In
settimana, alcune persone di San Pietro, mi hanno aiutato a
raccogliere numerose firme di abitanti del nostro Paese da
depositare in Comune come protesta in merito al fastidioso rumore
proveniente costantemente dalla centrale a biomassa (cippato) sita in
via Cavallara.
Data la vicinanza della mia abitazione al suddetto
impianto, sono direttamente coinvolto e tengo a precisare che tale
lamentela, da me sollevata già dal mese di febbraio e
continuamente rinnovata nei mesi successivi, è stata risolta solo ad
Ottobre e solo dopo essere ricorso a risorse personali, nonostante i
ripetuti incontri con i proprietari del terreno, con il direttore
della centrale e con il Sindaco. Tutto questo per far riuscire ad
installare un portone e far sì che si possa dormire tranquilli…. a
San Pietro!!!
Alla
luce di tutto questo mi sono posto delle domande: ma il disturbo era
solo verso casa mia? Il Nostro Paese è il posto giusto per
impianti produttivi di questo genere?
E’ normale avere sotto le finestre di casa di un
intero paese quattro motori a scoppio che funzionano giorno e notte
sabato e domeniche comprese?
Cosa respiriamo quotidianamente?
E’ giusto che a qualsiasi ora del
giorno o della notte si possa accendere una ruspa e caricare cippato
dentro ad un container, non curandosi di chi abita nella zona?
E’ così che è partita la
mia inchiesta e sembra che, dal numero di consensi, non sia il solo a
sentire l’esigenza di una tutela da parte dell’Amministrazione
Comunale riguardo le emissioni, sia acustiche che di polveri.
Ora io
credo che proprio in quel luogo non c’era bisogno di un impianto
che non occupa nessun abitante di Valdastico e che non porta
sicuramente ricchezza nel nostro Paese, ma al contrario, ci toglie
l’unica cosa che veramente abbiamo e che ci distingue da altre
realtà, magari più ricche di servizi: un po’ di quiete e silenzio
e magari anche un po’ di paesaggio, considerato che anche quello mi
sembra compromesso.
Se
mai ci fosse stata la possibilità che un turista di passaggio, o
qualsiasi visitatore si innamorasse del nostro paese e decidesse di
acquistare una delle innumerevoli case in vendita con questa bella
attività sotto casa saremmo ben sicuri di scoraggiarlo.
Concludo
precisando che farsi un giro dietro alla chiesa, oppure in Via S.
Barbara la sera, quando la centrale è in funzione, aiuta a farsi
un’idea di cosa ci hanno imposto di “ascoltare”, per i prossimi
20 anni, degli sconosciuti imprenditori che, anche se poco importa,
non sono nemmeno del nostro Paese e neppure lo conoscono.
Luciano
Pesavento
Bravo Luciano, sono d'accordo con te e per primo Bau lo aveva scritto in "Convocazione Consiglio Comunale 1 " del 24 Novembre
RispondiEliminaQuesto è uno dei tanti "regali" lasciati dalla precedente amministrazione, mentre il "regalone della calce" vi è stato evitato dall'amministrazione attuale con a capo un sindaco probabilmente più sensibile ai problemi ambientali e del buon vivere in valle.
RispondiEliminaCon Toldo ancora sindaco sicuramente il calcificio sarebbe già costruito.
E anche col Guglielmi se non si fosse mossa la popolazione. Non erano tutti d'accordo? E allora? E' stato COSTRETTO, dunque evita per cortesia di santificarlo.
EliminaE tu sei sicuro che il Toldo di fronte ad un no della popolazione avrebbe fatto marcia indietro considerato che era perfettamente a conoscenza delle intenzioni della Fassa Bortolo che aveva sponsorizzato l'ultimo ritorno dal bosco.
EliminaNon difendere l'indifendibile. E già che ci siamo mi puoi dire dove sono stati nascosti i resoconti di TUTTI i vari ritorni dal bosco?
