lunedì 20 aprile 2015

E visti i tempi... parliamo anche di lingue




Se ti stai chiedendo quante lingue si parlano al mondo, la risposta è 7.000. E il 75% degli abitanti del mondo ne parla più di una. La Bibbia, il libro più tradotto al mondo, è disponibile in 2.454 lingue.


Nella sola Asia si parlano 2.000 lingue. E quasi la metà di esse sono parlate in un solo paese: Papua Nuova Guinea.

C'è una lingua in Messico, l'ayapaneco, che rischia di scomparire perché le uniche due persone che la parlano, Manuel Segovia, 78, e Isidro Velazquez, 72, hanno smesso di parlarsi dopo una lite. La tedesca Vodafone ha così realizzato un progetto e una campagna per il suo salvataggio. Ma ci sono almeno 2.400 lingue classificate "in pericolo".

I bambini sono in grado di imparare molte lingue a cui sono costantemente esposti. Ciò significa che il vincolo primario per un bambino riguardo al numero di lingue che può imparare, non è il suo cervello ma piuttosto la quantità di esposizione a ogni lingua.

I linguisti hanno stabilito che l'apprendimento di 4 lingue per un bambino è possibile. Contrariamente a quanto crediamo, i bambini non vanno in confusione con l'apprendimento di più idiomi. Sebbene le mescolino tra loro all'inizio, col passare del tempo riescono a distinguerle. Questa "abilità", o finestra di opportunità, svanisce rapidamente dopo i 5 anni di età. Se si impara una lingua prima della scadenza di questo periodo critico, viene memorizzata in una parte diversa del cervello rispetto a quando si impara più tardi nella vita.

Strano ma vero gli Stati Uniti non hanno una lingua ufficiale. L'inglese dal 2006 è ritenuta "lingua comune ed unificatrice", ma sebbene sia la lingua madre dell'82% della popolazione, solo 28 stati su 50 la ritengono la loro lingua ufficiale. La seconda lingua più parlata degli Usa è lo spagnolo (28 milioni di persone). E, secondo il censimento del 2000, c'è anche un milione di americani che parla l'italiano.

A La Gomena, una delle isole Canarie, si parla una lingua, il silbo gomero, costituita da 4 consonanti, altrettante vocali e più di 400 vocaboli articolati esclusivamente con… fischi.
Lo utilizzano i pastori che abitano nell'isola per parlarsi a grande distanza: per intensificare il fischio, introducono una, due o tre dita in bocca o si servono delle mani come megafono. E con regole grammaticali e fonetiche sviluppano veri e propri discorsi.
È così potente che lo si può udire fino a 5 km di distanza. Fu inventato dagli aborigeni guanci per comunicare tra i grandi valloni che dividono l’isola. Venne poi adottato dai colonizzatori spagnoli. Utilizzato per secoli, è caduto rapidamente in disuso nel corso del 900. si sarebbe sicuramente estinto se il Governo delle Canarie, a partire dal 1990, non l’avesse inserito come insegnamento nelle scuole dell'isola.

Il 25% delle persone del mondo parla - anche - inglese, sebbene la prima lingua più diffusa sia ovviamente il mandarino.
Paese che vai, però, inglese che trovi. A Singapore per esempio va forte il Singlish, un dialetto dove l'inglese si mischia al cinese mandarino, al tamil e ad altre lingue asiatiche.

Esistono oltre 56 mila ideogrammi cinesi. Ma per comunicare e leggere un giornale ne bastano tra i 2000 e i 3.000. La soglia minima dell'alfabetizzazione prevede infatti la conoscenza di 2.000 unità. Gli studenti cinesi dopo i 6 anni di elementari ne conoscono circa 2.500 e dopo la laurea di primo livello ne padroneggiano circa 3.500. Un docente universitario invece ne arriva a padroneggiare anche 6.000.

L'esperanto è una lingua artificiale, parlata da un numero di persone che oscillerebbe tra i 500.000 e i 2.000.000. È stata usata anche in 2 film, girati tra il 1964 e il 1965.

Ma qual è la lingua più difficile? A riguardo ci sono varie teorie e bisogna soprattutto distinguere in base alla lingua madre di chi vuole impararla: secondo gli scienziati americani del Defense Language Institute, le lingue più difficili del mondo per chi è di lingua inglese sono arabo, cinese, giapponese e coreano. Ma c'è anche la top 10 delle lingue più difficili da imparare secondo l'UNESCO. Nell'ordine: cinese, greco, arabo, islandese, giapponese, finnico, tedesco, norvegese, danese e… francese. Strano, ma vero quest'ultima risulta più facile da imparare a chi parla una lingua di origine latina come italiani, spagnoli e portoghesi ma meno agli altri per via degli accenti e della pronuncia.

