domenica 12 maggio 2013

Sei venuta alla mia finestra


Sei venuta alla mia finestra,
povera passerotta,
stamane,
mentre maggiore
era il mio dolore.

Ti avvicinasti con naturalezza,
mi guardasti senza paura,
come si guarda un'amica ritrovata:
il tuo cinguettìo festoso
fu chiaro saluto.

Poi, 
con tono lieve ed accorato,
volevi persuadere, consolare,
soprattutto raccomandare...

Nel trillo sincopato
io ascoltavo
il tuo umano parlare.

Nel profondo del cuore
mi piace pensare che,
rivestita
una delle infinite forme di vita
di cui è popolato il creato,
nell'obbedire 
ad una legge universale,
non inconsapevolmente
tu sia venuta,
Mamma,
alla mia finestra...


(la poesia nella longevità - opere premiate)

1 commento:

  1. Mamma è l'unico gesto gentile che ricordo di te, quando nonostante le difficoltà del tempo lasciavi sul balcone un pugno di riso per i passerotti. Forse è per questo che gli uccellini mi fanno tanta tenerezza, forse è per questo che mi è piaciuta tanto la poesia ed ho pensato che anche tu in fondo in un angolo nascosto del tuo cuore provavi dei teneri sentimenti. Floriana

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