Quelli non sono conti riservati di una qualsiasi cartolibreria privata ma conti pubblici e quindi di tutti noi.
Cosa vuoi, son fatti così. Sperando che non ci abbia messo lo stesso nei guai, vista la procedura
Eliminanon corretta per il No, magari appositamente studiata.
parlando sempre di centrali a biomassa..ma quella della scuola è funzionante?
RispondiEliminaMa signori, scusate. Io vedo le cose dall'esterno e non sono "inquinata" da chi parteggia per Vecchia e Nuova Amministrazione. .Sicuramente ho una idea ben diversa di Sindaco ed Amministratori contrari a una qualsiasi opera che sia. Mi risulta, da quanto appreso dai cittadini di Valdastico che qui hanno scritto, che dalla presentazione del progetto ci siano stati 60 giorni di silenzio (SESSANTA!). Rotti "solo" al momento della richiesta di convocazione di Consiglio Straordinario da parte della MINORANZA. Richiesta portata avanti alla luce delle 642 firme di Valdastico raccolte, (alle quali devono comunque essere aggiunte anche le 122 firme di Casotto (praticamente la totalità degli aventi diritto al voto) e quelle di Lastebasse e Pedemonte, anche se il punto forza era sicuramente il NO di Valdastico). Durante il lungo scambio di missive in questi mesi degli amministratori ricordo una lettera della MAGGIORANZA di...4 pagine su per giù, in cu solo alla fine si diceva che, a fronte delle 642 firme per il NO, l'Amministrazione non poteva che prendere atto del volere dei cittadini (perchè impegno preso in campagna elettorale), ma nelle tre pagine precedenti era compilata una lunghissima tabella di PRO/CONTRO calcificio dove, per chi sapeva leggere tra le righe, si percepiva chiaramente da che parte pendesse l'attuale amministrazione.
RispondiEliminaUn sindaco "sensibile ai problemi ambientali e del buon vivere in valle", che non manca di sottolineare di essere un "industriale", quindi con le mani in pasta, avrebbe capito di che mostro stiamo parlando e si sarebbe messo subito in prima linea. Avrebbe indetto un incontro con la popolazione e l'avrebbe informata dei risvolti derivanti dalla realizzazione di questo progetto. Avrebbe mandato in REGIONE delle succose e incontestabili osservazioni, NON le 3 righe e mezza in cui dichiara la contrarietà SOLO per aver preso atto del volere dei cittadini. Invece, è toccato a qualche buon'anima tra i cittadini comuni smazzarsi i documenti di progetto ed accorgersi delle bestialità scritte nelle relazioni, formulare osservazioni e mettere davanti alla gente il disastro al quale si andava incontro. QUINDI, SE IL CALCIFICIO NON SI FARA', SARA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER MERITO DI CHI HA FIRMATO.
Non entro nel merito della diatriba su ammanchi o meno nelle casse comunali (credo che pochi comuni, di questi tempi, se la passino bene grazie al Patto di Stabilità..), ma SVENDERE LA NOSTRA VALLE A UN MOSTRO DEL GENERE PER PAREGGIARE I BILANCI DEL COMUNE (per i quali voi cittadini di Valdastico dovrete chiedere giustificazioni e verifiche, se pensate, e non limitarvi alle polemiche), NON MI PARE SIA ESEMPIO DI SENSIBILITA' AI PROBLEMI AMBIENTALI. Non facciamo confusione per piacere!
Ora è l'Amministrazione di Valdastico ad essere sotto i riflettori, domani potrebbe essere il vicinato.
Al momento non ho mai visto un impegno cosi evidente e chiaro nella tutela della nostra valle da parte di qualche amministratore. Quando vedrò i Sindaci sfilare accanto alle persone che si battono veramente per l'ambiente, per la tutela della propria salute, per la LEGALITA' e il rispetto degli iter progettuali, come ad esempio...il SINDACO DI BESENELLO e i suoi colleghi, allora penserò di essere amministrata da sindaci "sensibili ai problemi ambientali". Fino a quando le sedie agli incontri pubblici rimarranno vuote e i signori si limitano a "non esporsi", penserò sempre che vogliano essere dei politicanti, magari con un pò di scuola da farsi e da sgrezzare un pò, ma con idee ben diverse in testa dalle nostre.
