mercoledì 29 aprile 2020

30 aprile 2020



Si avvicina il 30 aprile, giorno di ricordo, di tristezza, di preghiera per Pedescala, Forni, Settecà e i suoi abitanti.

Quest’anno la giornata sarà ancora più triste e mesta, vista l’impossibilità di poter ricordare pubblicamente, ma come ha detto il sindaco Claudio Sartori in un comunicato, la liturgia a suffragio delle vittime e la deposizione della corona nei luoghi di memoria, sarà fatta in modo semplice e con la partecipazione indispensabile. Quel giorno non passerà di certo senza che ci sia un ricordo, un fiore, una preghiera, un lume per chi ha subito quell’atroce eccidio. È la giornata dedicata al ricordo da portare avanti, perché nulla sia dimenticato, ma che rimanga la memoria da tenere viva, per noi tutti e specialmente per le generazioni che verranno.

Vorrei provare a lanciare un’idea perché ci sia un segno visibile del nostro ricordo e della nostra preghiera. Un lume in ogni finestra accompagnato dal pensiero e da una supplica per un fatto tremendo che ha colpito i nostri paesi. Questo è un gesto che si può fare anche a distanza, sentendoci in questo modo, parte di una comunità che non dimentica il 30 aprile 1945.

Chi lo desidera può deporre anche davanti ai monumenti, un cero acceso così che all’imbrunire ci siano tante fiammelle che ardono, come tante preghiere che salgono al cielo. (Il Sindaco ha dato il consenso per questo segno).

Sentiremo così che questa giornata triste e dolorosa, si è riscaldata con tanti pensieri e invocazioni.

Magari, proviamo a raccontarci, a riferire ai nostri figli o nipoti, quello che a nostra volta ci è stato raccontato: il pericolo grande che corriamo è che questi fatti storici, siano dimenticati. Ricordare per imparare, sempre…



Lucia Marangoni Damari


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