Dell’autogestione e della conversione ecologica della fabbrica milanese RiMaflow ci siamo occupati più volte – leggi, ad esempio, Rifiutare e creare, RiMaflow ha pure aderito alla nostra campagna 2014 Ribellandosi facendo, con questo messaggio Ribellarsi senza padrone. Anche della comunità rurale fiorentina, Mondeggi, che ha cominciato a trasformare una proprietà pubblica in un bene comune, abbiamo raccontato obiettivi e lotte. Con il messaggio che pubblichiamo qui di seguito comincia un percorso comune tra questi due pezzi di società in movimento.
Non potevamo non incontrarci, non potevamo non condividere un percorso di lotta per un’alternativa economica e sociale. E la rete di GENUINO CLANDESTINO ha posto le condizioni per la sua concretizzazione. Una pratica di autogestione e di democrazia diretta, una produzione che guarda all’ecologia e si pone in contrasto con le logiche del Mercato, un progetto per ‘chiudere’
la filiera sul nodo tuttora irrisolto della circolazione e
distribuzione dei beni prodotti: questo è lo spazio ‘fuorimercato’ in
cui la fabbrica recuperata RiMaflow di Trezzano sul Naviglio e Mondeggi
Bene Comune concordano di concentrare gli sforzi nel prossimo periodo, in una logica di mutuo soccorso.
RiMaflow,
dopo aver costruito nel corso degli ultimi due anni molteplici attività
in una sorta di ‘cittadella dell’altra economia, è oggi in una fase di
definizione dei rapporti con la proprietà dell’area, puntando alla regolarizzazione dell’occupazione per passare alla produzione industriale in base al modello delle fabbriche argentine in autogestione. Mondeggi, dopo l’avvio del presidio contadino con la tre giorni di fine giugno e varie iniziative che hanno ottenuto il risultato che l’asta per la messa in vendita dell’area demaniale andasse deserta, ha avviato la produzione coinvolgendo il territorio nella difesa di un bene comune, anche attraverso il lavoro degli orti sociali e del recupero di vigneti e oliveti.
Ora, insieme ad altre realtà con pratiche convergenti come Sos Rosarno, Caicocci Terra Sociale, Netzanet di Bari e tante realtà che appartengono in primo luogo al circuito di Genuino Clandestino, si tratta a nostro avviso di dar vita a nodi/piattaforme logistiche che colleghino città e campagna
in modo radicalmente alternativo alla grande distribuzione organizzata,
che strozza la piccola produzione contadina, distrugge l’ambiente e la
biodiversità, avvelena la terra e il cibo con ogm e pesticidi.
RiMaflow e Mondeggi concordano anche sulla necessità di aprire un cantiere per discutere le forme di un'<economia fuorimercato>
che, pur non essendo oggi alla portata per il numero ancora limitato di
esperienze (che quindi abbiamo come primo compito di moltiplicare), è
il nostro obiettivo: noi quel film vogliamo vedere e lo diciamo fin
d’ora. Fuorimercato, senza padroni e contro i padroni.
RIMAFLOW, fabbrica recuperata
MONDEGGI BENE COMUNE, fattoria senza padroni
(segnalato da Odette)
MONDEGGI BENE COMUNE, fattoria senza padroni
(segnalato da Odette)
"on n'est jamais aussi bien servi que par soi même" come si dice, qui. In Italia, possiamo tradurre in ;
RispondiElimina"chi fa da sè fa per tre"
Forse sarà il modo migliore di fare nel futuro, con il scambio di servizi .......??
L'auto gestione è un utopia col timer.Lo ha espresso bene Orwell nella "Fattoria degli animali".La storia finisce con il credo della fattoria tramutato da "tutti gli animali sono uguali" ,in "tutti gli animali sono uguali,ma alcuni sono più uguali di altri".
RispondiEliminaCi sono esperienze nel mondo per dimostrare il contrario. (Gruppo Mondragon in Spagna, e più di 300 imprese in Argentina questi ultimi anni...)
RispondiEliminaL'autogestione potrebbe essere il modo di governare degli uomini emancipati, il "nec plus ultra" dei modi di governare. La nostra educazione non ci ha preparati a questo, ma in tempo di crisi, "l'occasion fait le larron" si dice in Francia.
Concordo con Te, Odette. colgo l'occasione per farti gli auguri di buone feste e sereno Natale a te e Pierre.
EliminaGrazie da noi due, Max; pure a te e famiglia.
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