L'Alta Val d'Astico fra passato, presente e futuro ..
venerdì 15 febbraio 2019
Curiosità vuole che la gente sia documentata
Per
chi non l’avesse mai letto… ecco il testo della risposta che il
sindaco lastarollo ha dato al gruppo di studenti rimasti non solo
scandalizzati, ma addirittura enormemente offesi. (Domenico
Giacon)
La distanza media è di 384.400 km. È un dato che si ottiene immediatamente non dall’uso di un sestante, ma mediante consultazione di un comune smartphone, che i ragazzi (di certo anche gli sconosciuti, ma non lastarolli, firmatari del quesito), tengono sempre in mano. Almeno questo Sindaco si è degnato di rispondere al quesito, sebbene in modo gesuitico, (cioè rispondendo con un’altra domanda); altri della Valle, di pari grado, si guardano bene dal dare risposte a domande che, di volta in volta,vengono loro poste dall’ interlocutore di turno! Quando il sapere era monopolio di pochi eletti, (il sapere è da sempre sinonimo anche di potere) la plebe doveva necessariamente rimanere ignorante, e non poteva pretendere di ottenere risposte esaurienti, altrimenti veniva minacciata la posizione privilegiata dei pochi che detenevano la conoscenza. Oltre ad aver risposto, pur a modo suo, alla domanda, al signor Sindaco va riconosciuto, comunque, un altro punto, diciamo così, a suo favore: lo spianare, cioè, un cumulo di detriti, che stava come un pugno negli occhi al paesaggio e anche un pericolo per il traffico che transita nella sottostante strada statale. Allo stato attuale, la realizzazione della funivia è una mera ipotesi di lavoro, mentre la costituzione di una Commissione per "l’analisi dei costi-benefici" e di un (immancabile) "Comitato No funivia" troveranno una loro logica in prospettiva del finanziamento dell’opera, cosa molto lontana e fumosa.
Dopo la lettura mie è venuta in mente la battuta fatta da Alberto Sordi nel film "Il marchese del Grillo": Io so Io e voi nun siete un c...zo!
RispondiEliminaLa distanza media è di 384.400 km.
RispondiEliminaÈ un dato che si ottiene immediatamente non dall’uso di un sestante, ma mediante consultazione di un comune smartphone, che i ragazzi (di certo anche gli sconosciuti, ma non lastarolli, firmatari del quesito), tengono sempre in mano.
Almeno questo Sindaco si è degnato di rispondere al quesito, sebbene in modo gesuitico, (cioè rispondendo con un’altra domanda); altri della Valle, di pari grado, si guardano bene dal dare risposte a domande che, di volta in volta,vengono loro poste dall’ interlocutore di turno!
Quando il sapere era monopolio di pochi eletti, (il sapere è da sempre sinonimo anche di potere) la plebe doveva necessariamente rimanere ignorante, e non poteva pretendere di ottenere risposte esaurienti, altrimenti veniva minacciata la posizione privilegiata dei pochi che detenevano la conoscenza.
Oltre ad aver risposto, pur a modo suo, alla domanda, al signor Sindaco va riconosciuto, comunque, un altro punto, diciamo così, a suo favore: lo spianare, cioè, un cumulo di detriti, che stava come un pugno negli occhi al paesaggio e anche un pericolo per il traffico che transita nella sottostante strada statale.
Allo stato attuale, la realizzazione della funivia è una mera ipotesi di lavoro, mentre la costituzione di una Commissione per "l’analisi dei costi-benefici" e di un (immancabile) "Comitato No funivia" troveranno una loro logica in prospettiva del finanziamento dell’opera, cosa molto lontana e fumosa.