Il Sudafrica è il paese con più lingue ufficiali: 11, di cui due lingue indoeuropee e 9 lingue bantu. Prima del 1994 erano solo due, guarda caso quelle non africane: inglese e Afrikaans. La lingua più parlata è lo zulu ma c'è anche la lingua nlu, parlata solo da 10 persone.

La lingua più isolata del mondo, nel senso che è l'unica lingua sulla faccia della terra a non esser direttamente legata a nessun'altra, è la lingua basca: parlata nelle regioni di confine montuose della Spagna e la Francia. È la lingua più vecchia d’Europa, precedente a quelle indoeuropee e affine ai dialetti berberi del Nord Africa e alle lingue caucasiche

Esistono anche le lingue di fantsia. Il caso più famoso è forse quello del Klingon, la lingua del popolo guerriero di Star Trek: una lingua artificiale, inventata da un linguista per dare credibilità al telefilm.
Ma non è l'unico: la letteratura, il cinema e la tv hanno fatto spesso ricorso alla creazione di lingue altamente specifiche, con tanto di vocabolario e grammatica.
Solo uno scrittore geniale come Anthony Burgess nel 1962 poteva pensare di mixare l'inglese e il russo, e farne lo slang dei protagonisti del suo romanzo più famoso: Arancia Meccanica (che in seguito sarebbe diventato il film di culto di Stanley Kubrick).
JRR Tolkien, il creatore della saga del Signore degli anelli prima di diventare celebre come scrittore, era un rinomato filologo. E per i suoi romanzi ha creato la grammatica e il vocabolario dell'Elfico e di altre 10 lingue.

Quali lingue antiche si parlano ancora oggi? Della grande famiglia afro-asiatica, l’aramaico, la lingua parlata da Gesù, di ceppo semitico come l’ebraico, è ancora usato in alcuni villaggi della Siria. Come Maaloula, un paesino arroccato sui monti Al Qalamoun vicino a Damasco, dove nel convento cristiano di San Giorgio si recita in aramaico il Padre Nostro. L’egiziano antico invece è usato come lingua liturgica della chiesa copta. Tra le lingue celtiche di matrice indoeuropea, la più antica è il gaelico, parlata in Irlanda ma anche negli Stati Uniti in seguito alla grande immigrazione europea.
Deriva invece direttamente dal latino antico il ladino, diffuso nelle vallate delle Alpi centrali e orientali (Svizzera, Trentino Alto Adige). Il ladino orientale si identifica con il friulano, la celebre lingua poetica usata da Pier Paolo Pasolini.

La maggior parte delle lingue euro­pee, e molte tra quelle asiatiche, si ritiene discendano da una parlata comune diffusa forse 5 mila anni fa, ma di cui non si hanno documenti scritti: l’indoeuropeo.
Non sono invece imparentate con l’indoeuropeo le lingue ugro-finniche (ungherese, finlandese, èstone), altaiche (turco) e il basco.
(Focus)




12 commenti:

  1. Parliamo anche di lingue! E' un argomento interessantissimo. Parliamo della nostra bella lingua italiana, che è la 4a lingua più studiata al mondo. Dante cadrebbe dalle nuvole se lo sapesse.... Eppure è una realtà.
    E' studiata dappertutto, dal Giappone agli USA, dall'Africa all'Australia. Addirittura in Russia è la seconda lingua estera, dopo l''inglese, più insegnata, la seconda anche in Australia, in Argentina, in Austria. In Ucraina è la prima.
    E' bello girare il mondo e all'improvviso ti imbatti in una voce famigliare, un "ciao", un "buon giorno", "come stai", "arrivederci"... e ti accorgi che accanto a te (ad esempio al tavolo del ristorante) si parla in italiano.
    E questo ti può capitare non solo a Londra, a Parigi e a New York, ma anche nelle Isole Fiji o Nuova Caledonia. In certe città, come Melbourne o Toronto, puoi vivere.... di italiano: perché trovi il medico, il farmacista, il macellaio, il fruttivendolo, il carpentiere, il postino, il panettiere, l'impiegato in banca, il cameriere, il meccanico... che parlano l'italiano come te. Ti senti a casa!

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    1. Paranco, ..te ciamitu parcaso cussita parché saria mejo che te tacassi su?

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    2. Attento tu al paranco, Don! quando ti alzano dal letto, potrebbe sganciarsi; sai che volo?
      anche questa successa, mica tanto distante sai.

