mercoledì 10 dicembre 2014

Considerazioni sulla Centrale a biomassa - 2 -

In settimana, alcune persone di San Pietro, mi hanno aiutato a raccogliere numerose firme di abitanti del nostro Paese da depositare in Comune come protesta in merito al fastidioso rumore proveniente costantemente dalla centrale a biomassa (cippato) sita in via Cavallara. 
Data la vicinanza della mia abitazione al suddetto impianto, sono direttamente coinvolto e tengo a precisare che tale lamentela, da me sollevata già dal mese di febbraio e continuamente rinnovata nei mesi successivi, è stata risolta solo ad Ottobre e solo dopo essere ricorso a risorse personali, nonostante i ripetuti incontri con i proprietari del terreno, con il direttore della centrale e con il Sindaco. Tutto questo per far riuscire ad installare un portone e far sì che si possa dormire tranquilli…. a San Pietro!!!
Alla luce di tutto questo mi sono posto delle domande: ma il disturbo era solo verso casa mia? Il Nostro Paese è il posto giusto per impianti produttivi di questo genere? E’ normale avere sotto le finestre di casa di un intero paese quattro motori a scoppio che funzionano giorno e notte sabato e domeniche comprese? Cosa respiriamo quotidianamente? E’ giusto che a qualsiasi ora del giorno o della notte si possa accendere una ruspa e caricare cippato dentro ad un container, non curandosi di chi abita nella zona? 
E’ così che è partita la mia inchiesta e sembra che, dal numero di consensi, non sia il solo a sentire l’esigenza di una tutela da parte dell’Amministrazione Comunale riguardo le emissioni, sia acustiche che di polveri. 
Ora io credo che proprio in quel luogo non c’era bisogno di un impianto che non occupa nessun abitante di Valdastico e che non porta sicuramente ricchezza nel nostro Paese, ma al contrario, ci toglie l’unica cosa che veramente abbiamo e che ci distingue da altre realtà, magari più ricche di servizi: un po’ di quiete e silenzio e magari anche un po’ di paesaggio, considerato che anche quello mi sembra compromesso.

Se mai ci fosse stata la possibilità che un turista di passaggio, o qualsiasi visitatore si innamorasse del nostro paese e decidesse di acquistare una delle innumerevoli case in vendita con questa bella attività sotto casa saremmo ben sicuri di scoraggiarlo.
Concludo precisando che farsi un giro dietro alla chiesa, oppure in Via S. Barbara la sera, quando la centrale è in funzione, aiuta a farsi un’idea di cosa ci hanno imposto di “ascoltare”, per i prossimi 20 anni, degli sconosciuti imprenditori che, anche se poco importa, non sono nemmeno del nostro Paese e neppure lo conoscono.
Luciano Pesavento
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34 commenti:

  1. Anonymous8 dicembre 2014 01:05

    Salve, da un paio di anni non abito più nella Valle ma ricordo che gli abitanti della contrà Cerati si lamentavano già
    allora delle polveri prodotte dalle aziende ( Lorenzi, Sella ecc.) ed anch'io ricordo l'odore di vernice che arrivava in
    paese . Ricordo anche delle persone che si lamentavano dell'odore che producevano i cavalli nella zona sotto il campo da calcio di San Pietro. Dico questo perchè è giusto salvaguardare la nostra salute e ambiente ma cavalli, mucche ecc. distanti dalla nostra vista perchè producono odori .!

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    1. anon. 0105
      Sai , ognuno sente la puzza sotto il proprio naso . Solo che alcuni sanno distinguere quella fastidiosa e quella dannosa !!!

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    2. Buongiorno, per cortesia qualcuno mi saprebbe indicare la destinazione urbanistica del terreno cui insiste la centrale a biomassa e quello delle case adiacenti. Penso che finchè si lasciano costruire case sparse in mezzo ai capannoni industriali il problema della convivenza sarà sempre all'ordine del giorno. Con questo lungi da me pensare che una attività industriale non debba rispettare le leggi.

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    3. Questi vogliono costruire le case in ZONE INDUSTRIALI soli soletti, grandi grandissime, e poi non sentire nessun rumore. Se nel capannone del Coa aprono un'attività farà un altra raccolta firme???