Cara DXE 13.41
EliminaConcordo totalmente quanto hai suesposto. Io penso che certe decisioni prese da alcuni amministratori, non solo sono poco sensibili ai problemi ambientali, ma intellettualmente non in grado di valutazioni impegnative. Mancanza di '' decisionismo '' in tempi rapidi , di chiarezza nelle scelte, senza lasciare spazio a interpretazioni ambigue, sono caratteristiche in dotazioni a pochi. Mia mamma mi diceva : '' semo in man dela poia '' ( mani vuote ) .
Hai ancora nostalgia del Toldo che ha dedicato dieci anni di vita amministrativa a costruirsi una improbabile ed oramai impossibile carriera politica personale infischiandosene di tutto e di tutti e lasciando il comune di Valdastico con le pezze al culo e con conti ancora da chiarire che solo la nuova amministrazione renderà noti non appena riuscirà a fare l'opportuna chiarezza.
RispondiEliminaPer anonimo 13.04 l'impianto a biomassa delle scuole è in funzione ma anche qui si dice che i conti non tornino, con l'impresa che ha eseguiti i lavori che pretende il pagamento ma che i soldi non ci siano perchè si è speso oltre le disponibilità finanziarie del bilancio comunale.
Allora come la mettiamo DXE?
Io non son di Valdastico, quindi, se mi prende la nostalgia,la rivolgerò eventualmente a chi ha amministrato il mio paese negli anni passati. Caro Anonimo 14.07,credo tu non abbia letto con attenzione la mia analisi. Come dicevo prima, ma forse scrivo troppo e i concetti sfuggono, NON POSSO E NON VOGLIO entrare nel merito di quella che ritenete una amministrazione nebulosa e poco chiara che vi ha messo con le pezze al culo. Ripeto, e il mio è un CONSIGLIO: se ritenete ci sia dello "sporco", pretendete che vi venga dimostrato nero su bianco. Chiedete l'accesso agli atti, sempre che si possa. Se vi limitate a sfogarvi sul blog, è solo sterile polemica.
EliminaIo mi riferivo a chi dice che abbiamo schivato il calcificio perchè l'attuale SINDACO E' STATO MOSSO DA UNA SENSIBILITA' INNATA PER L'AMBIENTE. (forse sei sempre tu quell'anonimo?). NON DIAMO I MERITI A CHI NON LI HA! Se il calcifio non si fa è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per quelle benedette 642 firme che sono state raccolte. BASTA! Non sto a sindacare se Toldo avrebbe fatto diversamente di Guglielmi. Per una volta la gente si è unita ed ha fatto valere il suo volere. Questo è ciò che a me interessa.
Come dice anonimo delle 12.42 non confondiamo la COSTRIZIONE nelle scelte con essere veramente "sul pezzo" e consapevoli della negatività dell'opera.
Intanto la centrale a biomassa che sta sotto San Pietro ed autorizzata dall'allora sindaco Toldo Alberto se la ciucciano e se la ciucceranno per i prossimi decenni quelli che abitano attorno.
EliminaLa fabbrica della calcina progettata durante l'amministrazione Toldo Alberto ( è innegabile ne fosse stato a conoscenza anche perchè sponsorizzato) e che si sarebbe fatta comunque, nonostante tutto; vuoi per le firme, vuoi perchè il nuovo sindaco ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di ascoltare sempre la maggioranza dell'elettorato, vuoi per quel che vuoi, non se la ciuccerà nessuno perchè non verrà costruita e sta tutta qui la differenza, una c'è ed inquina, l'altra non ci sarà e non inquinerà. Mi sono capito DXE?
