E così sono arrivati gli
auguri di Natale (che ricambiamo) dalla Fassa Bortolo, con tanto di
lettera esplicativa. Ovviamente non ci aspettavamo uno scritto in
tema Natalizio, ma neppure di essere tacciati da mentitori
intenzionali.
Spettabile Ditta Fassa
Bortolo, siamo dei comuni mortali, con i nostri limiti e ci dispiace
se ritiene offensive le nostre preoccupazioni riguardo il suo
progetto industriale nel nostro territorio: (preoccupazioni
suffragate anche dalla maggioranza della popolazione). Abbiamo solo
informato la gente usando trasparenza, senza forzature o interessi
personali. Forse, nell’incontro a Forni per illustrare il
progetto, sperava in un coinvolgimento propositivo di condivisione
con i Valligiani, ma così non è stato e allora veniamo etichettati
ignoranti assoluti in materia ambientale. E’ una esagerazione…
Siamo cresciuti a fianco dei nostri Nonni che vivevano dei frutti di
questa terra e qualche insegnamento ci è stato tramandato. Sapevamo
si e no che c’era la dolomia a pochi passi da casa, che voi
sondavate già da tempo, senza che nulla trapeli delle vostre
intenzioni future. Quando, per iter di legge, avete presentato il
progetto alla popolazione, pensavate ad unanime approvazione.
Purtroppo, suo malgrado, non siamo Valligiani così creduloni. E poi
ancora, ergersi paladini della coesione sociale, nonchè rispettosi
della natura, per poi contraddirsi con l’analisi
progettuale che ammette un
impatto medio in atmosfera superiore
a 2 Km.!!! Tutto questo cozza male con le
Vostre convinzioni. Nella parte finale della vostra lettera, vengono
sciolinati numeri da capogiro per contributi straordinari ed
occupazione lavorativa. Per l’occupazione, impianti similari al
vostro, occupano a regime max 15 persone, dirigenza compresa.
L’indotto si riferisce a quei camionisti che si fermeranno a
pranzare, se di loro gradimento, nei ristoranti della Valle. Per
contro, il calcificio rimarrà in loco per secoli a venire con le
conseguenze che tutti sappiamo. L’aria pulita non si compra a suon
di contributi. Nella stessa sede di Spresiano è bloccato da più
di un anno un Vostro progetto per la costruzione e potenziamento di
un nuovo forno per la calce, perché non ci sono garanzie per la
salute pubblica e l’ambiente. Questo basta e avanza. (Estratto dal
Corriere del Veneto mercoledì 5 Novembre 2014).
Auspichiamo per la nostra
Valle un’economia diversificata che rispetti il territorio e,
anche se i tempi sono difficili, mantenere un ambiente sano e
appetibile è già un valore.
Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora un volta tutti i volontari che hanno collaborato e la popolazione che ci ha sostenuto.
Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora un volta tutti i volontari che hanno collaborato e la popolazione che ci ha sostenuto.
GRAZIE e a tutti auguriamo un sereno
Natale.
Gli abitanti di frazione Sella
La vostra frazione è un bel esempio di unità, cohesione, combattività e democrazia. Bravi!
RispondiEliminaCerto, diamo a Cesare quello che è di Cesare, però diamo atto che tutta la Valdastico è stata solidale all'iniziativa encomiabile della frazione SELLA.
EliminaIl mio giudizio sarà anche di parte, ma non posso che complimentarmi con i “ragazzi” di contrà Sella per la signora risposta alla triste lettera della fassa.
RispondiEliminaAh, ragassi! Bortolo non smentisce, quindi conferma... mi sa che si tratti davvero di una sua iniziativa, volgare che mai! e che lo qualifica.... Pensavo anch'io ad una birba, da internet si può scopiazzare una carta intestata...
RispondiEliminaPensate che anche a Perugia ha inviato la stessa lettera, quando si sono opposti alla costruzione del calcificio in 2007? Ignoranti in tutta l'Italia?
RispondiEliminax urka:
RispondiEliminanon ho capito se è una domanda o una conferma. Se quest'ultima, sto più in pace.
domanda purtroppo, non mi sono informato presso il colletivo di Perugia.
