà il tuo nome, con rimpianto, con dispiacere e nel fermarsi sul piano depositerà il più bianco fiore che incontrera sul suo cammino. Ciao Valente...
RispondiEliminagrande lavoratore e amante dei tuoi boschi e della montagna..grazie per averci insegnato un qualcosa che difficilmente potremmo dimenticare...ciao Valente
RispondiElimina