Ma certo caro. Capisco. Non è che io sia di quelli che "occhio non vede, cuore non duole", "Mors tua, vita mea". Amo troppo la natura e la mia valle per limitarmi a tutelare il mio giardinetto. Fino ad oggi non avevo mai sentito nessuno esporsi riguardo questa centrale a biomassa. Non so come funziona e gli effetti. Vedrò di informarmi su cosa comporta e poi tireremo le somme. Mi fa piacere comunque che la storia del calcificio abbia portato in valle una così alta sensibilità all'ambiente e alla tutela per lasalute. Avremo modo di sondare se permane per altre questioni...
EliminaMa questa Dxe, è la stessa che a Forni batteva le mani ai tecnici Fassa, ogni volta che aprivano bocca? La vedevo, dall'angolo, stupito, perché sapevo che era del NO autostrada!
EliminaAh ah ah che grassa risata mi hai fatto fare! Evidentemente sbagli persona. Sono molto integerrima e coerente nelle mie idee. E soprattutto, non banderuola. Stanne certo!
Eliminacaro anonimo delle 14:07 credo che prima di parlare bisogna avere un minimo di cognizione di causa cosa che, a malincuore, vedo tu non hai......il bilancio è stato approvato all'unanimità dalla attuale amministrazione quindi non vedo tutte queste pezze al culo di cui parli nel tuo intrevento altrimenti l'attuale maggioranza aveva il diritto e il dovere di agire tramite vie legali e organi competenti nelle sedi più appropriate....
EliminaForse non lo sai ma la cosa che fa più ridere è che un consigliere dell'attuale maggioranza,che durante l'amministrazione Toldo era in minoranza, prima ha votato contro l'approvazione del bilancio(durante l'amministrazione Toldo) e non più tardi di due settimane fa invece ha votato a favore l'approvazione dello stesso identico preciso bilancio.....questo mi da molto da pensare sulle reali capacità di analisi e cognitive di alcuni membri dell'attuale maggioranza
ma pare che qua in vale ghe sia tanta ipocrisia
EliminaPer 15.24 /// chiedo umilmente: supponiamo che NESSUNO si sia mosso, ma TUTTI abbiano accettato passivamente il decorso delle cose. RISPONDIMI: il Guglielmi, tu che stai dando l'idea di rispondere in nome e per conto COME avrebbe agito??????????????????????????????????????
RispondiEliminaVala belo curi in edicola, lesete un topolino che se mejo!!!
RispondiEliminaChi sono giusto per curiosità i titolari di questo impianto? I Corazzola?
RispondiEliminaSono contento che l'iniziativa della contrà Sella contro il calcificio , abbia sollecitato le coscienze dei residenti e non, di tutta la Valdastico, in ordine ai problemi ambientali e di salubrità pubblica. Tanti anni fa è iniziata la cava Marogne, la quale ha creato disagi, prevalentemente , per Casotto e Sella. Polvere , rumore , traffico pesante sulla statale e altri disagi. Poi la centrale a biomassa e infine il tentativo della Fassa Bortolo. Io sono convinto che se quest'ultimo progetto fosse andato a buon fine , negli anni futuri avrebbero installato un cementificio e poi chissà quale altra diavoleria. IL tutto nel silenzio assenso dei residenti. Ora dobbiamo ringraziare i promotori e gli abitanti della contrà Sella , i quali hanno '' risvegliato '', in tutti noi, la consapevolezza dei danni irreversibili causati da questo genere di attività . Sono convinto che anche gli Amministratori si sono , ora, resi conto del disastro ambientale che si stava compiendo nel nostro territorio. Per l'avidità di denaro di questi imprenditori, veniva messa a repentaglio la salute e la sicurezza di migliaia di persone . ( ASSURDO ) . Ora tocca a noi vigilare e chiedere trasparenza per il futuro.
