Proviamo a proseguire con
Via Santa Barbara che è pure la strada più antica del Paese (l'Aretta).
Lì nell'angolo, dove vedete
il capitello di Sant'Antonio, c'è una scala in pietra che un tempo
era l'entrata della casa di Nicolussi Antonio, Toni bojo e della
Rosa boja, genitori di Mario bojo e della Maria boja. Viveva con
loro anche una sorella di Antonio, la Gilda Nicolussi che ricordo
vagamente. Ho ricordi più marcati della Rosa boja, che era costantemente trafelata a fare un qualcosa; passava spesso con una bacinella con dentro i panni per
andare a lavare alle fontane in Ara.
Davanti a questa casa, nell'imbocco del sentiero dei Trudi, troviamo la casa dove abitava Toldo Antonio, che non ho conosciuto, e Lorenzi Carmelina. Hanno avuto 3 figli: Giuseppe, Giorgio ed Erasmina, sposatasi a Schio. All'oggi, tutti e tre deceduti. Giuseppe era sposato con Lilia Lucca ed hanno avuto il figlio Antonio, prematuramente scomparso. Giorgio era sposato con Gianna Lucca ed hanno avuto i figli Michele e Laura. Ora in questa casa abitano solamente Gianna e Michele sopra, e Lilia sotto.
Davanti a questa casa, nell'imbocco del sentiero dei Trudi, troviamo la casa dove abitava Toldo Antonio, che non ho conosciuto, e Lorenzi Carmelina. Hanno avuto 3 figli: Giuseppe, Giorgio ed Erasmina, sposatasi a Schio. All'oggi, tutti e tre deceduti. Giuseppe era sposato con Lilia Lucca ed hanno avuto il figlio Antonio, prematuramente scomparso. Giorgio era sposato con Gianna Lucca ed hanno avuto i figli Michele e Laura. Ora in questa casa abitano solamente Gianna e Michele sopra, e Lilia sotto.
Ricordo la casa di Lorenzi
Agostino, culàta, con la moglie Rosina Toldo, spaca e
i figli Piero, sposato a Vicenza, Loris, prematuramente
deceduto, Fabio e Noemi.
Ora questa casa è abitata da Battista Toldo s-ciantìso, mi ha raccomandato di non scrivere badòn ;-) e dalla moglie Lucia Tondello, originaria dell'altopiano. I loro figli, Tiziana e Stefano sono sposati fuori Paese.
Ora questa casa è abitata da Battista Toldo s-ciantìso, mi ha raccomandato di non scrivere badòn ;-) e dalla moglie Lucia Tondello, originaria dell'altopiano. I loro figli, Tiziana e Stefano sono sposati fuori Paese.
A fianco, la famiglia di
Giovanni Spagnolo fabrélo e Marianna Gianesini garbàta. 4 i figli: Stelvio
che è sposato altrove, Floriano, prematuramente deceduto, Marilena, Rina sposata a Velo. Ora anche questa casa
da qualche anno è disabitata. Davanti la casa di Battista, abitava la famiglia di Wolfango Lorenzi fango e Giuseppina Slaviero
con i figli Antonietta, sposata a Chiampo, Don Diego, attualmente
nelle Filippine e Claudio che abitava a Chiuppano, prematuramente
deceduto. Ora in questa casa abita una famiglia di Extracomunitari
dei quali non so nemmeno un nome.
A fianco di questa casa abitava Toldo Giuseppe gajo, stradino dell'epoca, ve lo ricordate col carrettino e la scopa fatta di fascina? e la moglie Maria Bonato; avevano 2 figli: Renzo, prematuramente scomparso e Fernanda. Questa casa ora è di proprietà dei F.lli Toldo gàmbari.
A fianco di questa casa abitava Toldo Giuseppe gajo, stradino dell'epoca, ve lo ricordate col carrettino e la scopa fatta di fascina? e la moglie Maria Bonato; avevano 2 figli: Renzo, prematuramente scomparso e Fernanda. Questa casa ora è di proprietà dei F.lli Toldo gàmbari.
