Fuga in pensione, allarme infermieri
Nursing up all’Azienda sanitaria: «Presto un piano di assunzioni o quest’estate, con ferie e congedi, saremo in emergenza»
TRENTO. Ferie estive, congedi parentali e
ora anche la “corsa alle pensioni” per chi ha raggiunto quota 100: per
la sanità trentina si profila un’estate con gli organici degli
infermieri ridoteti all’osso. L’allarme arriva dal sindacato Nursing Up
che ieri ha diffuso una nota - firmata dal segretario Cesare Hoffer -
per mettere le mani avanti: «Nel corso delle estati precedenti, con la
dotazione organica che era stata prevista, è stato problematico
garantire i diritti dei dipendenti e nel contempo un adeguato standard
assistenziale, ora la situazione rischia di peggiorare ulteriormente, si
prospettano numerosi pensionamenti con l'opzione donna e la subentrante
“quota 100”». Il sindacato inoltre ha fatto notare che l’età media
degli infermieri trentini è molto elevata (51 anni) e che in organico ci
sono anche vari colleghi con limitazioni funzionali (di mansioni e di
orari) a fronte - dice Hoffer - di carichi di lavoro sempre più elevati.
Il sindacato ha anche fornito alcuni numeri: per i congedi parentali servirebbero 40 infermieri, altri 40 per i reparti di pronto soccorso mentre sul fronte delle pensioni è ancora presto per fare stime precise. Un problema che l’azienda sanitaria ha presente, come conferma il direttore Paolo Bordon che ieri all’Auditorium di Interbrennero ha incontrato 350 dipendenti dell’azienda sanitaria per presentare le linee di budget dell’apss: «Sul fronte degli infermieri c’è un concorso pubblico avviato, ma se i tempi non dovessero essere sufficienti contiamo di risolvere i problemi di organico con contratti interinali. Bisogna comunque tenere conto che il numero complessivo degli infermieri in azienda sanitaria negli ultimi anni è aumentato».
Su quest’ultimo punto Nursing Up ricorda però che in alcune situazioni particolari - come ad esempio il servizio di emodialisi - il rapporto tra infermieri e pazienti è stato ridotto da 1 a 3 ad 1 a 4. L’appello rivolto all’azienda sanitaria dal sindacato degli infermieri è questo: «Non è più possibile recuperare personale attuando accorpamenti di servizi nel periodo estivo, se non in minima parte in qualche realtà periferica, peraltro già depauperata dalle recenti riorganizzazioni aziendali. Negli ospedali di Trento e Rovereto provvedimenti riorganizzativi finalizzati al recupero di personale sono invece praticamente irrealizzabili. Oltre a ciò, segnaliamo la necessità di potenziare i servizi di pronto soccorso, in vista anche del periodo turistico, dove in certe località il lavoro raddoppia. Ora sono necessarie celeri risposte, per non trovarsi nel periodo estivo in piena emergenza».
Il sindacato ha anche fornito alcuni numeri: per i congedi parentali servirebbero 40 infermieri, altri 40 per i reparti di pronto soccorso mentre sul fronte delle pensioni è ancora presto per fare stime precise. Un problema che l’azienda sanitaria ha presente, come conferma il direttore Paolo Bordon che ieri all’Auditorium di Interbrennero ha incontrato 350 dipendenti dell’azienda sanitaria per presentare le linee di budget dell’apss: «Sul fronte degli infermieri c’è un concorso pubblico avviato, ma se i tempi non dovessero essere sufficienti contiamo di risolvere i problemi di organico con contratti interinali. Bisogna comunque tenere conto che il numero complessivo degli infermieri in azienda sanitaria negli ultimi anni è aumentato».
Su quest’ultimo punto Nursing Up ricorda però che in alcune situazioni particolari - come ad esempio il servizio di emodialisi - il rapporto tra infermieri e pazienti è stato ridotto da 1 a 3 ad 1 a 4. L’appello rivolto all’azienda sanitaria dal sindacato degli infermieri è questo: «Non è più possibile recuperare personale attuando accorpamenti di servizi nel periodo estivo, se non in minima parte in qualche realtà periferica, peraltro già depauperata dalle recenti riorganizzazioni aziendali. Negli ospedali di Trento e Rovereto provvedimenti riorganizzativi finalizzati al recupero di personale sono invece praticamente irrealizzabili. Oltre a ciò, segnaliamo la necessità di potenziare i servizi di pronto soccorso, in vista anche del periodo turistico, dove in certe località il lavoro raddoppia. Ora sono necessarie celeri risposte, per non trovarsi nel periodo estivo in piena emergenza».
corriere trentino
vedi che il cambio generazionale che dovrebbe innescare quota 100 potrebbe funzionare
RispondiEliminaIlluso
EliminaÈ il lavoro che crea nuova occupazione; l’assistenzialismo, invece, genera solo povertà.
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