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    4. Mi ero proposto di non rispondere a provocazioni anonime provenienti da chi non ha la giusta conoscenza del caso, probabilmente spinto da fattori personali, quindi senza portare niente di concreto.
      Questo lo dico all’anonimo che ha scritto “Questi vogliono costruire case in ZONE INDUSTRIALI soli soletti grandi grandissime”.
      Ma le dimensioni dell’ abitazione centrano qualcosa con i fastidi della centrale?
      Perché si parla al plurale. Siamo in molti in queste condizioni?
      Credo dunque che il commento sia rivolto a me.
      Rispondo quindi, ma non al mittente, ma a chi prova a comprendere senza usare le solite chiacchere da bar.
      Innanzitutto visto che si è parlato di raccolta firme sottolineo che queste sono SOLAMENTE degli abitanti di Via Regina Margherita, Via S. Barbara e dintorni. Comunque tutte di S. Pietro “centro”. Nessuna e dico nessuna firma è stata raccolta in Via Cavallara, proprio perché sapevo fin dall’inizio che qualche anonimo avrebbe obiettato come sopra. Riflettiamo allora su chi ha più fastidi dalla centrale, se la zona artigianale oppure la zona residenziale.
      Inoltre, come specificato in una mia precedente, il sito produttivo in questione è sorto in Zona Agricola, come stabilito dalla legge. Un motivo in più per non tirare in ballo la zona industriale, che nulla centra con questo discorso. Finisco: la mia casa è in zona artigianale, ma possiede tutti i requisiti per essere adibita ad abitazione privata. E’ infatti in possesso di regolare abitabilità questa datata maggio 2012, molto prima che la centrale venga realizzata.
      E’ proprio per questo che, come in tutta la zona artigianale – industriale, di giorno non si possono superare i 50 decibel di rumore e di notte i 40. Non ci deve nemmeno essere una differenza di più di 3 decibel dal rumore a centrale spenta a quando questa è accesa, nelle ore notturne. Visto che funziona 24 ore al giorno…..
      Da quanto sopra si evince che se dal COA apriranno un nuovo sito produttivo queste saranno le regole, e non servirà nessuna raccolta firme se rispettate.
      Questo per quanto riguarda i rumori.
      Per i fumi invece serve un analisi, che finora nessuno ha effettuato ed è solamente questo quello che si richiede all’ Amministrazione Comunale. Senza bisogno di scendere sul personale.

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    5. Ben detto!

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    6. L'emissioni di inquinanti
      Tutti i processi di combustione provocano il rilascio in atmosfera di sostanze inquinanti e potenzialmente dannose per la salute e l'ambiente. Da questo punto di vista, gli impianti a biomassa non fanno eccezione.
      I principali inquinanti rilasciati in atmosfera in seguito alla combustione del legno sono:
      • ossidi di Zolfo (SOx)
      • ossidi di Azoto (NOx)
      • composti organici (CxHy o COV)
      • monossido di Carbonio (CO)
      • polveri
      Le grandi quantità di questi inquinanti sono imputabili all'utilizzo di caldaie e impianti tradizionali di piccole dimensioni, come la "stufa della nonna" oppure i camini aperti.

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  2. Se in questi ultimi mesi, in questa nostra Valle di lacrime,si discute cosi' animamente sui problemi relativi all' ambiente, alla salute dobbiamo il merito solo all' ex sindaco. Bisogna precisare che e' stato lui a introdurre questo grattacapo nella ns comunita', tramite la ditta Fassa. Lui stesso sapeva da tempo i propositi da parte di questa azienda, ma e' stato ben attento a tenere all' oscuro tutta la comunita'. Vuoi per l' avvicinarsi delle elezioni e questa grana avrebbe recato danno alla sua campagna elettorale, o vuoi perche' avrebbe perso la sponsorizzazione, da parte di questa azienda, per il ritorno dal bosco. " Il silenzio assordante" che l'ex si riferiva al famoso Consiglio del 24/11 forse si referiva al suo, su tutti gli anni passati della sua Amm., e soprattutto anche su questo impianto in questione. Non capisco con quale diritto e coerenza si e' messo promotore per indire un consiglio c. per il no del calcificio, (e solo dopo aver aspettato l' esito della raccolta firme) sapendo che poco prima aveva dato il consenso alla costruzione dell' impianto dei Cerati. Certamente piu' piccolo ma con le stesse problematiche: emissioni, rumore, impatto ambientale. Perche' la certezza e' che uno ce l'abbiamo e l'altro non dovrebbe essere costruito, Uso il condizionale perche' come ha gia detto giustamente Pickelhaube n. 2 non e' ancora finita. Abbiamo vinto una grande battaglia ma non la guerra, sperando che i ns nemici si arrendino. Tutto l' iter e la costruzione, di questa centrale, e' avvenuta nel piu' assoluto silenzio, e la conferma e' anche il fatto citato dal sig. Pesavento. Senza mai chiedere o indire una riunione pubblica, almeno con gli abitanti vicini all' impianto in questione. Costruito con le promesse, ai suoi scudieri, che queta centrale avrebbe portato dei benefici, ma mai realizzati (posti di lavoro, acqua calda per gli impianti sportivi ecc.). Tutto questo alla faccia della cosi' tanto declamata trasparenza che l' ex vicesindaco aveva improntato il suo discorso nel ridetto e famoso Consiglio C. Quindi non spariamo sull' attuale Amm. che ha deliberato il volere della volonta' popolare e non della minoranza, come si legge in qualche giornale, anche se magari tale volonta' non e' in linea son la stessa maggioranza. Perche' deve essere cosi' e questo si chiama Demorazia. A differenza di altri che hanno sempre deciso, anche su questioni importanti, senza sentire nessun parere popolare. Perche' chi amministra deve essere solo il tramite, il garante tra la volonta' dei cittadini e l' esecutivita' della stessa.

