ha capito che probabilmente abbiamo e stiamo sbagliando tutto. Lui ha avuto il coraggio di virare. Mi e vi chiedo: lo potremmo fare tutti? E cosa succederebbe? E se non possiamo fare scelte così radicali, tentare almeno di cambiare qualcosina nelle nostre abitudini? Eliminare un po' di frenesia e provare ad assaporare più lentamente la vita? Quando si va a 150 all'ora in auto si vede tutto intorno sfuocato, ma se si rallenta o, meglio, se si va a piedi, si può vedere anche il fiore che cresce sul ciglio della strada. Proviamo a chiederci soprattutto: il sistema di vivere attuale, ci rende felici?
Il dibattito è aperto.
(ringrazio l'Amico Maurizio Boschiero per avermelo segnalato)
Una grande contraddizione, quando afferma che la nave "naviga" selezionando le persone... dalla natura "non corretta" le persone arrivano come sono, "random" per così dire... e la "società" che egli fa intravvedere sarebbe mica tanto "nature"... Lui stesso pare aver cambiato attività, scegliendone una meno stressante... Per costruire quella malga, ci son voluti i "soldini"... Se tutti si rivolgessero allo stesso interesse... non ci sarebbe posto... dopo un po' nascerebbero le guerre... il serpente che si mangia la coda.
RispondiEliminaTuttavia, ovvio, o la società vira nei modi e nei tempi, o è destinata alla autodistruzione... Il progresso "sostenibile" deve darsi regole e tempi, o la autoregolazione sarà una sequenza di genocidi.
Va a contare le to ricche teorie in india ando' che i more ancora de fame parche qua no te crede piu' gnisuni basta vardarte le onge par capire che ti e el laoro a ghi poco in comune.
RispondiEliminaCondivido riga per riga quello che ha scritto Alago.
RispondiEliminafulminato sulla via di damasco... ma ...non ti invidio.
RispondiEliminagrande Francesco !! A volte cambiare non è facile, sia per noi stessi sia perchè a volte non si è capiti. Ma bisogna andare avanti e mirare al progetto. Sei un uomo libero!!
RispondiEliminaNon concordo con Alago, nè tantomeno con Tribola. Pasolini non si è mai sporcate le mani, ma ha più fatto bene lui alla civiltà contadina che mille mani sporche di terra e impastate di ignoranza. Quanto ai soldini di Alago, Francesco ha avuto il coraggio di investirli in un progetto ardito e grande. Ma scherziamo!! Dieci, Cento mille Francesco Maino!!!!!
RispondiEliminaPASOLINI era PASOLINI anche se la pensava in maniera opposta a me.Per me polemica chiusa e ognuno rimane sulle proprie posizioni.Sul fatto IGNORANZA ci sarebbe da discutere!!!
Eliminaappunto, ci sarebbe da discutere!!
EliminaCosì iniziava l'articolo su un quotidiano che lessi qualche giorno fa “BENVENUTI SUI MONTI DEL LIBERO PENSIERO”. E' una scritta che non t'aspetti campeggia accanto ai simboli dell'unione europea, della regione, del comune e di altre istituzioni collegate al mondo dell'agricoltura all'ingresso dell'area di cantiere. Siamo a oltre quota 900, del comune di Caltrano, su una dorsale impervia fatta di rocce calcaree affioranti fra qualche fazzoletto di pascolo strappato alla vegetazione dalle dure fatiche dei montanari locali. E' il “COSTO MAGRO” di Francesco. Complimenti, che cresca presto l'erba fra quelle rocce e che il tuo sogno diventi canto in un prossimo mattino
RispondiEliminaTutto bene, carissimo Icio… finché verso la fine Maino afferma quanto sopra... quindi... Che tipo di selezione opera, per scegliere chi vi lavora? dico così, perché ha usato il linguaggio del "Veneto" dedito al profitto, tutto qua. Forse perché prima faceva l'artigiano dagli ottimi guadagni? Lo afferma lui... Se invece ha messo in piedi una comunità che si autogestisce in tutto, che si dedica al volontariato senza lucro, come altre che conosco e frequento, moto più modeste, allora è diverso. Comunque ha preso dei bei soldini nostri, per mettere in piedi la fattoria. Aspetto che apra i negozi, certamente poi proverò a far delle provviste.
RispondiEliminaIntanto, se dici, un giretto assieme lo si potrebbe fare, tu che lo conosci, e che sai come anche a me piacciano iniziative spontanee verso il vivere "nature"…