RispondiEliminaHai parlato bene cipcip : tocca a noi vigilare e domandare conti all'avvenire se vogliamo essere padroni del nostro futuro.
EliminaLeggendo il blog ora sto vigilando su una realtà che sinceramente non ci avevo mai pensato. Stasera verso le 20.45 dalla mia finestra nuvoloni di fumo (non nuvole) che ho monitorato per bene e mi vengono in mente anche tante altre volte che vedevo queste scie di fumo anche quando sereno. Pazzesco! Ma si puo'?
RispondiEliminaRiguardo al calcificio come si fa a dire che l'amministrazione attuale tutela l'ambiente quando più che alla salute dei cittadini pensa a far cassa? bene bene
Intanto anca ti tabaca el cipato dela centrale vissin ai Pesavento e cuelo dele scole elementari e considerate fortunà che el Guglielmi el te ga sparagnà cuelo dele Marogne.
EliminaAlegria!
Anonimo delle 22.03 sono certo che in questi giorni la centrale a biomassa è ferma per manutenzione. Probabilmente stasera avrai visto nuvole!!!
EliminaMolèghe di dire carstronade. Gulielmi l'è sta costreto, e no xe dito chel gà fato le robe in modo da non lassarghe al Fassa la strada verta a un ricorso... non vorìa avere induvinà!
EliminaSte tenti tusi, prima el calcificio, dopo el rubineto, desso el cipato, ma no vin va ben gnanca una, vero? Tra poco a ve lamentarè anca dela spussa de formaio o del rumore del'Astego. E le vostre fornele che le va col fagaro de cernobil?
RispondiEliminaDel rumore dell'Astico non mi lamenterò mai!! è l'unico che considero melodia, come quasi tutti i rumori naturali,
RispondiEliminache non hanno una ciclicità, una banalità umana.. :-)
Non sapevo di questo problema della centrale a biomassa.
Purtroppo prima della costruzione non si considerano i problemi che ne deriveranno, e dopo non dico che sia tardi, ma è tutto più difficile.
Però è grave che non si applichino tutte le possibili soluzioni per ridurre (anche azzerando) il rumore... si può e si deve fare!
RispondiEliminaInnanzitutto volevo ringraziare chi ha partecipato a questa discussione sicuramente portando un contributo nel sensibilizzare la popolazione su questo problema. Ringrazio anche le numerose persone che hanno firmato il documento da inviare al Sindaco e soprattutto chi mi ha aiutato nella raccolta delle firme. Ora non ci sono più dubbi sull’esistenza del disturbo e sulla paura dei danni alla salute che può provocare tale impianto.
Scrivo anche per sottolineare che sebbene la struttura sia stata approvata dall’ ex Amministrazione Comunale, quest’ultima, come soprattutto la nuova si sono sempre rese disponibili nei miei confronti ed hanno sempre cercato una soluzione per rimediare al danno provocato, con incontri e con visite sul sito produttivo. Lo preciso per evitare che la questione si trasformi in una guerra fra fazioni (Vecchia – Nuova Amministrazione).
Altra considerazione: tengo a spiegare la differenza fra la centrale cosi detta “delle scuole” e quella di Via Cavallara. La prima, di proprietà del Comune di Valdastico, brucia cippato e riscalda ambienti nostri, cioè ne beneficiano i nostri bambini, anziani e Carabinieri. Semplificando è quindi possibile immaginarla come una grande stufa.
L’impianto di Via Cavallara è invece un’altra cosa.
Il cippato che brucia viene trasformato in un gas sintetico, in gergo appunto syngas, che a sua volta viene usato come combustibile per alimentare quattro motori a scoppio sempre accesi. Questi, accoppiati ad un generatore, producono, oltre a fumi di combustione del suddetto gas e polveri sottili, anche energia elettrica che viene poi immessa in rete. Quest’ultima viene venduta all’ENEL che paga al venditore circa il doppio del suo prezzo reale, in base alla legge che incentiva le Energie Rinnovabili.