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  3. I rumori potranno essere contenuti con facilità con un buon isolamento acustico, diverso il discorso delle polveri prodotte dalla combustione del cippato. Quelle si propagano per km. quadrati . L'unica consolazione è che il cippato è ben distinguibile, diversamente dal polverino usato nei forni della calce e cementifici, ove bruciano ogni porcheria.

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  4. Anonymous delle 15:53 Che provenienza ha il cippato? Molte persone si sono accorte dell'impestazione di lumache rosse in coincidenza con l'arrivo del cippato. Mi chiedo se non sia il caso di fare analizzare entrambi, sperando ed auguandoci che non ci siano tracce di radioattività

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  5. cara renata il cippato è semplicemente legno macinato le lumache forse non lo sai si riproducono a livello del terreno e non hanno alcun interesse alla lignina(materiale di cui sono composti i tronchi)ma mangiano solamente materiale erboso.......le cause delle tante lumache sono l'abbondante pioggia caduta nell'ultimo anno e le temperature alte dell'inverno scorso che non hanno diminuito la popolazione.....per quel che riguarda la radioattività credo sia una baggianata......

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    1. Anonymous delle 19:19 Chiedo scusa per la mia ignoranza in materia e sono contenta che non ci sia relazione tra cippato/lumache

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  6. Rimaniamo nel seminato. Le lumache rosse credo c'entrino come i cavoli a merenda. Diverso il discorso del cippato. Bisognerebbe vedere da dove arriva per essere macinato. Le analisi dovrebbero essere fatte periodicamente e a sorpresa. Solo così si riesce a tenere sotto controllo "qualcosa".

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  7. concordo con voi per quanto riguarda la radioattività. Bisogna essere diffidenti e non escludere nulla. Un mio amico ha contestato un carico di legna da ardere, proveniente dall'Est Europeo, perché, con lo strumento , ha scoperto tracce di radioattività.

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    1. strumento da misura eventuale :
      https://www.dev74.com/web/viewpage.asp?idpage=59

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  8. Mi ricordo che qualche anno fa, le fonderie Beltrame di Vicenza, hanno fermato gli impianti perché hanno rilevato tracce importanti di radioattività nel materiale ferroso. Meno male che il problema è stato arginato prima della fusione, grazie agli strumenti di controllo. Figuriamoci il piante, le cui radici, come i funghi in particolar modo, assorbono le sostanze dal terreno. Speriamo che i responsabili non la pensino come l'anon. 19.19 , definendo una baggianata l'argomento in discussione.

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  9. leggere :
    http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/i-vostri-articoli.html?start=18
    interessata anche una ditta dell'Alto Vicentino .!.............

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  10. anony 8dic 2042
    Ho letto l'articolo del pellet radioattivo proveniente dalla Lituania e venduto anche nella nostra Provincia e sono rimasto sgomento dalla notizia di tale rilevanza. Il giornale di vicenza ha fatto un articolo in merito, non solo per diritto di cronaca ma anche per informare la popolazione ? Mi chiedo, tutte quelle tonnellate di polverino che sarebbe stato bruciato nel forno del calcificio delle Morogne, chi avrebbe stabilito la provenienza ? Chi poteva controllare visto il circuito chiuso dell'approvvigionamento? Polveri sottili, rumore, impatto ambientale e magari anche un pò di radioattività .........Mio Dio , oso non pensarci !!!!

