sabato 18 aprile 2015

Dedicate al Don da parte di Alago

Caro reverendo...
il buon Alago m'invia queste foto da dedicarti e mi dice che per il momento devi accontentarti di queste. Appena la trova t'invia quella del merlo che mangia una limaccia ok?
Quelle dei rospi che saltano la mura sono stupende!
Mi aggiunge anche che, se all'Aquila avessero dato ascolto ai rospi... non ci sarebbe stato nessun morto!







Rachel Grant della Open University di Milton Keynes, ricercatrice che studia da anni i comportamenti degli anfibi, ha recentemente lanciato questa teoria, secondo la quale i rospi sarebbero in grado di percepire in anticipo l’arrivo di scosse di terremoto.
La sua teoria è stata sviluppata proprio a partire da ciò che è accaduto ad aprile 2009 in Abruzzo, quando, secondo le ricerche della Grant e dei suoi colleghi, alcuni rospi presenti nella zona già da cinque giorni prima del sisma hanno cominciato a scappare dalla zona coinvolta.
Rachel Grant studia da anni i comportamenti riproduttivi e le abitudini di vita dei rospi, e proprio per ricerche collegate a questo tema si trovava nelle Marche, a circa 74 chilometri dall’epicentro della scossa: durante lo studio della fase riproduttiva dei rospi della zona, l’etologa si accorse che, mentre solitamente gli animali raggiungono il sito dove si trovano le loro femmine e lo abbandonano solo a fecondazione avvenuta, in questo caso, inspiegabilmente, l’abbandono è avvenuto molto prima di questa fase; circa cinque giorni prima del terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo: “L’unica ipotesi valida è che i rospi abbiano avvertito l’imminenza di un sisma e, spaventati, siano fuggiti via. Probabilmente – ha detto la Grant – i rospi sono dotati di molti recettori geomagnetici sul corpo, e gli anfibi usano il geomagnetismo per orientarsi. E’ possibile dunque che abbiano “annusato” dei pericolosi cambiamenti geomagnetici in atto prima del sisma“.
L’esito della ricerca è stato riportato sulla rivista scientifica Journal fo Zoology nel 2009, proprio in virtù della sua particolarità; se la teoria dovesse dimostrarsi vera, indubbiamente sarebbe possibile sfruttare questi animali come indicatori di possibili fenomeni sismici simili a quello avvenuto e, semplicemente osservando i loro comportamenti, adottare misure precauzionali.


2 commenti:

  1. Valà belo, .. chel teremoto el fa quel chel vole e nol ghe da mia reta ai crote, scolteme mi. El capita la, qui, la, proprio andove che mejo ghe par a élo, sensa vardare in sgrugno a nissuni. Grazie dell’omaggio primaverile, Alago, ma sbrigati a mettere il copiright© sui rospi, prima che te lo ciulino come simbolo politico (anche se forse andrebbero invertite le proporzioni). Compagno par i petabròde. Stammi bene. Ciò, …quand’è che vieni a trovarmi?

    RispondiElimina
  2. Ma caro mio! Son passà, tuto sarà! te go anca messo un bilieto tela posta, non l'hai trovato?
    O se lo son pappato i sorde nel frattempo?
    Dopo è la Carla che assiema le foto, il rospo lo pensavo accompagnato al merlo che mangia
    la limaccia, come i pai dela Dxe...
    Sai cosa è costato al crote quel salto della mura? Quattro metri di salto? Il piccolo si è
    incamminato verso il laghetto, mentre il sancristoforo c'è rimasto, pancia all'aria!

    RispondiElimina

La vignetta