Chi paga questa differenza? Noi con le accise (tasse) che ci ritroviamo in bolletta. Quindi dopo aver respirato e udito ciò che emette la centrale paghiamo anche!!
Che ciclo virtuoso.
Per ultimo chi incassa? Tre soci di Padova che hanno ben pensato di venire a Valdastico, comune di valle, ad installare tale impianto, pensando che qui nessuno mai dirà nulla e che cosi fino ad oggi è stato. Proprio tre soci…..
Luciano
Non è sotto questa centralina (al momento delle fondazioni) che hanno trovato camion di sabbia bianca che hanno portato via ?
EliminaCosa hanno messo al posto della sabbia?
Eliminaquante buche ad ore notturne davanti alla centrale a biomassa..chissà mai cosa ci sarà sotto!
RispondiEliminaSarebbe interessante sapere anche quanto rende al comune questo obrobrio. Si è calcolato al tempo se il gioco valeva la candela? Non sarebbero maturi i tempi per svegliarci un pò?
RispondiEliminaOttima e pertinente l'ultima osservazione di Luciano Pesavento, che ha innanzitutto chiarito le posizioni delle amministrazioni comunali evitando inutili e sterili diatribe ma cercando di arrivare alla soluzione o quanto meno al ridimensionamento del problema.
RispondiEliminaUtile anche la spiegazione tecnica che ci fa capire che dietro le energie rinnovabili vi è un pochino di attenzione per l'ambiente, ma "tanti" interessi!!
Se lo stato e le amministrazioni pubbliche tutte, sanno gestire bene le varie problematiche ed hanno le competenze necessarie allora va bene, altrimenti i furbi continueranno ad avere tutte le opportunità.
Ora, se posso riprendere le considerazioni che ho fatto ieri alle 20.26 e leggendo tutti gli ultimi post, noto con piacere che il problema ambientale si è '' risvegliato'' e di questo dobbiamo essere grati a CARLA, che grazie al blog permette fattive collaborazioni anche se con opinioni divergenti. Prima del No calcificio, non '' frequentavo '' il blog , ora dialogo e lo consulto giornalmente. Il problema sollevato da Luciano Pesavento ora trova riscontro negli abitanti più vicini alla centrale , ma sebbene si tratta di un piccolo impianto, crea ugualmente disagio nei residenti. Appunto per questo, come è successo per il calcificio ( sebbene di diversa entità ) , una raccolta firme troverà senza dubbio la solidarietà dei valligiani. IL principio è unico. L'unione fa la forza . Poi, non commento il post di Don Sponcio. A volte rimango affascinato dalle sue considerazioni, anche per il superbo linguaggio, altre volte mi viene il dubbio che un anonimo si spacci per lui, visto il suo insufficiente intervento. Infine, sempre da Padova o da Treviso, gli imprenditori che installano nel nostro territorio porcherie solo per trarne profitto personale. Che se ne stiano a casa loro , che imprenditori di così basso profilo non ne sentiamo la mancanza.
RispondiEliminaIl Don non sta dicendo una cosa scorretta, sta dicendo la verità. Chi brucia pellet deve sapere quanto inquina! e da dove arriva??!! tutti cercano quello che costa di meno.... il Don ha perfettamente ragione,
Eliminatutta da rivedere a livello legislativo, la questione...
certo, non ti posso contraddire, tutto inquina, anche la legna o il pellet. Il fattore però e ben diverso, dalla necessità di scaldarsi in inverno per combattere il freddo o di produrre inquinamento per un reddito personale , per di più tutti '' forestieri '' . Bene accetti sono coloro che vengono per investire in attività compatibili con l'ambiente e i turisti, diversamente ,gli altri , preferisco frequentino altri lidi.