RispondiEliminaSono convinto che il Fassa non ha considerato i Perugini degli ignoranti, cosa che invece a priori, pensava degli abitanti della Valdastico, convalidato poi, dalla sua lettera aperta. Ha sbagliato ogni genere di valutazione, sia ambientale che morale della nostra Vallata e se l'autore dello scritto è veritiero, dovrebbe da prima scusarsi e successivamente vergognarsi di esistere.
RispondiEliminaHai ragione cipcip. Pero ricordiamo per il futuro che, se l'amministrazione di un Comune non è l'immagine del popolo che governa, non rispetta la sua volontà, non sarà strano che queste situazioni si ripetono. A Perugia le autorità comunali sapevano da quella parte trovarsi, e la ditta trevisana non si è permessa di criticare.
EliminaSte tenti tusi a no perdere la bona creansa. Il Signor Fassa, nella sua gran bontà d’animo, ci ha già invitato per ben due volte a casa sua pasturati e riveriti e noi invece come l’abbiamo accolto? A marsoni in faccia. Non abbiamo infatti ancora ricambiato l’invito, come costuma fra persone dabbene e timorate. Data l’imminenza delle festività propongo di invitarlo ai Sella a cantare la stella e poi venite su da me che facciamo un piccolo party. A podémo brustolare un fià de groste de vezena e do fete de cudissìn sora ai sirci dela fornela e fare do ciacole in alegria, vero? Taré che col sarà sgionfo de cavalina a ghin femo asumere anca sento de adeti. Gioska, ti che te pari el pì gato, organiza un fià le robe, nemo…vanti!
RispondiEliminaCaro il mio Don io porto la polenta di patate da brustolare ed anche un po' di quella normale per chi non piace quella di patate :-)))) Colgo l'occasione per farti tantissimi auguroni di cuore per un Buon Natale con un bacetto sulla punta del naso
EliminaEsimio reverendo... sono convinta che i vari "Rinaldi-Gusti-Gioski... apprezzeranno questo tuo suggerimento e dati i tempi ristretti si organizzeranno sicuramente a ridosso dell'Epifania vedrai!!!
EliminaSono ok le groste de vézena co la polenta bianca o giala o de patate, ma proprio sora i sirci dela fornéla? Setu che fumeghéra... te fè ciamare el 115 dai vicini de casa don!!! Ghetu miga un caminéto del buon comando co na gradéla? Na roba però da s-ciaràr fora na volta par tute: DIME ANDO' CA GHEMO DA VEGNèRE CHE MI NO LO GO' GNANCòR CAPìO... E GLI INVITATI CHI SARìSSILI???
E già ca ghe sémo: ghetu miga fato el presepio o ol'albero da mandarmelo par el concorso del blog???
Vara bela che te ste perdendo culpi setu, .. a te go ito che mi a fasso el presepio invisibile e che par quelo a no posso mandarte le foto. Epò, la xera ben che logica che se a ghissi ciamà el Fassa a cantàr la stela ai Sela a gavarissi catà in loco tute le indicassiòn utili pal party. Antevorè mia ca ve dighe tuto e subito, oves et boves, vero? A ghe vol sempre un fià de suspens. Se po valtri a non gh'inbrochè una e a me tirè sempre el paco, a no xe mia colpa mia, a si valtri scorlùni.
EliminaMarsuni in facia? Sito mato? un onore tale si riserva a pochi eletti. Te vorissi, vero, fare anca ti na magnada de polenta e marsuni, dì la verità... comunque, vaben anca par le groste de vezena, dai.
RispondiEliminaPenso che la lettera del sig. Fassa, che accusa di ignoranza i Valligiani, visto che non c'è stata nessuna smentita, sia autentica. Ho sperato che non lo fosse, perché la credibilità e serietà di una ditta di quelle dimensioni , non sarebbe mai caduta così in basso. Mi devo ricredere . Una cosa è certa: non comprerò mai più un prodotto di questa azienda. Sono immensamente deluso!!!!
RispondiEliminaSperiamo che la faccenda calcificio sia chiusa , che il cognome Fassa scompaia dal blog e che il tutto sia ricordato come un brutto sogno. Sono altrettanto convinto, che gli abitanti della Contrà Sella , si augurano che non vengano a loro rotti più gli zebedei e che la routine quotidiana ritorni nella sua normalità. Dobbiamo comunque ringraziare i promotori per la loro tenacia e determinazione. Bravi !!!!
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