mercoledì 31 dicembre 2014

Le meraviglie dell'Universo

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, si è preso il tempo di stendersi su di un prato e amminare il cielo di notte. Pochi credo. Offrirebbe spunto per una profonda meditazione. 
Avete mai pensato che una sola stella equivale ad un nostro sole? 
Cos'è l'Universo? 
E l'infinito?
Da dove veniamo? 
Cosa facciamo? 
Dove andremo?
Oggi solitamente è il giorno dei "buoni propositi" per l'anno a venire.
Provate, proviamo, ad aggiungerci anche quello di trovare un po' più di tempo per meditare, per rallentare un po' la nostra quotidianità diventata così frenetica ed avere un sorriso e una parola per chi ci vive o ci passa accanto. 
Buon fine d'anno a tutti Voi e stanotte divertitevi senza sballare!


5 commenti:

  1. Secondo mi l'Universo l'è 'na bala, nol'esiste! Desso spèto Max a sproloquiare un fiàntin!!!

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  2. Nocòr mia che te speti el Maxy, chel sarà già drio pareciarse le piste par stasera. Se l'universo el xe na bala, alora anca ti che tin ghe fe parte a ti si na bala e no te esisti, proprio come mi. Noi siamo superstelle. Di tutta l’influenza esercitata da una superstella su ciascuno obiettivo stellare, il 95 % impone alla barriera stellare un moto orbitale tendenzialmente spiraliforme e centripeto; mentre il restante 5 % attrae la stella presso la sua massa, per fagocitarla e stroncarle l’esistenza. Difatti, grazie all’energia antigravitazionale, l’intero moto orbitale di una barriera stellare risulta perpetuamentemente più o meno lo stesso, ossia privato di quella sua tendenza a portare avanti e a concludere una spirale centripeta dagli intenti autolesionistici.

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    1. Te stè parlando de chele bale là, vero, massive, che le gira spiraliformemente incatejandote i denoci, co tevidi e te senti i politicanti strolicanti chei spuasentense; fasendone credare un bel mondo antigravitassionale che ne fa volare centrifuga' verso il benessere statico, appeso come i saladi in cantina, indove che i pontegani va a far dandèga, lassandone gnanca el spago da ciuciàre...

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  3. Io, Carla prendevo il tempo, quando ero bambina, di stendermi su un prato, di giorno però, e di guardare il cielo, le nuvole, e sognare. Non rimanevo molto perchè l'immensità mi creava un sentimento di paura, di solitudine e forse di eternità non molto piacevole per una bambina della mia età. Preferivo i giochi con le mie amiche.

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  4. Ho sempre nella mente il bellissimo cielo stellato dalla Conca di Folgaria.........................la mia adolescenza che è lontana e se ne è andata via!!!!!Floriana

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