A fianco di questa casa, la
casa di Stelvio Spagnolo che l'aveva restaurata per venire in ferie,
credo ora sia in vendita. Poi troviamo la casa dove
abitava Emilia Spagnolo lussa, con suo marito Giuseppe
Spagnolo, che non ho conosciuto. I loro figli: Rino, Ivano e Tarcisio deceduti, Loris e Mario vivono fuori Paese da tempo,
Fernando vive a Vicenza, ma non manca mai di venire sù
quasi ogni fine settimana con la moglie Caterina Rossi. Davanti a questa
casa c'è la casa dei Lussi, da tempo disabitata, con un portico
che era il secondo Belvedere dopo quello del Pincio, dietro al campanile. Mi ricordo che
abitavano lì la Maria, la Orsola Spagnolo, le lusse, con il fratello
Settimo Spagnolo, el moro lusso, e sua moglie Mercedes Alessi, la
meme, e anche il nipote Luigi Cerato lusso, tutti deceduti.
Adiacente abitavano i
Mosca famiglia numerosa composta da Guerrino Slaviero e Lorenzi
Romana e i loro figli Giuseppe, deceduto, Giovanni, Ospite in Casa
di Riposo, Milena, deceduta in Australia, Isanna, sposata a Casotto,
Olimpia, Leonora sposata a Piovene e
Bruno, l'unico che abita ancora in quella casa. Ricordo che da bambina, ogni
sera all'imbrunire, era mio il compito di andare in questa casa a
prendere il latte appena munto con la pignatéla. Poi capitava che mi fermavo in piazza se trovavo altri amici o amiche che erano andati anche loro a prendere il latte in qualche famiglia e giocavamo a far girare la pignatéla e a non fare uscire il latte.
Davanti a loro abitava
Domenico Spagnolo, Ménego de Daniele, con la famiglia. Sposato con
Gianna Forlin da Castel Tesino hanno avuto Monica e Daniele che abita ancora lì con la moglie Roberta Soliman da Schio e il figlio Marco. La mamma Gianna abita
nell'appartamentino sotto. A fianco abitava Lucca Luigi con la moglie
Ida Pretto, la postina, con i figli Gianico, trasferitosi a Roma, Mariella, sposata ad Arsiero e Giuliano e Riccardo.
In questo spiazzo mi ricordo che c'erano due posse, però senza letame, solo con i muri perimetrali e lì noi bimbi della zona giocavamo tanto. Mi sembra anche di ricordare che, sempre in questo posto, posizionavano talvolta el caglièro par fare la lissia.
In questo spiazzo mi ricordo che c'erano due posse, però senza letame, solo con i muri perimetrali e lì noi bimbi della zona giocavamo tanto. Mi sembra anche di ricordare che, sempre in questo posto, posizionavano talvolta el caglièro par fare la lissia.
Giù per la stradina, sotto il portico sù per la
scala a destra, abitava la famiglia di Toldo Giovanni godi e la
moglie Toldo Pierina, Maria màula, con i figli: Oriana, sposata a
Piovene, Corrado, e Claudia sposatasi a Carrè.
Ora la casa è disabitata. Dirimpetto a questa scala c'era un'altra
scala dove abitava Lorenzi Paolo satéla che non ricordo. Poi c'era
l'entrata alla stalla di Guerra Mosca.
Ora a sinistra c'è anche l'entrata
della casa di Giuseppina Toldo màule che la usa per
venire in ferie assieme alla sua famiglia. Abita a Ginevra.
Nell'angolo del portico
abitava la famiglia di Toldo Giovanni godi e la moglie Maria da
Valpegara con i figli: Giovanni, Augusto, trasferitosi
in Francia, Gino, Marta, Vittoria e Rodolfina, queste due ultime si
erano trasferite giovani a Milano. Tutti deceduti.
Di questo portico io da bambina avevo il terrore. Questo posto, assieme al strodo dei Trudi, e al pòrtego de Camilòto era il posto preferito dai maschi per nascondersi quando giocavamo a cucòto... sapevano che noi ragazze non saremmo mai andate a cercarli là.
Di questo portico io da bambina avevo il terrore. Questo posto, assieme al strodo dei Trudi, e al pòrtego de Camilòto era il posto preferito dai maschi per nascondersi quando giocavamo a cucòto... sapevano che noi ragazze non saremmo mai andate a cercarli là.
Nella casa sotto, ho ricordi
che abitava Fontana Anna scartòna, da Valpegara, ora abita solo il
figlio Toldo Aldo Adriano manasse. Adiacente, la casa di Sartori
Massimino da Casotto e della Gina Toldo boràna con le figlie Lina, sposata a Vigolo Vattaro ed Ivana, sposata a Zanè.
