Pomeriggi d’estate per i bambini
Da sempre sono stata affascinata dalle favole, dalle storie, dalle filastrocche e poesie; la cosa che mi è sempre piaciuta di più è inventare. Ho avuto modo di farlo quando, con i miei figli piccoli, raccontavo storie che uscivano al momento dalla mia mente e prendevano vita con le varie voci, facendo ammutolire Cinzia e Marco, tanto che poi mi chiedevano sempre quei particolari racconti. Penso sempre che sarei stata una maestra appassionata se avessi potuto studiare, ma spesso la vita non ci riserva ciò che si sogna e quasi sempre ci si ritrova a fare una determinata cosa perché la situazione lo esige. Così, quando Roberta Serafini, vice sindaco e responsabile della Biblioteca di Valdastico mi ha chiesto se ero disposta a raccontare fiabe ai bambini negli angoli del Comune, non ho avuto dubbi e lo scorso anno abbiamo iniziato un’avventura meravigliosa! Raccontare per far volare la fantasia, per avviare alla lettura, per stare all’ascolto, per stare insieme, per imparare divertendosi! In un mondo dove spesso i bambini sono abbandonati davanti alla televisione o ai video giochi, dove i libri non vengono letti, le filastrocche dimenticate, credo ci sia un gran bisogno di momenti come quelli che, assieme a tanti bimbi ho trascorso nel mese di agosto. Con la disponibilità delle mamme che li hanno accompagnati, abbiamo girovagato tra paesi e contrà: a Forni alla corte della famiglia Dalla Via, a Forme Cerati alla fattoria di Milly, a Valpegara nella piazzetta, a Barcarola in una corte nella strada interna, a San Pietro ai Checa e a Pedescala alla corte del Gioco. Abbiamo cercato luoghi, dove si potesse creare il contesto dell’intimità del racconto, dell’essere all’aperto, assaporando luoghi poco conosciuti e trascorrendo un’oretta in allegria. Nonostante ogni volta mi facessi un programmino, una bozza dell’incontro, quasi mai riuscivo a seguirlo: si può immaginare come un gruppo di bimbi dai tre ai nove anni siano difficile da gestire per l’attenzione che si può ottenere, per i diversi interessi che giustamente ha ogni piccolo. Così, col cestone di libri della Biblioteca, ho raccontato storie tratte da quei libri, racconti scritti da me, fiabe di Paola Toldo, indovinelli, filastrocche, poesie e canti mimati. Il tutto con non poche difficoltà; a parte l’attenzione dei bimbi che si sa essere molto poco costante, quello che mi ha creato più difficoltà è stato il chiacchierio degli adulti che non si rendono conto quanto sia difficile per chi racconta, tenere la concentrazione, raccontare, mimare, osservare, essere pronti a ogni domanda…
Comunque sia, l’esperienza è stata senza dubbio positiva: nonostante il gran caldo (si stava bene all’Astico) ho avuto un buon numero di spettatori abbastanza divisi in età e poi, da evidenziare, ci sono stati affezionati ascoltatori che non sono mai mancati agli incontri merito dei genitori che si sono impegnati e li hanno accompagnati credendo in questa iniziativa. Al termine di ogni incontro, con l’aiuto delle mamme, abbiamo fatto merenda ed è sempre stato un momento piacevole. Stare in mezzo ai bambini, raccontare, recitare, cantare, gesticolare è stata per me una gioia grande e se un po’ sono riuscita a farli entrare nella lettura e a far lavorare la fantasia, si può dire che il primo passo è fatto; ora sta ai genitori, ritagliare un po’ di tempo per raccontare una fiaba, per giocare o recitare vecchie filastrocche. Sono certa che perdendo un po’ di tempo, un giorno si avranno grandi soddisfazioni, lo dico per esperienza personale! Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato, alla Biblioteca che ha organizzato, a Ilenia Marangoni che ha portato in ogni luogo previsto panchine e seggiole perché l’ambiente fosse a misura di bimbo. Il tutto, ci tengo a precisarlo, assolutamente soltanto per il piacere di farlo; per chi non lo sapesse, la Biblioteca di Valdastico è stata quasi sempre gestita da volontari che donano il loro tempo per un bene comune che è molto prezioso e va sostenuto con forza. I racconti nei pomeriggi d’estate sono stati momenti unici e particolari e speriamo saranno ancora ripetuti; vedremo se Nonna Lucia racconterà ancora le sue storie …. Arrivederci!
bellissimo pomeriggio di racconti a Valpegara !
RispondiEliminaQuesti racconti in mezzo alle contrà di Valdastico prendono un altra dimensione. Brava Lucia !
RispondiEliminaGrazie Odette,è proprio vero, quando mi ritrovo in mezzo alle vecchie contrà, vengo automaticamente proiettata in un'altra dimensione. Mi piacerebbe, in questo contesto, raccontare storie di un tempo o recitare poesie, come ho già fatto a Pedescala in una serata magica ...
RispondiEliminaHai una buonissima idea, Lucia.
EliminaAi Scalzeri aprono le "caneve" per la festa il 16 agosto, Abbiamo trovato molta simpatica questa serata, da una caneva all'altra, l'anno passato. Perchè non aprite le vecchie "stàlle" in Val d'Astico, nelle frazioni anche, non per bere ma per raccontare le storie magiche che nostri avi raccontavano fra di loro ? Ma anche poesie, e poi, perchè non creare un festival delle storie di una volta, una festa complementare al ritorno dal bosco, d'inverno...come si faceva "na volta a filo" Sai che bello sarebbe, alla luce delle candele o delle lampe a petrolio, o olio (ho conservato quella di mia nonno) Pensare al riscaldamento !