sabato 23 febbraio 2019

Utile a sapersi




Probabilmente più di qualcuno passando nelle vicinanze della ex Colonia Gil di Castelletto (ora sede di un’associazione scout) avrà notato sui rami degli alberi la presenza di numerosi ciuffi bianchi, simili a nidi di uccelli. Si tratta della processionaria, un insetto che allo stadio adulto ha la forma di una farfalla (infatti è un lepidottero) mentre da giovane è una vorace larva che si nutre di aghi di pino. Le larve passano l’inverno ben riparate nei loro nidi di seta da cui escono in primavera per nutrirsi e riprendere il ciclo. Normalmente attaccano piante di Pino Nero o Pino d’Austria, una conifera usata nei rimboschimenti di qualche decennio fa; in seguito tale specie venne abbandonata proprio per la sua estrema sensibilità agli insetti, oltre al fatto che il legno era scadente. La cosa insolita della processionaria è che negli ultimi anni ha iniziato ad aggredire anche il Pino Silvestre, pianta molto antica e tipica dei versanti assolati e caldi delle nostre montagne. Di anno in anno abbiamo notato un’indubbia espansione di questo parassita, almeno a giudicare dai nidi invernali; nei primi anni le larve preferivano e si sviluppavano nelle sole piantine giovani, evidentemente più morbide e tenere, ma negli ultimi tempi l’attacco si è spostato anche sugli individui adulti. Forse in altre località tale fatto potrà essere considerato normale dal momento che la bibliografia indica il pino silvestre quale possibile ospite della processionaria, ma per la nostra zona è una novità assoluta per cui osserviamo con curiosità e un po’ di preoccupazione tale fenomeno. La natura si evolve e si muove, cambia e si adatta e non manca di riservarci sorprese. Per il momento questo fatto è circoscritto ai dintorni della ex Colonia Gil di Castelletto, per cui speriamo si tratti di un caso limitato e circoscritto. Ricordiamo che i peli che ricoprono le larve sono estremamente irritanti e urticanti per la pelle, gli occhi e soprattutto per le vie respiratorie, in quest’ultimo caso le conseguenze potrebbero anche rivelarsi gravi. La raccomandazione è quella di non toccare né tanto meno rompere i nidi di processionaria se non adeguatamente protetti.
biblioteca civica di Rotzo 

2 commenti:

  1. I nidi di Processionaria andrebbero distrutti prima che arrivi l'inverno., anche con una semplice fucilata!

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  2. scusate il ritardo ,ma andando a camminare sulla SINGELA passando x contrà VALERI ho visto dei pini con la processionaria V,

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