domenica 5 aprile 2020

La pagina della domenica



LA RIFLESSIONE



Un anziano saggio stava camminando per i campi innevati, quando incontrò una donna che piangeva. "Perché stai piangendo?" chiese. "Perché sto pensando alla mia vita, la mia giovinezza, la bellezza che vedevo nello specchio e l’uomo che amavo. Dio è crudele per aver dato la capacità di ricordare. Egli sapeva che un giorno avrei ricordato la primavera della mia vita e avrei pianto. "Il saggio rimase in piedi lì nella neve, guardando un punto fisso e contemplando. Ad un certo punto, la donna smise di piangere: "Cosa vedi laggiù?" ella chiese. "Un campo di rose," rispose il saggio. "Dio è stato generoso con me perché mi ha dato la possibilità di ricordare. Egli sapeva che d’inverno, avrei potuto sempre immaginare la primavera.
Paolo Choelo





IL VANGELO DELLA DOMENICA 




Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: «Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Dite alla figlia di Sion:
Ecco, a te viene il tuo re,
mite, seduto su un'asina
e su un puledro, figlio di una bestia da soma.
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava:
«Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».




LA POESIA


È ancora presto per parlare del giorno
ma il mattino incombe
senza sogni negli occhi.
Le care cose sanno
come prendermi,
temono gli sbalzi d'umore;
e il caffè è più buono
e il biscotto si scioglie
con tenerezza e il libro,
il libro del cuore
m'illumina di vecchi ricordi.
Si allunga la lista della spesa,
si restringe la casa
in un'attesa infinita
senza porte e finestre
che danno sul mondo,
solo un tunnel
dentro se stessi
per scavarsi più a fondo.

Francesca Stassi


LA FRASE

Vivi senza fingere.
Ama senza pretendere.
Parla senza offendere.
Ascolta senza giudicare










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