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    1. informazioni/centrale biomasse in Molise sul blog del Dott. Montanari :
      http://www.informamolise.com/prima-pagina/inquinamento-biomasse-nanopatologie-intervista-al-dottor-stefano-montanari/

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    2. "E la Terra ha continuato a girare intorno al Sole e su se stessa. Il futuro? Stupendo senza di noi."
      Bellissima questa immagine.....

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  11. Due occhi e due orecchie oramai non bastano più. Viviamo in un mondo matto e io vi dico sinceramente, e me ne dispiaccio, che inizio a dubitare di tutto e di tutti, sono sempre sull'altolàchivalà, mi è venuta meno la fiducia, quando una volta era l'esatto contrario. Non so se il popolo con un po' di cervello potrà arginare quello che sta avanzando basato tutto unicamente sul profitto ad ogni costo e per quel profitto si è disposti a tutto pur di ottenerlo.

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    1. Sarà perché qualche anno di troppo sulle spalle ci indurisce un po', sarà perché con gli anni si vedono tante cose storte e nefaste, sta di fatto che cerco di mettere in atto una frase, forse proverbio, che mio nonno '' Nane'' ogni tanto mi diceva: fidati solo delle tue gambe ''. Io, allora, ero piccolo e non comprendevo appieno il significato, però, quelle poche parole,ma mi sono rimaste impresse e a distanza di tanto tempo mi rendo conto che aveva ragione.

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    2. Anony delle 17.30 :
      E perchè non iniziamo a dare il buon esempio? Proviamo! "Quando un solo uomo sogna, è solamente un sogno. Ma se molti uomini sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà." (F.Hundertwasser) Abbiamo visto, con il calcificio, che è possibile agire insieme ed ottenere un risultato. Uniti possiamo agire per tante altre cose e cambiare l'avvenire, poco a poco.
      Ricordatevi il "Dīvide et īmpera", era il modo di governare il territorio italiano ed estero, ai tempi dei romani, e evitare rivolte da parte delle singole popolazioni. I tempi cambiano.

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  12. "Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà".
    (Niccolo Machiavelli)

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  13. tuti leterati qua, senti che citassiòn ciò!
    mejo che vae in bilioteca un fià... che dopo ghin fraco qua una anca mi!

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    1. quanta saggezza Para.Qui si cita per anatocismo letterario.
      pure io ho una citazione che conservo da molto tempo in vista del momento propizio che non arriva mai.
      senti qua :"due Tette e un kulo valgono più di mille parole" (è di produzione propria,ma mi piace attribuirla a Rocco Siffredi per dargli valore letterario).

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    2. impianto a gassificazione anche quell'ultimo....

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  14. Non so cosa serve parlare a citazioni..miga se risolve tanto me sà

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    1. Almeno le citazioni favoriscono la cultura!

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    2. si ma qua se parla di centrale a cippato della cavallara

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  15. perché chiamarla centrale a biomassa,termine fuorviante ,per un impianto di gassificazione. Se il combustibile è syngas di biomassa ha poco. Un impianto a biomassa è la stufa, il camino di casa o qualunque cosa funzioni su questo modello.Se uso biomassa per produrre gas, dovrebbe chiamarsi gassificazione . oppure mi sbaglio ?
    non vi manca quasi nulla in valle, tra cave,centrale idroelettrica ,eolico,gassificatori,ex calcificio. I deputori per le acque nere li avete ? a questo punto penso di si.
    vediamo cosa vi manca per il futuro:
    - centrale a carbone
    - un piccolo generatore a vapore alimentato da fissione del nucleo.
    penso basta per limiti tecnologici del momento attuale.

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  16. ma perchè ai corazzola non viene imposto di utilzzare la legna che ci sono nei nostri boschi come viene fatto nei comuni trentini?magari dando lavoro a qualche paesano e cosi facendo si possono tenere puliti boschi che ormai stanno morendo basta fare un giro su per la cingella,come la zona sopra contrà costa.per il discorso inquinamento l'impianto se non è in regola si fa fermare basta mandare l'ente proposto per i vari controlli anche da parte del comune

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  17. W la centrale!!!!!!!!!!!

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La vignetta