venerdì 24 maggio 2013

23/24 Maggio 1915




Il 23 maggio 1915, l’intero territorio della provincia di Vicenza viene dichiarato zona di guerra, con obbligo immediato di oscuramento notturno. 



Tutta la valle venne sgomberata e i profughi provenienti da Lastebasse fino a Forni, Settecà vennero ”ospitati” in quel di Cogollo, Caltrano, Malo, San Vito di Leguzzano, Schio, Breganze e Fara.
Nel frattempo da Lavarone, Folgaria, Pedemonte e Casotto circa 300 Standschutzen si mobilitano,  affiancando le guarnigioni dei forti. 
A ridosso del paese di S. Pietro reparti della brigata Roma e Puglie aspettano l’ordine di varcare il confine al ponte della Torra. 
Gli Schutzen di Casotto sono nei pressi di Luserna in atteggiamento difensivo. Il pomeriggio del 24 reparti della Roma passano la Torra diretti verso Casotto alto e Belfiore, non incontrano resistenza, ma arrivati sopra Belfiore vengono fatti oggetto dalle  prime scariche di mitragliatrice; retrocedono dietro le case di Belfiore e raccolgono il loro primo caduto, un fante veneziano, portato poi per le esequie solenni a Pedescala. 

Nel frattempo la sfida a colpi di granate tra i forti Campolongo e Luserna prosegue incessante, il cielo sopra la valle è incandescente. Nei giorni successivi gli Standschutzen di Casotto scendendo da Luserna riescono a catturare 57 italiani in trincea sopra Belfiore chiudendo la ritirata con una frana di pietrame; il capitano della compagnia nascosto in una fenditura nella roccia sarà l’ultimo a farsi catturare, gli Schutzen di Casotto passarono per la via di Luserna accolti da eroi, da Vienna arrivò un encomio imperiale. Dalle postazioni dei Valeri i mitraglieri della Puglia scaricarono diversi caricatori verso il krojere, ma alla fine della settimana la linea rimane  immutata da sotto cima Norre, Belfiore, Astico e Montepiano. Il mese di giugno è relativamente tranquillo e dalla cima della prima Gioa il comandante della 34 divisione generale Oro, decide di


mettere sulla difensiva tutti i reparti operanti in Valdastico, chiama a tale scopo anche il v° battaglione delle regio guardie di finanza, protagonista l’anno seguente del contenimento alla massiccia offensiva austriaca. Nel dicembre cima Norre viene occupata dalle truppe italiane e di


conseguenza la compagnia comando del nono battaglione si trasferisce a Casotto alto, la sua 27 compagnia occupa Belfiore e più in alto sotto le terrazze di Luserna plotoni della stessa. Nella zona di fronte a Valpegara viene costruita una solida trincea di difesa e parallela, ma sulla sinistra Astico verso i Fozati un’altra trincea difensiva.

A poco serviranno nel maggio 1916.

Piero Lorenzi

1 commento:

  1. Zé frescolìn e tuta sta piova la indispone, ma podémo vestìrse, scaldàrse, star rento...
    Pensemo un fià a 98 ani fa come ancò... ai pori grami de i nostri Noni e de tuta la gente che i zera ale prese con problemi cussì grossi che se i sentìsse ca semo drìo lagnàrse par la piova... i ne tirarìa le rece e i ne le farìa deventàre come quele del lapin...

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