EliminaHo notato che alcuni interventi meritano sicuramente una risposta e quindi cerco di esprimere al meglio le mie considerazioni. La prima: qualcuno giustamente ha scritto che bisognava preoccuparsi prima che venga aperta la produzione in centrale. Si è vero, infatti io nel mese di dicembre 2013 ho richiesto, tramite un tecnico di fiducia, l’accesso agli atti presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Valdastico, ora diretto da un geometra di Lastebasse. La mia richiesta era legata alle emissioni che potevano insistere sul luogo della futura centrale. La risposta è arrivata il 14/01/2014 tramite raccomandata. Questa citava: “Dinego all’accesso agli atti” in quanto “l’ accesso non può essere consentito per la mancanza della concretezza e attualità dell’interesse manifestato dal richiedente”.
RispondiEliminaCome dire, finche non ci sono emissioni l’Ufficio Tecnico non è competente a stabilire se queste ci saranno in futuro. Giusto. Anzi secondo la legge è giusto.
Ma credo che secondo il buon senso si possa immaginare che dopo una richiesta simile, qualche problema in futuro ci potrà anche essere. In un paese di 500 abitanti poco ci vuole a fare un giro sul posto e rendersi conto che fra qualche mese il fumo darà fastidio, che la vicinanza delle case è ristretta e che il rumore invaderà le nostre abitazioni. Ma come al solito finchè non si verifica un danno tutto è a norma.
Altra questione: ci siamo chiesti se la centrale delle scuole è attiva. Me lo ero chiesto anch’io.
Rispondo con una foto.
Per ultimo, cercando di non essere pesante, rispondo a chi si chiede cosa ci guadagna il Comune dall’impianto di Via Cavallara. Credo che anche qui ci siamo un po’ fregati.
Dovevamo guadagnare l’acqua calda per riscaldare gli spogliatoi dell’Associazione Calcio di San Pietro.
Non sarebbe stato male.
Provate a chiedere al presidente quanta acqua ha ricevuto in regalo….
Come ultimo l’ IMU non so se viene recepita visto che l’impianto, per legge è costruito in zona agricola. Questo però è da verificare perché non ne sono sicuro. Probabilmente, chi ha approvato il sito produttivo è stato lusingato dalla creazione di qualche posto di lavoro. L’unico che ha lavorato in quel posto, purtroppo è stato lasciato a casa l’ultimo giorno di stage. Sbigottito me l’ha confessato lui stesso dopo aver creduto in una assunzione definitiva.
Ci sarebbe anche da aggiungere cosa è nato nella zona antestante e cioè in zona F3 , quella dedicata allo sport/parco giochi. Ma mi trattengo….
Mi scuso per la lungaggine ma quando le cose sono veramente sentite si fa fatica a riassumere.
P.S. Credevo si potessero postare delle foto. Casomai ci penserà Carla
Saluti a tutti e buon week end.
Luciano
La foto a cui fa riferimento Luciano nel suo messaggio l'ho inserita in fondo al post, perchè non si può inserirla nel messaggio.
EliminaQueste costruzioni non sono estetiche in più di quanto generino inquinamento per il vicinato.
EliminaFinalmente vedo che in valle si prende coscienza delle cose che contano, e si dibatte per la loro difesa. Ci sarà da fare di più, soprattutto a livello di chi si rende disponibile a servizio della comunità. Cosa che si vede assolutamente carente in questa come nelle precedenti amministrazioni. Ed i tecnici comunali si prendano preparati, non è possibile chiedere accesso agli atti, e sentirsi dare risposte così; la salute è un bene che è dovere del sindaco tutelare, in tutte le forme e modi possibili; fra cui concedendo accesso agli atti quando un qualsiasi cittadino, anche da Canicattì, lo chieda a questo scopo. Vero che i cinesi &C producono senza farsi tanti problemi (per ora, perché sta cambiando anche per loro); ma non è scusa sufficiente per allentare la guardia, non siamo più alle costrizioni dei minatori. Se i rumori ci sono, ed i fumi anche, e sono evidenti, resta da coinvolgere simultaneamente lo Spisal, il Sindaco, la Procura, l'Amministrazione provinciale.