Più sotto ancora abitavano
Lucca Giuseppe ghiti di cui non ho ricordi e la sorella Lucca Giuditta che ne avevo il terrore e le stavo sempre a debita
distanza. La ricordo bene: vestita sempre di scuro con fazzoletto
nero in testa annodato dietro, gonne fino ai piedi con la carriola
piena di letame che portava nei prati ogni giorno o con il bigòlo sulle spalle
che portava il latte al Casélo.
Più sotto ancora la
famiglia di Toldo Giovanni godi. Lo ricordo un ometto piccolo, ma
tanto buono e lo salutavo sempre volentieri. Viveva in
quella casa col figlio Ermenegildo e con la nuora, la Teresa traca da Valpegara rimasta vedova con
due figli: Giovanna, sposatasi poi a Vò Euganeo e Antonio, nei miei ricordi già sposato fuori paese. Ora in
questa casa abitano Medda Salvatore (ex pizzaiolo di origini sarde) e la moglie
Giuseppina.
La casa davanti alle fontane
invece, viene aperta solo d'estate dalla moglie di Silvano Fontana fùcari.
In fondo la strada, sotto le
scuole, ricordo Toldo Giovanni, Ninìn dela Quinta o più tardi chiamato Toyota, perchè dal Sud Africa era arrivato con un'auto verde pisello che
aveva il cassone aperto con scritto dietro per l'appunto Toyota
e sua moglie Maria Toldo. Lo sapete che dopo essere stata in Sud
Africa per 8 anni è rientrata alla veneranda età di 96 anni anche
la Maria? Ora abita qui con la figlia Silvia.
E ho concluso anche la Via
Santa Barbara. Vi siete resi conto di quante Persone mancano sia per
essere decedute che per essersi trasferite? Pensate solo se quelle
trasferite, fossero rimaste...
Alla prossima con Via Carlo
Alberto.
Carla Spagnolo
Grazie Carla! È sempre un piacere leggerti! Aspettavo con trepidazione questa nuova puntata. Ora non far passare troppo tempo per la prossima!
RispondiEliminaMolto interessante, permette di conoscere anche le persone di zone che frequentavo poco e pian panino le tessere dei ricordi vanno al loro posto, queste notizie non devono perdersi assolutamente perchè sono il ricordo di un paese vivo come era Sanpiero, grazie Carlissima !!!! Floriana
RispondiEliminaBrava Carla per articolo sulla Via Santa Barbara ho i tuoi stessi ricordi. Hai scordato però che noi maschietti andavamo a comperare articoli di legno fatti da Gildo: archi, pugnali, martelli, ecc... Un caro saluto alla Maria e a sua figlia Silvia!
RispondiEliminaGiustopunto Ampelio, non è un maschietto e si ricorda solo del ricamo dalle suore all'asilo.
EliminaGuarda Ampe che se nella casellina della ricerca digiti: TOLDO ERMENEGILDO ti uscirà il post tutto dedicato a questo. Ciao
EliminaBrava Carla, a no conosso nissuni, ma me par na bela inissiativa la tua. Nando vanti tenta de no desmentegarte de Philo, sonò el se nìbia, parché al l'è un sacranòn, setu e dopo el ven a sgninfàre chive da mi.
RispondiEliminaQyanta memoria hai Carla? Li conosco tutti. ma non tornerà più così sai che tristessa. Ciao Carla vai avanti
RispondiEliminaMa Carla,ne sei sicura che Rino "Micia" sia "andato avanti"? Perché era ancora l'ultimo
RispondiEliminamio coscritto de Sanpiero, ancora in vita !!! Anche se l'ultima volta che l'ho visto era
l'anno 1946.Aveva sedici anni e lavorava già in una miniera di carbone,in Belgio!!!!
Il "portico" che tu chiami secondo belvedere,penso si tratti dell' "areta",fino al1790,
costruzione della seconda chiesa, fu la piazza principale del paese.
Purtroppo sì Lino, è morto l'11 di marzo, tant'è che ho dovuto correggere il post.
EliminaChe posso aggiungere,se non il mio grande dispiacere della scomparsa di Rino. Anche
RispondiEliminase non partecipante,faceva parte della classe 1930. Una classe molto unita ed affiatata,
forse l'ultima che fino a che le forze lo permisero,quasi tutti gli anni faceva la sua festa.
Alla quale partecipavano regolarmente dei coscritti dai Furni da Valpegara e da Casotto.