Il 23 maggio 1915, l’intero territorio della provincia di Vicenza
viene dichiarato zona di guerra, con obbligo immediato di oscuramento notturno.
Tutta la valle venne sgomberata e i profughi provenienti da Lastebasse fino a
Forni, Settecà vennero ”ospitati” in quel di Cogollo, Caltrano, Malo, San Vito di Leguzzano, Schio, Breganze
e Fara.
Nel frattempo da Lavarone, Folgaria, Pedemonte e Casotto circa 300 Standschutzen si mobilitano, affiancando
le guarnigioni dei forti.
A ridosso del paese di S. Pietro reparti della
brigata Roma e Puglie aspettano l’ordine di varcare il confine al ponte della
Torra.
Gli Schutzen di Casotto sono nei pressi di Luserna
in atteggiamento difensivo. Il pomeriggio del 24 reparti della Roma passano la
Torra diretti verso Casotto alto e Belfiore, non incontrano resistenza, ma
arrivati sopra Belfiore vengono fatti oggetto dalle prime scariche di mitragliatrice; retrocedono
dietro le case di Belfiore e raccolgono il loro primo caduto, un fante
veneziano, portato poi per le esequie solenni a Pedescala.
Nel frattempo la
sfida a colpi di granate tra i forti Campolongo e Luserna prosegue incessante,
il cielo sopra la valle è incandescente. Nei giorni successivi gli Standschutzen
di Casotto scendendo da Luserna riescono a catturare 57 italiani in trincea
sopra Belfiore chiudendo la ritirata con una frana di pietrame; il capitano
della compagnia nascosto in una fenditura nella roccia sarà l’ultimo a farsi
catturare, gli Schutzen di Casotto passarono per la via di Luserna accolti da
eroi, da Vienna arrivò un encomio imperiale. Dalle postazioni dei Valeri i
mitraglieri della Puglia scaricarono diversi caricatori verso il krojere, ma alla
fine della settimana la linea rimane
immutata da sotto cima Norre, Belfiore, Astico e Montepiano. Il mese di giugno è relativamente tranquillo e
dalla cima della prima Gioa il comandante della 34 divisione generale Oro, decide di
mettere sulla difensiva tutti i reparti operanti in Valdastico,
chiama a tale scopo anche il v° battaglione delle regio guardie di finanza,
protagonista l’anno seguente del contenimento alla massiccia offensiva
austriaca. Nel dicembre cima Norre viene occupata dalle truppe italiane e di
conseguenza la compagnia comando del nono battaglione si trasferisce a Casotto
alto, la sua 27 compagnia occupa Belfiore e più in alto sotto le terrazze di
Luserna plotoni della stessa. Nella zona di fronte a Valpegara viene costruita
una solida trincea di difesa e parallela, ma sulla sinistra Astico verso i
Fozati un’altra trincea difensiva.
A poco serviranno nel maggio 1916.
Piero Lorenzi
Zé frescolìn e tuta sta piova la indispone, ma podémo vestìrse, scaldàrse, star rento...
RispondiEliminaPensemo un fià a 98 ani fa come ancò... ai pori grami de i nostri Noni e de tuta la gente che i zera ale prese con problemi cussì grossi che se i sentìsse ca semo drìo lagnàrse par la piova... i ne tirarìa le rece e i ne le farìa deventàre come quele del lapin...