La
Protezione Civile ha lanciato un allarme di massima attenzione per la
proliferazione sul nostro territorio della Processionaria, bruco
dall’insolito e inconfondibile comportamento in grado di provocare
irrimediabili danni alla nostra salute e a quella dei nostri amici a
quattro zampe. Il clima favorevole e l’avvicinarsi della primavera hanno
favorito il moltiplicarsi di questi insetti ed è solito incontrarli in
processione durante le marce di trasferimento da un albero a un altro
anche in città. I danni che può provocare entrare in contatto con la
peluria che ricopre il loro corpo hanno caratteristiche preoccupanti e
di difficile soluzione, con conseguenze anche mortali per gli animali!
Pertanto è importante saperle riconoscere ed evitarle. Ma che cosa è la
processionaria? La processionaria è un insetto lepidottero, cioè una
farfalla che prima di essere tale è un bruco delle dimensioni di 2/3
CENTIMETRI. Il suo corpo è ricoperto da una fitta peluria che è la parte
urticante dell’insetto. Riconoscerli è molto semplice proprio per il
loro comportamento durante gli spostamenti. Così come dice il nome, si
accodano l’un l’altro, vincolati capo con coda, sino a formare una
“processione” lunga anche un metro o più. Questo comportamento che
incuriosisce i cani nelle passeggiate è il pericolo maggiore: l’animale
annusandoli o peggio ancora ingerendoli si procura un danno irreparabile
alle mucose. Sintomo del contatto è una intensa salivazione da parte
dell’animale, provocata dal violento processo infiammatorio
principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e
dello stomaco. Il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con
il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito
dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte
raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l’animale. Per
l’uomo i danni non sono da meno: Chi incautamente tocca questi bruchi
processionanti o maneggia i loro nidi, o addirittura alcune foglie, dove
possono trovarsi immagazzinate spoglie, peli e frammenti di peli dei
bruchi, si accorge subito della loro proprietà urticante. I danni
provocati dalla penetrazione dei peli di processionaria nella nostra
cute possono essere modesti o assumere notevole gravità. Nella pelle
dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un molestissimo
eritema papuloso fortemente pruriginoso che può scomparire dopo qualche
giorno; mentre conseguenze più gravi si hanno quando i peli o frammenti
di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la bocca o
peggio ancora quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive.
In particolare, in caso di contatto con la pelle: Apparizione in
seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito.
La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma
anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti
facilitano la dispersione dei peli.
In caso di contatto con gli occhi: Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante del bruco arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.
In caso di contatto con gli occhi: Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante del bruco arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.
In caso di inalazione: I peli urticanti della processionaria
irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con
starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente,
difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento
delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
In caso di ingestione: Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.
La prudenza dunque vuole che i bruchi processionanti non vengano mai toccati, né i loro nidi aperti; anzi, si suggerisce, una volta avvistati, allontanarsi immediatamente dalle piante infestate.
In caso di ingestione: Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.
La prudenza dunque vuole che i bruchi processionanti non vengano mai toccati, né i loro nidi aperti; anzi, si suggerisce, una volta avvistati, allontanarsi immediatamente dalle piante infestate.
La processionaria può portare a diversi problemi. Cosa fare nel caso di contatto:
In caso di dermatite: Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.
In caso di congiuntivite: Gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per verificare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.
In caso di dispnea: La valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.
In caso di dermatite: Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.
In caso di congiuntivite: Gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per verificare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.
In caso di dispnea: La valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.
Consigli generali per combattere gli effetti negativi della processionaria
Non grattare la parte irritata, per evitare una infezione batterica dai germi presenti sotto le unghie o sulle mani. Mettersi sotto una doccia calda (l’acqua elimina i resti urticanti depositati sulle braccia o su altre parti del corpo). Evitare l’ammoniaca. Il prurito permane per almeno 5 giorni, le vescicole per 2 settimane circa. Il dermatologo potrà consigliare
Nel caso degli animali la prima cura da apportare ad uno sfortunato cane colpito da processionaria consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo fine bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con acqua!
Non grattare la parte irritata, per evitare una infezione batterica dai germi presenti sotto le unghie o sulle mani. Mettersi sotto una doccia calda (l’acqua elimina i resti urticanti depositati sulle braccia o su altre parti del corpo). Evitare l’ammoniaca. Il prurito permane per almeno 5 giorni, le vescicole per 2 settimane circa. Il dermatologo potrà consigliare
Nel caso degli animali la prima cura da apportare ad uno sfortunato cane colpito da processionaria consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo fine bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con acqua!
È dunque consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con la quale
poter spruzzare ripetute volte la soluzione di lavaggio in bocca.
Dopo questo primo intervento bisogna recarsi al piu’ presto dal veterinario.
In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria (Decreto Ministeriale 17.04.1998).
(D.M. 30/10/2007) e pertanto è auspicabile che le autorità locali si muovano al fine di osservare la legge e proteggere i cittadini da questo pericolo reale.
Dopo questo primo intervento bisogna recarsi al piu’ presto dal veterinario.
In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria (Decreto Ministeriale 17.04.1998).
(D.M. 30/10/2007) e pertanto è auspicabile che le autorità locali si muovano al fine di osservare la legge e proteggere i cittadini da questo pericolo reale.
Questi i link da cui avere ulteriori ragguagli
http://www.farmacoecura.it/allergie-intolleranze/processionaria-del-pino-eritema-sintomi-e-rimedi/
http://www.clinicaveterinariagaia.com/un-pericolo-mortale-per-il-cane-la-processionaria/
(qelsi rivierapress)
(segnalata da Renate)
proprio una brutta bestiaccia! Ma si può o si deve avvisare qualche ente, ( forestale?) all'avvistamento di questi esserini pelosi?
RispondiEliminaX andare ai Lucca sui pini e pieno!!
RispondiEliminae chi la fa la disinfestazione ?? è il privato oppure è a cura del Comune ?? Direi che è urgente
RispondiEliminaVengono i VV.UU o le guardie con fucili e abbattono i nidi. Bisogna però pagare.
RispondiEliminaUna volta erano i cacciatori che sparavano ai nidi della processionaria, poi glielo è stato proibito con la conseguenza che più nessuno l'ha fatto. Dovrebbe essere la forestale a farlo..... ma...... hanno altro da fare.... Secondo me, la Regione dovrebbe di nuovo dare l'autorizzazione ai cacciatori. Ho la sensazione che TUTTI se ne fregano
RispondiEliminaPotrebbe essere una soluzione, a costo irrisorio, e una piacevole esercitazione al tiro a segno per i cacciatori. Avolte basta cosi poco...
EliminaMa cossa siu drio a dir su .Ghiu mai visto un gnaro de "GATE PELOSE" el xe fato de tarajne cossa podelo farghe na sc-iopeta' a balini???.Ghe vole le trapole a ormuni come chi dopra in CROASIA.Prima de dir monade almeno documenteve na sc-ianta.
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