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La ciliegia Durona di Chiampo |
Nella valle del Chiampo la
coltivazione del ciliegio è attività documentata fin dall’epoca
medievale, assurta a rilevanza commerciale attorno alla metà del
Novecento, con specifico riferimento a una ‘durona’ di selezione locale,
protagonista di una popolare Mostra delle Ciliegie fin dal 1961.
Trattasi di un frutto di pezzatura grossa, del peso di circa 7 grammi,
di forma sferoidale (leggermente più appuntita dell’analoga Mora di
Cazzano), con peduncolo sottile di media lunghezza e buccia di colore
rosso intenso; molto resistente alle manipolazioni, la Durona di Chiampo
ha polpa soda e poco aderente al nocciolo, di ottimo sapore. La
produzione riguarda tutto il territorio del comune titolare, con
particolare riferimento ai suoli dei versanti in calcari marnosi e il
suolo formatosi su vulcaniti basiche rivolti verso sud. I frutteti hanno
densità variabile a seconda che si scelga un impianto a vaso (con il
limite di 300 piante ad ettaro), fitto (1500 piante per ettaro) e
superfitto (5000 piante per ettaro), fermo restando che le chiome di
alberi contigui devono comunque essere tra loro separate, arieggiate e
ben illuminate. Gli interventi antiparassitari sono ispirati ai criteri
della difesa integrata, ovvero solo in caso di provato bisogno e con
sospensione durante il periodo della fioritura per salvaguardare il
patrimonio apistico locale. La raccolta si effettua manualmente, dopo la
terza decade di giugno, durante le ore fresche del giorno, procedendo
alla cernita dei frutti, che dovranno avere diametro minimo di 24
millimetri e conservare il peduncolo. Il consumo è previsto entro cinque
giorni dalla raccolta. Nel 2010 si è tenuta a Chiampo la Mostra
Nazionale delle Ciliegie, evento itinerante tra i comuni
dell’Associazione Nazionale Città della Ciliegia, e proprio in tale
circostanza la Durona di Chiampo ha conseguito il premio di “Miglior
Ciliegia”.
IL PAESE DELLE CILIEGE:
UNA PERLA BERICA
Abitato
fin dalla Preistoria, Castegnero si trova ai piedi delle rupi dei Colli
Berici. La tesi più diffusa ritiene che il nome del paese derivi dalla
ricchezza delle piante di castagno di questa zona. Ma Castegnero è
celebre soprattutto per le sue
“more”, le famose ciliege. Qui il terreno
ha pendenza decisa e un'intensa esposizione, che favorisce la precocità
del frutto.
La
coltura ha grande tradizione e vanta una varietà specifica, la
cosiddetta Mora di Castegnero, una ciliegia media-precoce, a polpa
tenera e scura, zuccherina. Il frutto viene festeggiato tra maggio e
giugno alla tradizionale “Festa della Ciliegia”.
Ciliegia di Marostica I.G.P.
Risale
alla prima metà del '400 il più antico documento a testimonianza della
produzione della ciliegia nella celebre città della partita a scacchi:
Marostica. In questa zona e nell'economia agricola del territorio, la
coltivazione della ciliegia ha da sempre svolto un ruolo importante: già
nei primi anni '50 esisteva, a Mason Vicentino, un mercato delle
ciliegie dove si concentrava tutta la produzione locale e dei comuni
limitrofi. Il Consorzio nacque nel 1957 e ancora oggi raccoglie e
distribuisce le ciliegie prodotte su una superficie di circa 460 ettari,
quasi esclusivamente in zona collinare, su terreni fertili e ricchi che
consentono di ottenere un prodotto dolce e gustoso.
La ciliegia di
Marostica I.G.P., unica ciliegia in Italia che si può pregiare di tale
riconoscimento, presenta una forma cuoriforme, un colore variabile dal
rosa al rosso scuro, a seconda delle varietà; è succosa, dal gusto
pieno, dolce e molto gradevole.
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domenica 2 giugno in piazza a marostica ciliege per tutti i gusti
RispondiEliminaStasera, doman e domenega a Castegnero festa dea siaresa
RispondiEliminaMa in TV piangevano, questi giorni, i coltivatori di ciliegie!
RispondiEliminaAndranno a comperarle, per poter fare la festa???
Proprio un anno balordo!
Il dubbio c'è visto il tempaccio, ma dove andranno a comperarle se il maltempo si è abbattuto ovunque?
EliminaQuesta sera ho raccolto per la prima volta ciliege" dala me sieresara".Non son immangiabili
RispondiEliminama impresentabili si....Mi sono chiesto anch'io:"Ma dove vanno a prenderle le ciliege che
si vedono nei negozi??? Perchè qui nei dintorni sono grandi produttori di ciliege ma malgrado tutti i prodotti che ci mettono non sono piu' belle delle mie!!!!!!!!
E' un brutto anno signor Lino anche qui da noi. Tutto tremendamente pietoso. Se non avessimo gli scambi con l'altro emisfero frutta quest'anno credo che ne mangeremo poca basta che continui cos'. Speriamo nel prossimo anno, magari lo ripaga di questo anno brutto!
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