domenica 17 febbraio 2019

Nostra Signora di La Salette: a Piccoli di Lavarone un ricordo nei secoli.


Alle 15 del 19 settembre 1846, dalla montagna che sovrasta La Salette (73 abitanti), la Madonna appare ai pastorelli Mélanie e Maximin, mentre i due stanno pascolando le mucche. La notizia si diffonde in un baleno. Il parroco comunica con il vescovo di Grenoble e il 21 settembre il sindaco interroga Maximin. A giorni si converte il padre di Maximin che è ateo.
Primo pellegrinaggio il 24 novembre. Lo guidano i due ragazzi. Il secondo in data 31 maggio 1847, dedicato alla posa della croce sul monte, vede la presenza di 5.000 fedeli. Il 16 aprile 1847 il giudice di pace interroga i ragazzi. Stessa data, la prima guarigione in favore di una suora di Avignone. Il 22 luglio il vescovo di La Rochelle interroga Maximin e Mélanie. Il 15 agosto, altra guarigione miracolosa. Il 19 settembre, primo anniversario dell'apparizione. Che vede la presenza di ben 50.000 fedeli.
Il primo messaggio è del tenore: “Se il popolo non si sottomette, sarò costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio”. E via di questo passo. Alcune profezie si concretizzano, altre hanno difficoltà di riconoscimento da parte della Chiesa. Ancora segreti, dal contenuto diverso. Uno dice: “Melania quello che adesso ti dirò non dovrà restare un segreto. Potrai renderlo noto. La Chiesa vivrà una crisi profonda. L'uomo senza Dio perderà l'amore, ci saranno violenze. Il Santo Padre soffrirà, ma io sarò con lui e il maligno verrà annientato”. Il racconto è lungo.
Chi si trovasse un giorno a Piccoli di Lavarone rimarrà colpito dalla presenza di una chiesetta dedicata alla Madonna di La Salette, eretta sulla sommità di un masso da un gruppo di emigranti che nel lontano 1846 furono indiretti testimoni delle apparizioni della Madonna.
Domenico Giacon



2 commenti:

  1. "indiretti testimoni delle apparizioni..."
    Vorrei tanto saperne di più!

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  2. Non sapevo di questa chiesetta.
    La montagna sulla quale si trova il Santuario, in Francia, è molto bella. Il posto invita al silenzio, al riposo, all'introspezione.

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