'Da voi abita solo conservazione e declino'.
Ma c'è chi pensa sia un falso
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Augurando un ironico 'Felice Natale' il calcificio Fassa Bortolo di Spresiano (Tv) coglie l'occasione per dire addio agli abitanti di Valdastico con una lettera aperta alla cittadinanza, ma è evidente che il preciso intento è quello di chiudere la spinosa questione del nuovo stabilimento in contrà Sella pronunciando la fatidica ultima parola e lanciando un messaggio non proprio di fratellanza natalizia ai valligiani. E questo messaggio ha tutta l'aria di essere un 'arrivederci e senza grazie'.
Il progettato calcificio sul sito di Cava Marogna sembrava solo poche
settimane fa ormai a un passo dalla realizzazione. Grazie invece alla
contrarietà dell'Amministrazione che ha preso atto della raccolta firme
degli abitanti per la maggior parte ostili al 'mostro di cemento', il
calcificio non ha avuto il nulla osta necessario e la ditta Fassa, ormai
quasi certa di poter realizzare l'opera, è stata costretta ad un
inaspettato dietro front dopo mesi di studi del sito e un complesso
progetto da 22 milioni di euro.
La lettera, distribuita manualmente in tutte le abitazioni di
Valdastico, attacca come un normalissimo scritto di presentazione di un
calcificio all'avanguardia, ricordando che sullo stemma comunale sono
raffigurate due fornaci e quindi sottolineando l'importanza che aveva
nel territorio di Valdastico la produzione di calce. La Fassa mette in
risalto le caratteristiche che contraddistinguono la ditta, cioè la
sostenibilità ambientale e il rispetto verso il territorio dove i suoi
opifici vanno ad insediarsi. E fin qua, niente da dire, visto che
comunque la Fassa è una ditta rinomata in tutta Italia con 12
stabilimenti a regola di legge e 900 persone alle sue dipendenze.
Ma dopo la bella presentazione la lettera inizia ad alzare i toni,
svelando il vero messaggio per la quale, evidentemente, è stata scritta:
'Reiterati attacchi inaccettabili nei confronti della nostra azienda ad
opera di persone che hanno intenzionalmente mentito sulla nostra
realtà' – recita la lettera - dimostrano una 'assoluta ignoranza in
materia ambientale e riteniamo che queste persone possano essere
prezzolate da qualcuno dei nostri concorrenti oppure spinte da interessi
personali, come la vendita di abitazioni o terreni'. 'Prenderemo atto –
continua lo scritto - che in questo comune non abita una visione di
crescita e sviluppo bensì di conservazione e declino'.
A questo punto la Fassa ne ha proprio per tutti. Anche
l'amministrazione e le minoranze sono tacciate di 'scarsa lungimiranza'
verso il territorio che abitano. La Cava Marogna è destinata a diminuire
e di molto l'attività, profetizza non senza compiacimento la Fassa, e
così i proventi per il Comune.
L'opificio di Spresiano sembra aver archiviato il benservito, ma non
dimentica. La conclusione della lettera suona come una ripicca: 'Vorrà
dire che ci rivolgeremo a qualche altro comune della vallata che si
dimostri interessato a investire positivamente nel futuro', e
'dimostreremo con i fatti che i nostri forni non provocano assolutamente
danni alla salute, inquinamento acustico e tanto meno atmosferico'.
Ma presunte vendette a parte, che cosa sembra lasciar intendere senza
mezzi termini la Fassa? Che un concorrente può aver spinto il comitato
dei no a remare contro il progetto, e magari tra un anno i valligiani si
troverebbero un altro Fassa Bortolo a riempire il vuoto lasciato dal
calcificio che ora se ne va a capo chino? È una ipotesi come un'altra,
sulla quale i valligiani ci ridono sopra, ancora troppo compiaciuti per
la vittoria del 'no'. Nei blog commentano con soddisfazione ma anche
distacco quella che definiscono ironicamente la 'letterina' di Babbo
Natale Fassa. Qualcuno se la prende per essere stato trattato come
ignorante, ma nel contempo ne gioisce e si sente comunque dalla parte
del giusto.
A molti invece la lettera, distribuita senza firma, pare una bufala,
costruita a bella posta e scritta di getto da un arrabbiato favorevole
al calcificio e non da un Bortolo Fassa che fa calce da 300 anni, e che
quindi dovrebbe essere super partes, o comunque dimostrare una certa
signorilità. Quale ditta così rinomata si preoccuperebbe di passare con
un furgoncino e distribuire casa per casa volantini? Caccia quindi al
furgoncino. Chi l'ha visto, chi non l'ha visto, chi lo guidava? In
attesa di informazioni più dettagliate e di un'eventuale smentita della
ditta di Spresiano gli abitanti di Valdastico al momento stanno sul chi
va là e non possono evitare di chiedersi: 'Siamo nei pensieri della
Fassa. Dobbiamo sentirci lusingati o preoccupati?'
(Marta Boriero Thiene on line)
Vedremo fra poco, appena ho un po' di tempo in più, stralci delle Osservazioni presentate in Regione da parte di tale Zotti, mi pare, da Arsiero... da qualche parte ho scaricato tali documenti
RispondiEliminaCHI E' ZOTTI? UN INGEGNERE CON LE PALLE QUADRATE O IL PRESTA NOME DI GRIGOLIN O DI BARATTONI?
RispondiEliminaPerchè ti arrabbi? Lo sai che NON si scrive maiuscolo, se non per evidenziare qualche parola, e che gli amministratori generalmente cancellano i Post scritti in maiuscolo?
EliminaDillo te, che sai più di me!?
RispondiEliminaZotti o Zottin non ha nessuna importanza. Bisogna contrastare i Saputoni del sig. Fassa in ogni modo. Loro non sono i dei in terra. Mangiano, dormono e respirano come tutti noi , per cui soldi o non soldi , si combatte su tutti i fronti. Grigolin o Barattoni, , se venivano nella Valdastico con gli stessi propositi del sig.fassa, agivamo nello stesso modo.
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