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  3. Articolo molto interessante che domanda una riflessione.
    Sulle 7 000 lingue parlate nel mondo, più del 50% si spegneranno nello spazio di alcune generazioni. Il 96% sono parlati solamente dal 4% della popolazione mondiale. Solo qualche centinaia sono valorizzate nel sistema educativo e nel campo pubblico, e meno di un centinaio sono utilizzate nel mondo numerico. Una giornata internazionale UNESCO della lingua materna è stata proclamata il 21 febbraio, su proposta del Bengladesh in seguito ad un sollevamento di studenti in difesa della madre lingua.
    Quanti tra noi parlano l'ESPERANTO ?

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    1. Buon pomeriggio Odette, scusa se mi intrometto. Di lingue ne so abbastanza, essendo per ora ancora il mio provvissorissimo lavoro. Una lingua non è solo capire e capirsi, anche se questo è importante, una lingua è la faccia con la quale ci mostriamo al mondo, la lingua che abbiamo assorbito con il latte materno è la parte più visibile della nostra anima. E certe anime sono davvero brutte leggendo le loro parole in giro per il web. Io non ho nulla contro l'esperanto (compaio persino tradotto in una antologia poetica in esperanto) ma credo sia una lingua di nessuno come l'inglese degli aereoporti che non ha nulla a che vedere con l'inglese di Orwell o di Virginia Wolf; (tanto per citare due autori che amo molto) sono delle "non lingue" che ci fanno credere di potersi capire. Sono solo illusioni, non ci si capisce con le sole parole ma con tutto quello che esse contengono, cultura, arte, storia, emozioni, (grandi scienziati affermano che i neonati piangono nella lingua della madre) rispetto, rispetto, rispetto. Ecco perché a dispetto dell'Unesco che considera una lingua in estinzione sotto i 30.000 parlanti io continuerò a respirare sino all'ultimo istante della mia vita in cimbro la lingua con cui ho parlato per cinquanta anni con mia madre anche quando lei non ricordava altro che il francese della sua infanzia. Parlerò per sempre la mia lingua anche con chi fa fatica a capirmi; parlerò la lingua degli ultimi trecento spartani. E non ho paura dei Magrebi come il Don, perché la mia ligua potrà stare accanto alla loro con la stessa forza e se sgozzano "le piegore" riprenderò a far su el mascio, sgozzandolo prima naturalmente...
      Ecco chiedo davvero scusa magari adesso qualcuno ci farà sopra una polemica, magari mi sono spiegato malissimo, portate pazienza.
      Un carissimo saluto Madame odette. Andrea

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    2. E hai ragione Andrea ! Per me l'esperanto è una lingua che non ha anima perchè è artificiale. La prima lingua artificiale di cui rimane alcune tracce, la lingua ignota, fu creata da Hildegarde di Bingen, una religiosa tedesca del XIIe secolo della quale abbiamo già parlato tempo fà. Sembra che abbia fatto uso della lingua ignota per entrare in comunione con l'"al di là"....Altre 900 lingue, circa, sono state create dopo questa lingua, e, quasi tutte, sono sparite.

      Amitiés !

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  4. Invesse de farve pìtime par l’esperanto, penséve ala vostra de lingua madre ca la ghì trata intel cesso e tirà anca l’acua e ve vergognè anca solo de tentar de scarabociarla.
    Don, dai, da bravo, scrivi in italiano così tutti capiscono. - Mi raccomando, evitate le parole troppo vecchie, che la gente non comprende. Poveretti!
    Co ién soncà le raìse la pianta se chìpa e se te ghe taji la scorsa rénte la soca, la se secarà in pìe. Dopo no ste tacar sgninfare se ièn i magrebi a copar la piegora picàndovela sula testiera del leto. Tarè che ìli noi ghe tende mìa ale mode e manco ancora i se vergogna dele so usanse e vadarì che de sto passo i ne le petarà su anca a naltri.

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  5. Par mi va ben come che te scrivi Don. I dixe chei xe 2 milioni a parlare l'esperanto, ma mi no so dove. Non lo sento mai in giro...e se i me dixe un di de impararlo, fursi che me vegnarà vojia de procastinare...

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    1. Scuseme, volevo dire procrastinare, go desmentegà un r. E si che xe un modo de vivre del retraité !

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  6. Il vantaggio dell'esperanto, rispetto alle altre lingue, oltre a essere più semplice da imparare, è che il suo uso ideale è come seconda lingua, e deve rimanere invariata, altrimenti col tempo, se usata come prima lingua, cambierebbe e si adeguerebbe ai modi di dire locali. in questo modo ci sarebbe una seconda lingua comprensibile da tutti, e sarebbe un atto di equità mondiale, mentre il predominio attuale di una lingua sulle altre porta evidenti vantaggi a chi ha quella lingua come madre..
    E comunque... a go provà pi volte a mparare l'inglesotto ma nol me entra in la caveza... se l'università de Arsiero la farà un corso di esperanto a ghe narò!!

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  7. ESPERANTO:lingua che langue purtroppo.

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