RispondiEliminaMi chiedo, queste Autorità che hai appena elencato, possibile che non intervengano x stabilire il rispetto delle leggi ?
EliminaMagari! sai quante denunce finiscono in prescrizione??? formalmente per mancanza di tempo.... Per questo occorre muoversi su più fronti.
EliminaLe prodezze della banda Galan mica erano state denunciate l'anno scorso! Erano in mano degli "inquirenti" da anni! Vedrai che, quando si sarà prossimi alla prescrizione sui reati legati all'inquinamento, ed alle truffe ambientali, qualcuno finalmente andrà a mettere il naso dentro ai cassoni del Mose! Le finte bonifiche della laguna di Grado, denunciate da anni e prossime alla prescrizione, sono ora in fase "attiva", ma tutto si bloccherà per la prescrizione. Così funziona, per caso o apposta, la azione giudiziaria scatta sempre tardi: come mai? Aggiungi che le leggi ad hoc hanno accorciato le prescrizioni, e vedi se Renzi si sia dato da fare contro la corruzione, poi dimmi in che mani siamo, e se possiamo avere fiducia in chi mandiamo a Roma... fra l'altro, ci vanno anche quelli che non mandiamo?!
Parla pure dei ladri che ci sono a destra ma non dimenticarti il lungo elenco dei ladri di sinistra a partire dalla fine della seconda guerra mondiale.
EliminaDai coraggio, fin che c'è spazio sul blog.
Non ho mai parlato a favore di un ladro, di qualsiasi latitudine. Non ho mai taciuto le malefatte dei rossi e dei sinistri, cacchio vuoi?! Non ho i tuoi stessi paraocchi!
EliminaSono contento di una cosa, che le fette di Citterio stanno cadendo a tanti.
RispondiEliminaPurtroppo certi le hanno ben salde con l' attack
RispondiEliminaCara DXE non volevi entrare nella questione nuova o vecchia Amm. ma ci sei dentro alla grande visto che dai dei giudizi e non dei consigli e solo per sentito dire, visto che come dici non sei nemmeno della valle. Anticipo che sono stato da sempre contrario al calcificio e anche a questa centrale a cippato. Ma per corretezza dobbiamo essere consapevoli che ci sono anche quelli favorevoli sia al calcificio che alla centrale e posso assicurarti al 100 per 100 che se ci fosse stato un comitato per il si e anche loro fossero passati casa per casa avrebbero raccolto non certamente il numero dei contro ma credimi tanti che nemmeno immagi.
RispondiEliminaE ti rispondo gia' alla considerazione che vorrai farmi. Purtoppo si...
EliminaLa mia unica considerazione è....che non ho capito il tuo post...Che messaggio vorresti darmi in sintesi?
EliminaLa mia considerazione è...che non ho capito il tuo post! Che considerazione avresti fatto in sintesi??
Eliminapellet / 6 dic 21.22
RispondiEliminabisogna dare atto che i promotori di Sella con l'aiuto poi di tanti valligiani, hanno fatto un ottimo lavoro di persuasione. Resto comunque convinto che la popolazione di tutta la Valdastico , non è così ottusa come qualcuno pensa e voleva far credere. Ottusi definirei coloro che pensavano che il progetto passasse in sordina, con una semplice illustrazione a cura dei '' cervelloni '' , magari Bocconiani ''che si sono esibiti nella sala di Forni . Tanti ma, tanti se, avverbi o aggettivi di ogni genere, nel tentativo di far passare una grande Mxxxx per una torta alle nocciole. Questo tentativo, ha generato ancora maggiore diffidenza nei loro confronti.
E nei confronti della nuova amministrazione, direi. Che doveva darsi da fare prima, visto come
Eliminaprocedeva la raccolta firme, e non col rifiuto, da parte dei consiglieri, di firmare contro!