mercoledì 1 aprile 2020

C’è un posto speciale, dove nessuno muore…



Ogni persona che incontriamo nella nostra vita, lascia un segno dentro di noi: che sia compagna di viaggio, che sia per poco tempo o di sfuggita, l’impronta, il ricordo che lascia, rimane dentro di noi. A volte la ritroviamo in una canzone, un profumo, una folata di vento, una parola, un cibo, una frase… quante volte ci sarà capitato!
Da un paio di giorni, tanti ricordi si sono riaffacciati alla mia mente, dopo la notizia che un amico ci aveva lasciato: sì un amico, perché per Giorgio non eravamo clienti, ma AMICI. Con noi avevi un appuntamento tre, quattro volte la settimana; a volte erano incontri frettolosi, ma il più delle volte si trasformavano in chiacchiere, in risate, in consigli di vita, in racconti, in sogni da condividere. Sono stati anni pieni, colmi di parole e non ce ne siamo accorti… quanta abbondanza di sorrisi abbiamo avuto da te! Quante parole ci hai regalato come perle preziose e non lo sapevamo… solo ora che pensiamo a questo terribile distacco, abbiamo la consapevolezza di quanto eri importante per tutti noi! Sei sempre stato disponibile a portarci quello che mancava, senza farti sentire lo lasciavi fuori dalla porta o sulla finestra, tanto dicevi: “ Te conosso e me fido”.
Spesso, a fine spesa, se non c’era più nessuno, ci raccontavamo delle nostre vite e lì emergeva la tua sensibilità, la tua profondità con la semplicità delle tue parole, sapevi comprendere  ascoltare e con un abbraccio rincuorare…
Parlando delle tante persone che conoscevi in tutta la valle, un giorno mi dicesti: "Cìa... ti che te si bona a scrivare, se te vegnessi sul camion con mi, te scrivarissi un libro, a ghin vedo e ghin sento de tute le sorte!" 
Non ho mai permesso a nessuno di chiamarmi Cìa, perché non mi è mai piaciuto, ma tu lo pronunciavi in modo leggero e quindi, non ci ho mai fatto caso… Quella volta ti ho detto: "Un giorno o l’altro, vegno con ti, me scondo e scolto!"
È una promessa svanita, ma rimane nei ricordi come tante altre cose, come quando ti richiamavamo perché eri in ritardo o ti perdevi in “ciàcole”, ma tu non ti sei mai arrabbiato, la prendevi sempre con allegria: eri sempre sorridente e pronto con qualche battuta, con qualche aneddoto, sapevi conversare di ogni cosa, di ogni argomento ed è per questo che sapevi stare con tutti, con ogni fascia d’età.
Da qualche giorno, quando prendo in mano frutta e verdura, ti penso più di sempre e incredula e sgomenta mi faccio tante domande, mentre calde lacrime rigano il mio volto, come ora mentre scrivo di te… 
In questo tempo di forzata solitudine, ancora di più il pensiero va alla tua famiglia, a questa situazione irreale, a questa grande prova da sostenere, nel vuoto e nell’isolamento che ci accomuna e che ci stringe come una morsa, da cui cerchiamo di resistere.
Le persone speciali, hanno un posto privilegiato e tu, Giorgio, rimarrai nel posto più caro, in quel posto dove si conservano emozioni e ricordi particolari e che nessuno può cancellare nemmeno la morte: 
sarai sempre nel nostro cuore!
Ciao Giorgio, da dove sei, continua a sorridere.

Con amicizia, Lucia

Pedescala 30 marzo 2020

1 commento:

  1. Un saluto al carissimo Giorgio, Persona squisitissima, condoglianze e un ricordo per tutti i Familiari

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