giovedì 18 dicembre 2014

Il Brasile riconosce la lingua «taliàn»

Il ministro della Cultura:«Patrimonio del nostro Paese». Il presidente delle associazioni italo-brasiliane: «Commosso»

VENEZIA Martedì 18 novembre nella città di Foz de Iguazu, il ministro federale della cultura del Brasile Marta Suplicy, riconoscerà ufficialmente il talian (o veneto-brasiliano) come «Patrimonio Culturale Immateriale del Brasile»; il talian sarà la prima lingua minoritaria brasiliana a cui verrà dato questo riconoscimento. Lo comunica Paulo Massolini, presidente della Fibra (Federazione delle Associazioni Italo-Brasiliane del Rio Grande do Sul), ma soprattutto artefice del movimento per il riconoscimento del taliàn che da oltre venti anni è promotore di svariate iniziative per la tutela, la valorizzazione e il riconoscimento del taliàn. Commosso, Paulo Massolini, chirurgo di lontane origini vicentine, dedica questo riconoscimento alla straordinaria figura di Padre Rovilio Costa, vero e prorio monumento della cultura taliana, instancabile studioso, editore, animatore delle comunità presenti nei tre stati meridionali del Brasile (Rio Grande do Sul, Paranà, Santa Catarina) mancato cinque anni fa.
Padre Rovilio Costa disse «Solo il taliàn è in grado di tradurre la nostra esperienza di immigrazione, il nostro amore per la famiglia e il lavoro». Ma come si può definire «El talian» ? Gli studiosi definiscono el talian (o veneto-brasiliano), l’ultima lingua neo-latina conosciuta, singolare koinè su base veneto-centrale nella quale si innestano termini brasiliani; una lingua “viva”, usata quotidianamente sul lavoro o all’università, per scrivere canzoni e poesie, in teatro, alla radio o alla TV. Ecco come la descrive Darcy Loss Luzzatto autore di un vocabolario «Brasiliano-talian» di oltre ottocento pagine: «I nostri vecii, co i ze rivadi, oriundi de i pi difarenti posti del Nord d’Italia, i se ga portadi adrio no solche la fameia e i pochi trapei che i gaveva de suo, ma anca la soa parlada, le soe abitudini, la soa fede, la so maniera de essar.... Qua, metesti tuti insieme, par farse capir un co l’altro, par forsa ghe ga tocà mescolar su i soi dialeti d’origine e, cossita, pianpian ghe ze nassesto sta nova lengua, pi veneta che altro, parchè i veneti i zera la magioranza, el talian o Veneto brasilian».
Nel vocabolario troviamo, per esempio, un termine praticamente intraducibile in italiano, ma che i veneti conosconono benissimo “freschin”: in brasiliano diventa “odor desagradavel” e per spiegarlo meglio l’amico Darcy aggiunge un “ Che bira zela questa? La sa de freschin!” che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni..... La procedura per il riconoscimento era partita dal Comune di Serafina Correa, ove il consigliere Paulo Massolini, aveva fatto approvare il 13 novembre 2009, una legge comunale nella quale il “talian” viene dichiarato lingua “co-oficial” del comune; a Serafina Correa (Rio Grande do Sul) fin dal 18 luglio 1988 il talian è lingua ufficiale nella fiera che si tiene nell’ultima settimana di luglio.
E’ straordinario come i discendenti di quei veneti che partirono nel lontanissimo 1875 (in seguito alle disastrose condizioni nelle quali il Veneto si era venuto a trovare dopo l’annessione all’Italia) abbiano conservato un simile patrimonio d lingua, cultura, civiltà; ed è ancora più incredibile se pensiamo che, durante la seconda guerra mondiale il “talian” venne proibito dall’allora dittatore Getullio Vargas. Il Brasile entrò in guerra a fianco degli alleati e proibì sia l’uso del talian che del tedesco; diversi emigranti finirono in carcere e la loro non fu una sfida politica ma l’impossibilità di parlare un’altra lingua che non fosse il “talian”; ma nonostante questo la lingua dei veneti del Brasile ne è uscita più forte e più viva che mai.
31 ottobre 2014 - corriere del Veneto

4 commenti:

  1. São Paulo è soprannominata la capitale degli italiani, più grande comunità italiana del mondo, 6 milioni in una sola città, la più grande città dell'Italia è Milano con 4 300 000 abitanti.

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    1. Da residente , ti posso confermare che Milano non fà 4'300'000 abitanti. Se fossi così,ci vorrebbero migliaia di grattacieli. Milano ha circa 1'400'000 abitanti e molti meno di Roma.
      Fonte: comune di milano.il link con la tabella del 2013 http://allegati.comune.milano.it/Statistica/Popolazione/Popolazione%202013/cleta_zone_eta_2013.pdf

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    2. circa 5 000 000 abitanti per l'area urbana di Milano.

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  2. Quanti abitanti ci sono a milano?
    La risposta non è del tutto semplice, infatti considerando solo l'area del comune di Milano si contano circa 1.300.000 abitanti (fine 2009).Considerando l'Area Metropolitana di Milano si possono contare fino a 7.000.000 di persone residenti. In ITALIA occupa il primo posto nell'elenco delle principali aree metropolitane.
    Il massimo numero di abitanti si contava nella prima metà degli anni '70 del secolo scorso, con circa 1.700.000 abitanti. Successivamente alcune persone si sono trasferite nei comuni limitrofi, dove il costo delle case (e della vita) è minore. A Milano è alto il numero di persone straniere residente, infatti supera le 180.000 unità.
    Alcune zone della città, particolarmente nelle periferie (Loreto, San Siro, Isola, Lorenteggio, Lambrate, Niguarda, Baggio, Corvetto), sono a forte presenza di stranieri. Particolare il caso della comunità cinese, insediata da decenni nell'area fra le vie Canonica e Paolo Sarpi, colloquialmente nota come "Chinatown".

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