(by Franco Mucchietto)
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Rompere il ciclo tossico della Famiglia
Se vieni da una famiglia con problemi di alcolismo, spezza questo ciclo. Prendi la decisione che l’abuso di alcol non farà parte della tua v...
Se vieni da una famiglia con problemi di alcolismo, spezza questo ciclo. Prendi la decisione che l’abuso di alcol non farà parte della tua v...
Proprio stupende, ineguagliabili, uniche meraviglie!
RispondiEliminaEra una giornata d’estate, di quelle belle soleggiate che c’erano una volta; con gli amici “Checco” e Simone, mi trovavo a gironzolare come di consueto dalle parti di forte Campolongo; guardando in basso dalle pareti verso est, strapiombanti verso il sacro luogo dell’Altar Knotto, ad un tratto, vedemmo muoversi sulle erbose cengie uscenti oblique al centro dell’abisso, degli strani quadrupedi, creature quasi mitologiche, senza però capire bene cosa fossero, nonostante la nostra adeguata cultura in materia di fauna alpina. Decidemmo all’istante di svelarci l’enigma; spinti quindi da goliardica curiosità suffragata dall’incoscienza dei vent’anni, iniziammo il folle gesto di scendere in quei pericolosissimi dirupi.
RispondiEliminaFu in quell’occasione che rincantucciato in un’umida fessura calcarea vidi per la prima volta quella pianta perenne, solitaria e originale, il “Raponzolo di roccia” ( Physoplexis comosa), quel fiore di rara bellezza dalle inconfondibili infiorescenze incurvate ed assottigliate, che passavano dal colore lilla-pallido al bleu-violetto inscurendosi verso l'apice, mi lasciò per un momento incantato e dimentico di ogni pericolo; quella visione fu ed è tuttora per me, uno dei più sublimi ornamenti naturali delle nostre montagne, degno di “Ostera” regina dell’Altaburg. A proposito delle strane creature, non erano altro che tre pecore fuggiasche e divenute selvagge, la cui lana era talmente sporca e lunga da toccare terra e credo che nessun zoologo o naturalista in quel frangente avrebbe azzardato a dar loro un’identità.
Bel racconto, Delmo, carico di ricordi e momenti vissuti in compagnia! Per il raponzolo, credo che ci siano meraviglie uniche nelle nostre montagne, a volte non le vediamo perchè non ci fermiamo a guardare, a osservare...
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