Un comune montano mezzo abbandonato torna in vita grazie alle tante iniziative dell’amministrazione comunale.
Si chiama Latronico, è un piccolo paese in provincia di Potenza in Basilicata, incastonato ai piedi del monte Alpi dell’Appennino Meridionale e attraversato da due torrenti, il Sinni, più grande, e il Fiumitello.
Latronico è suddiviso principalmente in due zone: una parte alta dove sorge il Centro Storico
ed una bassa dove si concentrano le attività commerciali e gli uffici
del paese. Il Centro Storico è caratterizzato dalla particolare
conformazione delle abitazioni incastonate a formare le tipiche Carrare (un
labirinto di stradine che formano corridoi tra le pareti esterne delle
case e che non superano il metro di larghezza) e da una serie di palazzi
storici e chiese.
La particolarità di questo comune è da ricercarsi nell’amministrazione comunale che in tre anni è riuscita a portare avanti progetti che hanno reso questo comune un luogo “bello” dove vivere.
A Latronico le attività principali sono artigianali, di lavorazione della pietra grigia, ma possiamo trovare un Museo Civico Archeologico
grazie ai numerosi ritrovamenti e alle grotte preistoriche, per non
parlare della necropoli pre-romana che ha riempito letteralmente il
museo di reperti di grande importanza storica. Inoltre nel centro del
comune sorge una stazione metereologica ufficialmente riconosciuta dall’organizzazione meteorologica mondiale, fondamentale punto di riferimento per lo studio del clima che caratterizza l’Appennino Meridionale.
Anche Latronico però ha subito
l’abbandono dovuto all’industrializzazione, la popolazione ha cercato di
fuggire dalla crisi rifugiandosi nelle città più grandi in cerca di
lavoro; il comune montano si è trovato difronte a delle scelte obbligate
per non morire, abbandonato dalla sua popolazione. E’ questo il motivo
che ha spinto l’amministrazione comunale, “capitanata” dal giovane
sindaco Fausto de Maria a dare il via al progetto “La tua casa a Latronico”.
Con questo progetto si
vogliono recuperare le abitazioni storiche nel centro del paese per
portare nuova gente senza costruire nuove case e quindi senza deturpare
il paesaggio montano, e allo stesso tempo dare un’opportunità
occupazionale a privati locali, promuovendo anche il
soggiorno turistico all’interno del tessuto urbano comunale e far
vivere al turista un’esperienza ravvicinata con la comunità locale, alla
scoperta non solo dei luoghi ma anche delle tradizioni e delle usanze
latronichesi.
Ci sono molte case in vendita o in affitto, ognuna di esse è visionabile sul sito di Latronico con tutte le informazioni relative, foto e prezzi.
Ma non ancora soddisfatta, l’amministrazione comunale ha lanciato un’applicazione per smartphone chiamata “Decoro Urbano – WE DU”
che consente ad ogni cittadino di comunicare direttamente con
l’amministrazione in caso di disservizi e problemi di decoro urbano, ha
inoltre un pregio da non sottovalutare, grazie alla raccolta
differenziata dell’olio vegetale esausto, ha permesso che più di 1.300
litri di olio non finissero negli scarichi urbani evitando così un grave
danno ambientale.
E poi da non scordare che Latronico è un comune amico degli animali,
infatti i cittadini che adottano un cane dal canile comunale hanno
diritto ad uno sconto una tantum di 300 euro sulla tariffa dei rifiuti.
A Latronico c’è la casetta dell’acqua
che funziona perfettamente e che ha già fatto risparmiare all’ambiente
ben 103.910 bottiglie di PET da 1,5 lt, che tradotto in soldi sono circa
22.000 euro che la popolazione ha risparmiato sull’acquisto dell’acqua,
mentre se guardiamo il lato ambientale possiamo contare un risparmio di
12.968 kg di petrolio che sarebbe servito per la produzione delle
bottiglie di plastica! Un altro lato di risparmio si avrà presto in
paese grazie ad un contributo di 400.000 euro da parte
della Regione Basilicata che permetteranno la sostituzione delle luci
con lampade a vapori di sodio e LED, che faranno risparmiare il 40% di
energia elettrica.
Latronico non è un paesino sperduto in mezzo al nulla, ma è molto tecnologico, tanto da essere uno dei pochi comuni ad avere punti di accesso gratuiti al wi-fi
nelle principali piazze del paese, per non parlare della possibilità
che hanno i cittadini di connettersi direttamente col comune attraverso
il progetto “Il Comune in un click” dove il cittadino può interagire col comune, pagare le tasse e/o le multe e tanto altro ancora.
Il turista che approda a Latronico può
godere di tutto questo oltre ad un paesaggio montano fatto di boschi di
cerri, faggi e querce che bordano sentieri che attraversano la storia
del paese, dotati di cartellonistica e strutture atte a far conoscere
meglio il paesaggio e la storia del comune.
I giovani possono partecipare a scambi culturali grazie al programma Erasmus plus.
La cosa bella è che quando “approda la
cicogna” a Latronico, il comune pianta un nuovo albero, un gesto
simbolico di fortuna e prosperità per il nuovo nato, ma anche un modo
per rilanciare la vita in un paesino di montagna che tale deve rimanere,
senza perdere la sua naturale bellezza ma che deve rinascere e
ripopolarsi perché tornare a vivere in luoghi come questo è fondamentale
per non perdere la storia delle nostre origini, la cultura, le arti e i
mestieri e soprattutto per valorizzare un patrimonio naturale senza per
questo stravolgerlo ma sfruttando e aggiustando quello che già c’è.
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RispondiEliminaTarè desso,. col miliòn dei fondi de confìn i alsarà finalmentemente el campanile de San Piero.
RispondiEliminaMa dopo, come fai a portare su el toro ?
RispondiEliminaBasta chei monte la sigàgnola, no? O sonò chei vae a Cogolo par imparare come che se fa. Epò, cossa centrelo el toro? A San Piero no me par mìa chei ghesse l'erba sul campanile, quelo messà che xe l'ultimo dei problemi.
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