lunedì 22 settembre 2014

Incontro italiani-austriaci: un rapporto che continua ogni anno.

Non serve avere occasioni particolari come centenari o altre  circostanze speciali, per ritrovarsi e stare in compagnia sotto la bandiera della pace; ogni anno, ormai da tanto tempo, una delegazione austriaca viene in visita per le celebrazioni commemorative sul monte Cimone. Un segno di rispetto e di ricordo per quanti, sui nostri monti, hanno perso la vita durante il periodo bellico 1915-18, ma anche un modo per mantenere i rapporti di amicizia con gli italiani. Italiani che s'identificano nel Gruppo Alpini di Forni di Valdastico, che come ogni anno accolgono gli amici austriaci e offrono loro la cena la sera prima del ritrovo sull’Ossario del monte Cimone. Accanto agli Alpini, instancabile e arzillo come sempre, si prodiga Sabatino Libratti di Cogollo del Cengio, che contribuisce in tanti modi al buon esito dell’incontro e della cena. Per lungo tempo è stato un valido cerimoniere durante le commemorazioni in molti luoghi della grande guerra, svolgendo il suo lavoro con grande dedizione e a lui vanno i più sentiti ringraziamenti di come continua,
nonostante gli anni che passano, a essere punto di riferimento e consigliere prezioso per tante persone. Quindi, la sera del 30 agosto 2014 al Centro parrocchiale di Cogollo del Cengio, si è tenuta la cena preparata e servita dai volontari della parrocchia, in compagnia della delegazione Austriaca. Sabatino ha ringraziato, ha scherzato, ha parlato la loro lingua, mostrando le sue grandi doti di uomo saggio, mentre l’amica Maria Kemet si è prodigata per tradurre ai presenti i vari interventi che sono stati fatti. Per i molti presenti e per le autorità invitate, parroco compreso, è stata una serata all’insegna dell’amicizia e della buona compagnia; una serata semplice, ma carica di significato per entrambe le parti. Il giorno dopo, come da programma, si è svolta la cerimonia all’ossario del monte Cimone che è il momento più importante di questa visita annuale. Anche queste semplici occasioni, sono modi importanti per
tenere legati popoli diversi, per reggere quel filo invisibile che si crea tra le persone e che porta a far nascere e far crescere, sentimenti di profonda amicizia e affetto. Grazie quindi a Sabatino per il suo supporto e la sua costante presenza; grazie al gruppo Alpini di Forni, con a capo Luciano Lorenzi, per la disponibilità, la passione, l’amicizia con cui si prodigano perché questi legami non vengano mai a mancare, ma possano crescere e continuare negli anni e siano un esempio per tutti.                                              

                                                                                          Lucia Marangoni

8 commenti:

  1. Bravi quelli di Forni sempre attivi e pieni di iniziative. E San Piero? Neanche più la gita annuale organizzano!

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    1. Pecà chel se fai pestar sù, sensa ombra de reagire!

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    2. Pestar sù, velenar col gasolio di cami, spacar le recie dal rumor d'inferno di veiculi. Come se pode indormensarse co sto bacan? To be already an benzene addict ?

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  3. Se adesso col centenario tra imperiali e sabaudi son tutti bacini e carezze, perché quelli delle Separate di Sanpiero e Kamestoan non passano una notte sulla brandina segnalata dalla Lucia? Desso chei ga robà anca el buféto noi ris-cia gnanca de batare la testa se nela frega i rugola do dal leto!

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    1. Con uso del collare e bondage non c'è rischio !

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    2. To be or not to be : that is the question !

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