Il termine «bondola» deriva forse dal
latino «botulu», che sta per budello, o ancor più probabilmente da una
voce arcaica d’ambito padano indicante un oggetto di forma tondeggiante.
Questi insaccati d’impasto analogo al cotechino, hanno tuttavia
pezzatura maggiore e forma tondeggiante per via dell’insaccatura in
vescica. Quanto alla preparazione, carni e cotiche, nelle proporzioni
codificate dalla tradizione contadina, vengono macinate singolarmente,
quindi impastate con aggiunta di sale e aromi (pepe, cannella e chiodi
di garofano), rimacinate assieme e infine insaccate in una vescica di
maiale o vitello, tutt’al più in ritagli di budello di vacca. Questo
accorgimento trova motivo d’essere nell’esigenza di prolungare la
conservazione dell’insaccato, di modo che le bondole possano essere
consumate successivamente ai cotechini, fino a primavera. Il consumo è
previa cottura in acqua e gli abbinamenti sono gli stessi del cotechino:
salsa di rafano («cren»), radicchio di campo stufato o altre verdure
bollite.
Prodotto caratteristico è la bondola con
la lingua, che consente la conservazione di questo taglio di carne
inserendolo intero nel cuore dell’insaccato o a pezzi mischiato
all’impasto dopo una breve salmistratura. Da segnalare, l’antica usanza
di portare in tavola la «bondola col lengual» nel giorno
dell’Ascensione, festività che cade per lo più in maggio; è quello che
gli antropologi definiscono rituale atropopaico, affidando al consumo
della lingua di maiale il valore di scongiuro contro i morsi dei
serpenti, animali a lingua bifida, che proprio in questo periodo
dell’anno tornano a mostrarsi nei campi.
È a questa tradizione, che si
ispira l’odierna Sagra della Bondola, in calendario a Torrebelvicino
nelle domeniche del mese delle rose.
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Bella questa! Ed io che ci sto a due passi lo vengo a sapere dalla preziosa Carla, sempre pronta e saggia, miniera fantastica del Bolg.
RispondiEliminaCome che sia che la Valdastico non ha partorito alcuna specialità tipica? Un prodotto DOP? Rotzo è riuscito a costruire un mito su una cosa insulsa come la patata, Rubbio sul sedano, Creazzo sul broccolo. Da noi niente!
RispondiEliminaPotevamo almeno selezionare anche noi qualcosa, che so, ...un fagiolo senza effetti collaterali per esempio.
Phil caro!
Eliminala tua sarebbe un'idea strabiliante e magari, per assurdo, pure fattibile...
Phil, dove li metti i "marsoni" dell'Astico??? ....
RispondiEliminaHai ragione! ... C'era una volta, dirai!... Chiedo a Carla se ha una foto della pesca ai marsoni....
E poi, dai, si potrebbe anche noi fondare una confraternita, come hanno fatto quelli di Sandrigo!
La confraternita del MARSON originario dell'Astico! La avremo dura coi guardiani della pesca, ma la confraternita
non avrà paura!
dimenticavo:
RispondiEliminaCarla, lancia un concorso di idee dal titolo:
cosa proponi come prodotto tipico della Valdastico?
Magari in tanti qualche idea la si trova, perché veramente coi marsoni la sarebbe dura!
Ma sarebbe un nostro diritto averli, come era una volta!
Mi veramente ve gavarìa da na bona idea col fumare visùni come alternativa al tabaco, ma no me ciapè mai in considerassion, ne de quà ne de là dela Tora. Invesse che le sigareta letronica, un bel cào de visòn Valdastico Doc, tratà e secà come si deve, faria dela vale la nova Amsterdam in salsa ecologica. Se po' vulì provare anca a fumàre i marsùni sìchi, podaria esare n'altra bona idea ciò.
RispondiEliminaSponcio! Te sì proprio un bell'articolo! Te voi proprio che se intosseghèmo tuti??!!
EliminaDa bocia gò provà, parchè i grandi te lo ficava in boca: tira! tira, bocia! i ne disèa... e zo a ridare, vedendone strabucare i oci!! Eppure sì, ghe zera chi se li fumava...
c'era la specialità orso Dino ma è stato ucciso, credo ?
RispondiEliminaTroppo girovago, l'orso Dino... li riposa in... pace.
EliminaMi pare di ricordare che se lo son "spartito" gli Sloveni...
Puntare su la trota di elevamento biologico ; creare una pizza alla trota biologica cimbra (?), con polenta morbida e erbe selvatiche(aglio selvatico ecc...) trovate nella verde Val d'Astico. Dopo la verde milonga...
EliminaAccompagnare con un buon fragolino fatto in Valle.
Aprire una pista ciclabile lungo l'Astico, da Lastabasse a Arsiero (collegata con la pista di Piovene) per digerire il tutto.
Togli l'aglio cara Odette...
Eliminacome si fa a ballare la milonga altrimenti?
hai ragione Carla ! mettiamo maresina sulla trota, al posto dell'aglio !
EliminaE' programmato anche il post sulla maresina Odette. A breve...
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