Non serve avere occasioni particolari
come centenari o altre circostanze
speciali, per ritrovarsi e stare in compagnia sotto la bandiera della pace;
ogni anno, ormai da tanto tempo, una delegazione austriaca viene in visita per
le celebrazioni commemorative sul monte Cimone. Un segno di rispetto e di
ricordo per quanti, sui nostri monti, hanno perso la vita durante il periodo
bellico 1915-18, ma anche un modo per mantenere i rapporti di amicizia con gli
italiani. Italiani che s'identificano nel Gruppo Alpini di Forni di
Valdastico, che come ogni anno accolgono gli amici austriaci e offrono loro la
cena la sera prima del ritrovo sull’Ossario del monte Cimone. Accanto agli Alpini,
instancabile e arzillo come sempre, si prodiga Sabatino Libratti di Cogollo del
Cengio, che contribuisce in tanti modi al buon esito dell’incontro e della cena.
Per lungo tempo è stato un valido cerimoniere durante le commemorazioni in
molti luoghi della grande guerra, svolgendo il suo lavoro con grande
dedizione e a lui vanno i più sentiti
ringraziamenti di come continua,
nonostante gli anni che passano, a essere
punto di riferimento e consigliere prezioso per tante persone. Quindi, la sera
del 30 agosto 2014 al Centro
parrocchiale di Cogollo del Cengio, si è tenuta la cena preparata e servita dai volontari della
parrocchia, in compagnia della delegazione Austriaca. Sabatino ha ringraziato,
ha scherzato, ha parlato la loro lingua, mostrando le sue grandi doti di uomo
saggio, mentre l’amica Maria Kemet si è prodigata per tradurre ai presenti i
vari interventi che sono stati fatti. Per i molti presenti e per le autorità invitate,
parroco compreso, è stata una serata all’insegna dell’amicizia e della buona
compagnia; una serata semplice, ma carica di significato per entrambe le parti.
Il giorno dopo, come da programma, si è svolta la cerimonia all’ossario del
monte Cimone che è il momento più
importante di questa visita annuale. Anche queste semplici occasioni, sono modi
importanti per
tenere legati popoli diversi, per reggere quel filo invisibile
che si crea tra le persone e che porta a far nascere e far crescere, sentimenti
di profonda amicizia e affetto. Grazie quindi a Sabatino per il suo supporto e
la sua costante presenza; grazie al gruppo Alpini di Forni, con a capo Luciano
Lorenzi, per la disponibilità, la passione, l’amicizia con cui si prodigano perché
questi legami non vengano mai a mancare, ma possano crescere e continuare negli
anni e siano un esempio per tutti.
Lucia Marangoni
Bravi quelli di Forni sempre attivi e pieni di iniziative. E San Piero? Neanche più la gita annuale organizzano!
RispondiEliminaForni the best for ever !
RispondiEliminaPecà chel se fai pestar sù, sensa ombra de reagire!
EliminaPestar sù, velenar col gasolio di cami, spacar le recie dal rumor d'inferno di veiculi. Come se pode indormensarse co sto bacan? To be already an benzene addict ?
EliminaSe adesso col centenario tra imperiali e sabaudi son tutti bacini e carezze, perché quelli delle Separate di Sanpiero e Kamestoan non passano una notte sulla brandina segnalata dalla Lucia? Desso chei ga robà anca el buféto noi ris-cia gnanca de batare la testa se nela frega i rugola do dal leto!
RispondiEliminaCon uso del collare e bondage non c'è rischio !
EliminaE chi sarebbe il dominante?
EliminaTo be or not to be : that is the question !
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