giovedì 21 agosto 2014

Eremo di Lecceto - Carla Dal Piaz


Nella frenetica vita di ogni giorno, piena di tante cose, a volte ci sembra impossibile riuscire a trovare un po’ di pace. Il silenzio di cui a volte facciamo esperienza, ci sembra talmente immenso che cerchiamo in tutti i modi di riempirlo… Eppure nel silenzio si possono sentire tante voci, si possono provare emozioni sconosciute e sensazioni difficili da spiegare. 
E’ quello che ho gustato recandomi in gita con il CORO PARROCCHIALE DI FORNI che è andato in visita a una paesana: Suor Carla Dal Piaz  che vive da anni nel Convento delle Suore Agostiniane di Lecceto in provincia di Siena.   
     Siamo partiti sabato 14 aprile alla volta di Firenze e nonostante il tempo piovoso, il nostro cuore era sereno perché sapevamo che sarebbe stata una bella esperienza. Nel primo pomeriggio, con l’aiuto di una guida abbiamo visitato un po’ Firenze, ma le condizioni meteorologiche ci hanno imposto di lasciare la città per andare all’eremo. 
Lì, un’altra dimensione, un’altra realtà; una realtà fatta di silenzio e preghiera, di canti e lodi a Dio. Non è stato difficile adeguarsi a questi ritmi: quando si sperimenta la pace, il silenzio, la solitudine e il contatto con Dio, è una cosa che  si sente dentro ma che è vissuta in modo diverso da ogni persona. 
Suor Carla, sorridente e felice, ci ha accolto in parlatorio e dopo i saluti ci ha spiegato la lunga storia del monastero; si è intrattenuta con i tanti bambini presenti che con le loro voci allegre hanno portato gioia tra quelle mura silenziose. Certo, anche loro si sono adeguati e hanno presto imparato a stare in silenzio, hanno partecipato ai vari momenti di preghiera, con rispettoso silenzio. Una grande sala ci ha accolto per la cena, dove una cuoca aiutata da alcuni volontari, ci ha preparato il necessario per rifocillarci. Per la notte alcuni hanno dovuto accamparsi con materassini e sacchi  a pelo, ma è stata una piacevole esperienza per tutti!  Di domenica mattina, dopo un’abbondante colazione, abbiamo visitato Siena e il tempo ci ha dato un po’ di tregua permettendoci di gustare la visione di questa splendida cittadina. Al ritorno in convento abbiamo pranzato e poi il coro ha fatto le prove per la messa del pomeriggio. Suor Carla, di tanto in tanto, citofonava per parlare con le persone a lei più vicine che erano ansiose di stare un po’ con lei.  Molti di noi, hanno partecipato con devozione a lodi, vespri e preghiere, cercando il più possibile di assimilare quei momenti per portarli a casa, certi che sarebbero stati ricordi preziosi. La S. Messa è stata molto partecipata, tante persone arrivano dai paesi vicini per questo momento di canto e preghiera; il Coro, diretto da Giulio Agostini, ha animato la liturgia alternandosi con le suore che, con le loro soavi voci, sanno far salire in alto … 
    Il momento più commovente sono stati i saluti: Suor Carla ha abbracciato ognuno di noi ringraziandoci per la visita e anche la Madre Superiora ha fatto altrettanto. Molti si sono emozionati perché è stata un’esperienza che ci ha dato tanto: abbiamo lasciato qualcosa, ma abbiamo ricevuto molto di più! Per Suor Carla avere tanta gente intorno venuta sue parti è stato senza dubbio un momento prezioso, come mi ha scritto in una e-mail, esternando la sua felicità e anche la gioia delle sorelle per la visita e per i canti della messa.  Per una suora di clausura penso siano stati momenti intensi che serberà nel cuore. 
     Noi che abbiamo avuto l’opportunità di vivere attimi  intensi, ci possiamo dire fortunati e porteremo dentro di noi le melodie, i silenzi e la gioia di quei visi che hanno scelto di vivere una vita che è totalmente rivolta alla preghiera e alla lode a Dio: i loro volti raggianti sono la testimonianza di una felicità immensa.
                                                                                                   Lucia Marangoni

3 commenti:

  1. Questi luoghi sono propizi alla meditazione. Tanti conventi, oggi, offrono la possibilità di ritirarsi un momento alle persone in ricerca di senso alla loro vita.

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  2. Se andava missionaria, non era meglio?

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    1. Un'auto senza benzina non funziona, un'Anima senza Preghiera non Vive. Nel 1994, in una chiesa, ho avuto la fortuna di restare a fianco di Santa Madre Teresa per circa un quarto d'ora, mi ha appena guardato, era assorta nella preghiera. Ero bloccato dall'emozione e non sono riuscito a pensare a niente, Lei in quel frangente pregava anche per me.

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